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Liguria e Basso Piemonte

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Albenga. Comitato territoriale, Mattone presidente. Binari a monte, alternativa Tram-Treno. 2/Esondazioni e danni. Urge Consorzio di bonifica 3/Ciangherotti candidato nel mirino del massone


“Non siamo contro le opere a prescindere, ma siamo per la realizzazione di opere che portino dei benefici alla popolazione e non danni”. Sopprimere quattro stazioni, in Riviera, con migliaia di seconde case nella prima fascia costiera, risponde agli interessi delle comunità locali, del turismo, dei pendolari?

La proposta concreta e non da libro dei sogni, anche per i suoi costi: trasformazione della linea attuale in Tram Treno, sistema che attua più fermate per paese, già adottato in tutta Europa. Siamo in una realtà di crescente traffico su arterie del tutto inadeguate e fonte di gravissimi disagi che penalizzano il ponente e che tutti denunciano da decenni. La situazione sta diventando sempre più insostenibile nel sistema viario interno e quello autostradale. Da qui l’evidente necessità di potenziare il sistema ferroviario, sfruttando le opportunità del percorso, con innovazione che non stravolgono il territorio. Anzi hanno ricadute positive e tangibili, come dicevamo, dove sono state già attuate.E senza dimenticare che si affronterebbe anche il disagio obiettivo della presenza dei passaggi a livello.

Comunicato COMITATO territoriale

In seguito alla riunione avvenuta presso le opere parrocchiali di Leca d’Albenga, il gruppo ha rinnovato le cariche del COMITATO con le seguenti mansioni. Mattone Mario: Presidente. Damiano Stefano: Vice-Presidente. Stalla Franco: Vice-Presidente. Facollo Marco: Segretario.

Rappresentanti territoriali: Bonifazio Eleonora: Campochiesa. Damiano Stefano: Campochiesa. Vigo Gianfranco: Bastia d’Albenga. Curto Simone: Bastia d’Albenga. Aicardi Mauro: San Fedele. Staricco Nicolò: Vadino. Isnardi Enrico: Leca d’Albenga. Facollo Marco: Leca d’Albenga. Mattone Mario: Lusignano. Michelini Lorenzo: Borghetto Santo Spirito. Michelini Davide: Loano. Stalla Franco: Pontelungo.

Il COMITATO ha ribadito il dissenso allo spostamento della Ferrovia a monte, riassumendo i motivi in 4 punti:

  1. Sarà soprattutto un devastante danno all’ambiente
  2. Lo spostamento delle stazioni a monte nell’imperiese, ha già provocato un danno al turismo e ai pendolari (lavoratori e studenti) , provocando un isolamento dei comuni
  3. Un danno per l’occupazione in agricoltura stimato in circa 400 posti di lavoro
  4. Un danno per la mobilità sostenibile perché oltre a dimezzare le stazioni (verranno tolte quelle di Borgio Verezzi, Loano, Ceriale e Laigueglia) , quelle rimanenti sono distanti dal centro abitato

Come comitati vorremmo ribadire che non siamo contro le opere a prescindere, ma siamo per la realizzazione di opere che portino dei benefici alla popolazione. Difatti sono state proposte diverse alternative che prevedono la trasformazione della linea attuale in Tram Treno, sistema che attua più fermate per paese, già adottato in tutta Europa, migliorando di conseguenza il servizio alla popolazione e la sostenibilità.

PS. Il COMITATO prossimamente organizzerà un incontro pubblico invitando i Candidati alle elezioni Regionali e la cittadinanza per discutere le problematiche e le proposte a riguardo dello spostamento a monte della ferrovia.

Il COMITATO al fine di evitare il ripetersi di esondazioni con danni economici rilevanti per molte aziende e cittadini, ribadisce al Comune di Albenga , l’urgenza di istituire il Consorzio di bonifica.

