Il ‘Raggruppamento Ingauno Volontari della Libertà’: “Ancora oggi c’è il totalitarismo nella prima accezione, quello descritto da Hannah Arendt”. 2/Mi chiamo Maurizio Natalino, Vi scrivo per onor di verità.
Legge 15 aprile 2005, n. 61: Istituzione del «Giorno della libertà». ART. 1.
- La Repubblica italiana dichiara il 9 novembre «Giorno della libertà», quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo.
- In occasione del «Giorno della libertà», di cui al comma 1, vengono annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti.
Il Raggruppamento Ingauno Volontari della Libertà, aderente alla FIVL (i partigiani cattolici, liberali e autonomi), che ha la libertà come vocabolo qualificante della propria denominazione, esorta a cogliere l’occasione del nove novembre (ex L.61/2005) per meditare, per esortare le scuole a conoscere che cosa sia stato il totalitarismo e dove esso sussiste ancor oggi. Vi sono paesi in cui esistono i campi di concentramento, con condizioni di vita bestiali. Vi sono ragazzi che in questi campi sono nati, perché figli di reclusi, e che non hanno mai visto la libertà (Repubblica popolare democratica di Corea). Vi sono paesi dove la leva militare è illimitata: i ragazzi vi entrano a diciannove anni e fino a quando non sono anziani non hanno libertà; moltissimi ne sono morti, in diverse guerre, tutte stupide ed evitabili (Eritrea). Vi sono paesi dove la Giustizia non è terza e imparziale ma già per Costituzione è “popolare”, dove abbondano le “cimici” e pressoché in ogni gruppo familiare c’è uno che va a riferire; dove tutto è dello Stato, grandi poderi nazionalizzati restano incolti per inefficienza e, su un’isola dal clima meraviglioso dove butti un seme e cresce una pianta, lo Stato è costretto a importare prodotti agricoli (Cuba).
Ancora oggi c’è il totalitarismo nella prima accezione, quello descritto da Hannah Arendt. Se oltretutto una legge dello Stato ce lo prescrive, mettiamolo a tema, almeno un giorno all’anno.
2/Mi chiamo MAURIZIO Natalino, Vi scrivo per onor di verità. A seguito di un mio articolo apparso sul Secolo XIX e ripreso dal Vs notiziario di informazione, di cui Vi allego la parte saliente.
<Il problema dell’erosione – ha detto al Secolo XIX – è complesso, non può essere più affrontato con semplici ripascimenti. Purtroppo non è possibile neppure riportare la situazione delle coste a quella che era un secolo fa, perché ormai lo sviluppo urbanistico delle città ha creato barriere in riva al mare che non è più possibile rimuovere….I ripascimenti a lungo termine hanno dei limiti, sono palliativi. Costano. Servirebbero altre misure destinate a dare risultati certi nel tempo, come la sostituzione di strutture e manufatti in cemento, con altri su palafitte che non rappresentino ostacoli insormontabili per le onde….>.
E altro tema di grandissima attualità: <Un ruolo importante lo devono avere anche le praterie di posidonie che devono essere salvaguardate dalla pesca a strascico e in alcune zone reimpiantate, e magari barriere di ripopolamento ittico…Misure che devono essere coordinate tra loro e realizzate sulla base di studi scientifici…>.
A chi bisogna rivolgersi perché queste proposte diventino patrimonio comune e prioritario? Magari, tra tante ballerine ed inchieste interessanti, Striscia la notizia potrebbe prodigarsi in quest’opera meritoria. Fare da Pubblica assistenza. Più di ogni altro, il suo direttore Antonio Ricci, albenganese-alassino, può testimoniare che il cittadino Natalino Maurizio dovrebbe ricevere, ad honorem, un “Gabibbo” d’oro.
In conclusione secondo il Vs settimanale di informazione, i miei suggerimenti che possono sembrare “strampalati “ sarebbero meritevoli di un “Gabibbo d’oro”. Forse a una lettura superficiale dei miei suggerimenti, che per altro sono frutto di studi da parte di Professori del livello di Enzo PRANZINI dell’università di Pisa.
Tornando al mio presunto premio, mi fa piacere leggere sul Vs numero 8 del 12 ottobre: “L’importanza della posidonia…”. L’articolo di TIZIANO FRANZI, su Trucioli.it cita i problemi riguardanti il cambiamento climatico, l’innalzamento della temperatura e fra i rimedi gli effetti benefici della Posidonia. L’art. di TIZIANO FRANZI cita: “Le praterie sommerse di Posidonia oceanica infatti, rivestono un importante ruolo di protezione delle coste dall’erosione, stabilizzazione e consolidamento dei fondali…”.
Vi chiederei una rettifica, oppure la consegna del “GABIBBO D’ORO “ con tanto di citazione per meriti, al sottoscritto, a TIZIANO FRANZI al Professor PRANZINI e a tutti coloro che sostengono questa “strampalata teoria”. Cordialmente, MAURIZIO NATALINO