Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli: i personaggi che non vedono, non sentono, non denunciano. Eppure sono soldi dei cittadini


Il 10 settembre viene pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune di Noli la Determina  N. 691 del Settore Urbanistica con oggetto: “Impegno di spesa in favore dell’Ing. Alessandro Savastano di Andora per la consulenza tecnica svolta nell’ATP del Tribunale di Savona al R.G. n. 2686/2023 relativa al contenzioso Comune di Noli/Levy Srl  nella realizzazione del progetto pubblico dell’autorimessa in Via Belvedere – Noli.” Importo € 10.592,74.

di Carlo Gambetta 

La motivazione del perché dell’incarico:

Considerato che nel corso della realizzazione di predetta autorimessa la Ditta Levy SRL sono state eseguite opere difformi dal progetto assentito poi regolarizzate sotto il profilo paesaggistico ed edilizio che hanno costituito variante al progetto originario, generando una sensibile variazione dei costi di costruzione rispetto a quanto concordato e stabilito nella succitata convenzione urbanistica;

— Valutato che le succitate variazioni economiche, hanno dato seguito ad un contraddittorio tra il Comune di Noli e la Ditta esecutrice Levy SRL generando l’esigenza di svolgere un ATP (accertamento tecnico preventivo ndr) mediante Tribunale di Savona ….con la nomina  quale CTU l’Ing. Savastano…”

A conclusione dell’accertamento con tanto di relazione finale del Tribunale di Savona, il Giudice istruttore  Dott. Luigi Acquarone disponeva parcella degli oneri dovuti al professionista.

I fatti- Nell’ottobre 2018 viene firmata una convenzione (Sindaco Niccoli, responsabile del procedimento Arch. Riba) tra Comune e Levy, con allegato computo metrico delle opere da eseguire sul “MAUSOLEO FUORI TERRA” per un totale di circa 930.000,00€, di cui 600.000,00€ a carico della Levy per scomputo opere di urbanizzazione a favore di opere pubbliche.

L’esecuzione dell’atto pubblico che dovrebbe essere costantemente soggetto al controllo ed all’etica della trasparenza, a Noli, per decreto del Sindaco, è sempre stato attribuito al Segretario Comunale.  CONTROLLI MAI ESEGUITI.

Se a partire dal 2019 ad oggi gli aventi causa (per la parte politica – Sindaci Fossati e Repetto,  Ass. LL.PP. Manzino, per quella tecnica/amministrativa Riba e Cinoglossa) avessero ottemperato al loro DOVERE, oggi il Comune non si troverebbe a dover rimediare ad errori di conduzione, ovvero INCAPACITA’ GESTIONALE.

Il contribuente nolese deve sapere che l’art. 6 della convenzione, in 12 commi detta le “modalità di esecuzione delle opere di urbanizzazione e responsabilità relative”.

Per brevità ne riporterò una parte.

1) “Con riferimento alle opere di urbanizzazione come individuate ai sensi del comma 2 del precedente articolo, dovranno essere oggetto di apposito progetto esecutivo  comprendente gli elaborati grafici  necessari e una descrizione dettagliata delle opere da  inoltrarsi al Comune per l’approvazione”.

(Ad oggi non esiste alcun progetto esecutivo n.d.r.).

2)L’esecuzione delle suddette opere di urbanizzazione sarà effettuata sotto il controllo tecnico dell’Ufficio Comunale competente, i cui funzionari avranno pertanto libero accesso al cantiere”…..

Per quanto riguarda i responsabili degli Uffici Tecnici del Comune, il Geom. Cinoglossa LL.PP. e l’Arch. Riba Urbanistica, come da ultima risposta scritta ad una interrogazione, il Sindaco Repetto certifica che     “…non risultano siano stati presi accordi di sorta tra gli Uffici comunali e Levy SRL…” E ancora il primo cittadino:“… la realizzazione di lavori “difformi” non graverà sulla collettività…”.

Tutte menzogne? Parrebbe proprio di si!!! 

5) “Le modalità e la tempistica dell’esecuzione delle suddette opere di urbanizzazione dovranno comunque essere concordate con il competente ufficio tecnico comunale. Eventuali modifiche proposte in corso d’opera dovranno essere approvate dal Comune…” .

Di chi è la palese responsabilità nel mancato rispetto su quanto sottoscritto nella convenzione?  Se non dei personaggi sopra menzionati?  Che non vedono, non sentono, non denunciano inadempienze!!!! Perchè se scrivo il falso non si rivolgono all’autorità giudiziaria come è loro facoltà?

Trattare una convenzione come carta igienica è una vergogna inaccettabile da parte di un cittadino come il sottoscritto, che ha avuto l’onore di poter condividere il valore ed il rispetto dovuto a chi ti ha dato fiducia, portafoglio compreso.

Atteggiamento squalificante: voler far credere che nessuno degli aventi causa del Comune ha visto costruire in sfregio al progetto approvato una “tettoia mercatale” (valore 59.000€), seguita con la demolizione della stessa con i relativi costi.

Oppure la vistosa deviazione della viabilità del valore  di oltre 100.000€. 

Ultimissimi costi aggiuntivi: 10.000€ al CTU (Consulente Tecnico di Ufficio), più parcelle ancora da liquidare per consulenze legali, oltre tutti i danni collaterali causati da oltre due anni di mancata consegna delle opere.

Alla fine di questa tragica realtà manageriale che dura da oltre vent’anni,  (“qualche piccolo errore forse è stato commesso … da chi?) probabilmente fra qualche anno, potremo quantificare quante decine/centinaia di migliaia di euro aggiuntivi l’opera verrà a costare alla comunità rispetto ai 930.000€  previsti e sottoscritti nella convenzione.

What else?… (cos’altro?)

Lutti cittadini

Cavalli Giobatta di 81 anni ha lasciato la moglie Enrica, la figlia Cristina con il marito Giovanni, la nipote Valentina, il fratello Giuseppe, la cognata Emma, i parenti. Ha gestito insieme alla moglie per molto tempo il Bar Verdi in Via Colombo; in seguito ha scelto la professione di pescatore professionista.  Membro della  locale Cooperativa  Luigi Defferrari, ne è stato anche Presidente. Giobatta, durante il periodo di leva nel 1963, con il suo reparto ha partecipato al pietoso recupero delle salme sepolte dal fango a seguito del disastro del Vajont. Per questo motivo, il Presidente della Repubblica Giovanni Leone gli aveva conferito  l’onoreficenza di CAVALIERE DELLA REPUBBLICA.  

Di Biase Gino a 90 anni è mancato alla moglie Lia, alla figlia Giulia, i parenti. Gino, quarto figlio di un Carabiniere insediato a Noli, ha qui vissuto a lungo, per poi spostarsi assieme alla sua famiglia a Vado Ligure. Gino, carattere aperto, gioviale, ha lavorato per tutta la vita come guardia giurata. La sua singolare personalità mancherà anche ai suoi coetanei ed a chi ha avuto la possibilità di conoscerlo.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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