IL SINDACO – Nei giorni scorsi abbiamo riscontrato che, a causa dell’evento calamitoso intercorso nella notte tra il 4 e 5 settembre, il letto dei rii e canali di Albenga si è alzato più di mezzo metro.”spiega il Sindaco Riccardo Tomatis. “La quantità di fango e pietre che si sono accumulate in molti dei nostri corsi d’acqua è ingente e determina un grave rischio, in particolare per le nostre aziende agricole, qualora si verificasse un’altra ondata di maltempo, anche di intensità minore a quella che ci ha colpito nei giorni scorsi.Il Comune non ha la possibilità di intervenire rapidamente su tutta la rete, per questo, questa mattina, ho chiesto ufficialmente al Prefetto Dott. Carlo De Rogatis l’invio dell’esercito.Come avvenuto nel 2014, anche in questo caso questo prezioso supporto sarebbe indispensabile per ripristinare rapidamente lo scorrimento dell’acqua nei rii principali della nostra Città”.

2/ALBENGA, CIANGHEROTTI E’ CANDIDATO PER IL CENTRO DESTRA

Eraldo Ciangherotti, medico dentista affermato, già assessore, consigliere comunale ora di maggioranza, ora in minoranza, estraneo alle ‘logge'(non è forse casuale che sia finito nel mirino dell’unico libero ‘blog massonico’ in Liguria e col vento in poppa, edito ad Albenga vedi…). Eraldo esperto polemista, già bravo collaboratore dell’Avvenire edizione diocesana, è tra i rarissimi esempi nel savonese a non aver mai abbandonato Forza Italia e il suo idolo Silvio Berlusconi. Molti altri iscritti al partito, spesso pubblici amministratori, ingrossavano le file dei ‘voltagabbana‘. E ora cominciano a tornare all’ovile senza essersi prima dichiarati ‘pentiti’. E spesso inizia la nuova caccia alle poltrone.

COMUNICATO STAMPA 11 SETTEMBRE 2024 – Il Coordinatore Regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco ed il Commissario provinciale di Forza Italia Savona Luigi Pignocca presentano il quarto candidato Eraldo Ciangherotti.
“Questo territorio ha un potenziale enorme, ma senza una voce forte e rappresentativa, rischiamo di rimanere inascoltati e di avere meno peso nelle decisioni che contano. L’Ospedale di Albenga non può essere declassato a un semplice punto di primo intervento, ma deve diventare un centro di riferimento per diverse specializzazioni. Le infrastrutture rappresentano una priorità assoluta per il nostro territorio. Inoltre, il turismo, motore della nostra economia, deve essere sostenuto con servizi moderni e all’avanguardia. Sono pronto a dare voce alle esigenze dei cittadini e a rappresentare il ponente savonese in Regione”.
NOTA DI REDAZIONE – Il neo candidato alla sua prima scommessa per lo scranno ben retribuito in Regione (15-16 mila euro mensile di indennità) non pronuncia una parola sullo sconvolgimento socio-economico del previsto trasferimento della stazione ferroviaria a Bastia d’Albenga.Si tace sulla scia del centro sinistra (vittorioso) e del centro destra alle elezioni comunali. Hanno taciuto (anche nel programma elettorale per quello che conta) ai cittadini e agli elettori i danni irreversibili all’agricoltura. Ma anche per il complessivo assetto urbanistico della città e della sua frazione. E poi la sorte di tutti i pendolari e dei collegamenti autobus. L’inguaribile ferita – lo documentano, senza andare lontano, i risultati nelle città imperiesi-  destinata a fare storia in negativo. A chi giova ? Chi ne beneficia? Il turismo? Studenti ed anziani? Commercianti ed esercenti del centro storico ? Di viale Martiri? Del lungomare? Dell’area più viva e popolosa di Albenga? Tutto in nome del progresso e dell’Alta velocità ferroviaria. Una volta realizzata tutta la nuova tratta i tempi di percorrenza Genova-Ventimiglia, stimano le stesse FF.SS, si guadagnerà al massimo, se tutto va bene, 12,5 minuti.

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