Una battaglia, una compagna stampa che Trucioli.it porta avanti da 13 anni. E’ la montagna che si spopola e dove il patrimonio immobiliare è disabitato per l’80% e il valore in caduta libera. E’ in queste aree di profonda crisi che devono essere destinati ed incrementati finanziamenti regionali, statali, europei.
Sono vere e proprie aree depresse. Serve un’economia di investimenti pubblici e privati (sostenuti dal sistema bancario) per creare posti di lavoro. Il sindaco di Bormida (SV) denuncia: ‘Albenga e Finale Ligure, per esempio, non possono essere paragonati a veri Comuni montani’.
Daniele Galliano, oltre ad essere primo cittadino, è coordinatore della ‘commissione montagna’ dell’Anci Liguria. Aggiunge: ‘Nessuno contesta che anche Comuni costieri possano avere zone montane, ma c’è una bella differenza con i veri comuni montani’. Una presa di posizione sacrosanta che meriterebbe la prima pagina e l’appello divulgato da tutti i media se si vuole essere coerenti e dalla parte della verità dei fatti e della reale situazione d’emergenza in cui si dibatte l’entroterra dei monti. Finora, purtroppo, almeno nel ponente ligure, si era letto della accorata presa di posizione, ripetuta forse invano, dal sindaco imperiese di Pigna, Roberto Trutalli: ‘La politica destina ai paese montani l’1 per cento di quanto viene erogato alle città costiere….’ Ripascimenti, piste ciclabili, passeggiate a mare a peso d’oro, milioni ogni anno nella voce ‘manifestazioni e spettacoli’ con soldi pubblici.
Purtroppo non è solo una considerazione, ma una testimonianza dare atto che sono molti i sindaci che non perdono occasione di essere reverenziali verso il potere di turno come se il denaro pubblico che annunciano a favore dei Comuni montani fosse di ‘tasca propria’. Così si sprecano gli osanna, le immancabili foto all’insegna dell’esibizionismo e della propaganda, aggiungiamo della disinformazione sul futuro sociale ed economico di quelle popolazioni resilienti. Tenute buone dai ‘camerieri’ di turno, compresi certi mass media che non contribuiscono a scuotere le coscienze per una giusta causa. Fatti e non promesse che si rinnovano da qualche decennio tra convegni, tavole rotonde, dichiarazioni stampa!
2/DALLA REGIONE 32 MILIONI PER MANUTENZIONE CORSI D’ACQUA E RISCHIO IDROGEOLOGICO.
Comunicato stampa – Via libera della Regione Liguria al Piano da oltre 32 milioni di euro (di cui 30.659.943,66 € di finanziamento regionale e il resto di cofinanziamenti comunali) per una serie di interventi su tutto il territorio, sia di manutenzione straordinaria di 25 criticità sui corsi d’acqua, sia di contrasto al dissesto idrogeologico.
PROVINCIA DI SAVONA (9.547.266,43 euro)
Andora, arginatura del rio Duomo (549.179,38 euro)
Altare, sistemazione idraulica di parte del fiume Bormida di Mallare (760mila euro)
Cairo Montenotte, formazione di nuove arginature a monte e a valle del ponte stradale in località Mazzucca (1.508.000 euro)
Noli, rinaturalizzazione dell’alveo del rio Noli a seguito dello spostamento della viabilità con adeguamento delle sezioni di deflusso (943.837,05 euro)
Savona, mitigazione del rischio idraulico del torrente Letimbro (926.250 euro)
Villanova d’Albenga, messa in sicurezza idraulica del torrente Lerrone, zona centro storico, opere di manutenzione straordinaria e completamento degli argini (950mila euro)
Borghetto Santo Spirito, lavori di arginatura del torrente Varatella tra il lotto ultimato fino alla caserma dei Carabinieri (1.990.000)
Quiliano, intervento di mitigazione del rischio idraulico del rio Pilalunga (1.920.000 euro)
• PROVINCIA DI IMPERIA (2.439.523,51 euro)
Pontedassio, intervento di mitigazione del rischio idraulico in un tratto del torrente Impero (789.600 euro)
Ospedaletti, realizzazione di opere di sistemazione idraulica del rio Noce a monte del tratto tombinato (233.823,51 euro)
Sanremo, lavori di messa in sicurezza della scarpata sottostante il campo sportivo Pian dei Cavalieri in Strada Borgo Opaco (416.100 euro)
Taggia, opere idrauliche di adeguamento del rio Beglini, zona ex caserme Revelli (1 milione di euro).