Al Presidente della Provincia di Savona- Prefetto di Savona- Sindaci di Albissola Marina, Albisola Superiore, Stella, Sassello.
- realizzare l’Aurelia Bis per il tratto Albissola-Savona con funzioni di strada extraurbana che assorbe i flussi di traffico che oggi percorrono l’Aurelia e con caratteristiche tecniche e di tracciato atte a contenere l’impatto ambientale, i costi ed i tempi di realizzazione;
- Prevedere nel medio lungo periodo lo spostamento a monte dell’Autostrada Savona-Genova per il tratto Varazze-Vado Ligure e l’utilizzo dell’attuale autostrada, peraltro vicinissima alla linea di costa, come tangenziale del sistema urbano-costiero che possa essere utilizzata per il traffico di breve-medio raggio.
c) Realizzare, sulla base delle indicazioni dello studio di fattibilità, il collegamento autostradale Carcare-Predosa quale alternativa alla direttrice costiera, nel tratto Savona-Genova, per i collegamenti con la Padania ed il Nord-Est.
d) Verificare la possibilità di utilizzo dell’Autostrada per il traffico locale, nei giorni feriali quando presenta ancora alcuni margini di capacità, attivando forme agevolate-convenzionate di abbonamenti, per attenuare la pressione sull’Aurelia.
e) Realizzare il progetto Minitram tra Albissola Superiore e Vado secondo le indicazioni dello studio promosso dall’Amministrazione Provinciale che ha dimostrato la fattibilità dell’intervento sulla base dell’acquisizione della sola domanda di mobilità pendolare verso il Comune capoluogo e che ha evidenziato le potenzialità del Minitram anche per la mobilità turistica.
f) Sviluppare il progetto di un sistema di trasporto pubblico innovativo per l’intero ambito costiero provinciale che può rappresentare uno degli interventi infrastrutturali qualificanti e strutturante per un nuovo modello di mobilità che può risolvere le attuali criticità di inquinamento, di congestione, di carenza di parcheggi e che può consentire il contenimento del fabbisogno di nuove infrastrutture stradali. Tale sistema di trasporto può utilizzare sedimi ferroviari dismessi dove questi non rappresentano una barriera, o può utilizzare parte della sede stradale, possibilmente in sede propria. Valutare l’inopportunità di utilizzo degli interi sedimi ferroviari dismessi in quanto molti manufatti costituiscono oggi pesanti vincoli alla continuità urbana e all’accesso al mare e rappresentano nell’immaginario collettivo elementi contrastanti con la qualità urbana ed ambientale del litorale. Alcuni di questi manufatti sono per altro sovradimensionati per i nuovi sistemi di trasporto pubblico leggeri che mirano a riqualificare gli ambiti urbani attraversati e non rappresentano elemento di barriera, bensì un elemento di integrazione e di percezione del territorio naturale ed antropizzato.