Ai nostri giorni conoscere i risultati delle ultime ricerche, studi clinici e epidemiologici, ascoltare la testimonianza di un affermato oncologo, è davvero istruttivo. Le persone che consumano almeno un cucchiaio e mezzo di extra vergine di oliva al giorno hanno un rischio inferiore di mortalità per cancro. E tanti altri benefici nella prevenzione di malattie.
I giovamenti sono molteplici come spiega in questo articolo pubblicato sull’ultimo numero de L’Espresso (salute e alimentazione del 6 settembre 2024) il direttore dell’unità operativa complessa di Oncologia dell’Asl Napoli 3 Sud, Luigi Leo.
La Liguria ha la sua nicchia nell’olio extra vergine, una piccola miniera d’oro che consente, tra l’altro, di valorizzare terreni che finirebbero nell’abbandono totale come accade in molte aree, non solo collinari, bensì nella fertile pianura. Ettari ed ettari di campi coperti da rovi dove i nostri avi traevano fonte di vita e commercio di prodotti che oggi importiamo da altre regioni ed altri continenti. L’incuria del territorio, di chilometri di terrazzamenti, così come quella dei boschi e della forestazione di colline fronte mare ora spoglie e da paesaggio lunare. La cura dei torrenti e rii preservava dal dissesto idrogeologico. I promessi piani di forestazione che seguivano il susseguirsi di incendi boschivi sono rimasti sulla carta (vedi rassegna stampa).
L’olio taggiasco e l’olio DOP Riviera Ligure sono i migliori extravergine di oliva della Liguria e del suo ponente. Mentre l’olio Dop Riviera Ligure si adatta a una varietà di cultivar, l’olio monocultivar Taggiasca si focalizza esclusivamente sulla varietà Taggiasca, offrendo un’esperienza gustativa unica e specifica e che nei secoli ha trovato nella Riviera Ligure il suo habitat ideale. Poco si parla e si conosce a livello dei consumatori delle proprietà salutari. E la salute, la prevenzione alle malattie più comuni, è un bene individuale e collettivo. Che tutti dovremmo conoscere, ad iniziare dalla scuola dell’obbligo. Se la taggiasca resta la ‘principessa’ non si possono ignorare altri ‘perle’. Si pensi a Balestrino, a 14 cultivar di olive tutte presenti: Curumbaira, urivotto, carparina, rosse, tempurie, merlina, peulina, sanperu, pignora, spagnola, frantoiana, leccino, taggiasca, murtegna.