Alfredo Garbarino: “Gesu insegnava cose profonde usando espressioni semplici. Oggi si cerca di insegnare le stesse cose usando termini e concetti difficili”. Valerio Gennaro: “la Liguria in termini di mortalità cumulativa per/con COVID19, evidenzia un dramma inaccettabile: è la quinta regione in termini di gravità”. Massimo Vecchietti: ” Azitromicina + Idrossiclorochina+ Eparina a basso peso molecolare. La triade per bloccare Sars-Covid19 prima che si manifestino i gravi sintomi respiratori spesso infausti nonostante la terapia intensiva con supporto ventilatorio più o meno invasivo!” Da Albenga, Michele Di Giuseppe: “Guai a coloro che tacciono !”
Domande insite alla Religione Cristiana /
Vorrei sommessamente ricordare che di disquisizioni dotte, filosofiche, di ricerca e di indagine sul Cristianesimo ve ne è pieno il mondo. Sulla scorta però del modo di trasmettere parole di verità da parte di Gesù stesso, raffrontato con quello attuato quasi sempre da esperti laici e studiosi clericali, mi pare vi sia una notevole differenza. Sintetizzo così in poche parole: Gesù insegnava cose profonde usando espressioni semplici. In tal modo era compreso ed arrivava al cuore di tutti. Oggi si cerca di insegnare le stesse cose usando termini e concetti difficili, buoni solo per arrivare alla mente di pochi e al cuore di ancor meno. E’ questo, a mio avviso, un punto determinante su cui riflettere poiché è impensabile se non inaccettabile che l’insegnamento divino, la buona notizia del Regno di Dio, sia riservata (se mai lo è davvero) a intellettuali e filosofi e sottratta alla comprensione chiara e limpida di tutti gli altri.
Cordiali saluti, Alfredo Garbarino
L’aumento di casi positivi che si è registrato nel Savonese negli ultimi giorni. Ha scritto su Liguritutti Valerio Gennaro, uno degli epidemiologi più noti d’Italia e che fu tra gli alfieri della lotta all’inquinamento di Terreno Power a Vado Ligure.“Fino ad oggi (19 aprile 2020) la Liguria in termini di mortalità cumulativa per/con COVID19, evidenzia un dramma inaccettabile: è la quinta regione in termini di gravità. E’ superiore anche al Piemonte, al Veneto, alla Toscana e al Lazio, per citarne alcune. Anche l’andamento temporale (trend) è ancora in aumento ed è superiore a quello che si registra in Italia. Come Medici per l’Ambiente stiamo rianalizzando i dati ufficiali rilasciati dalla Protezione Civile che ha documentato che, rispetto alla media italiana, in Liguria stiamo registrando il 50% in più di decessi.
Azitromicina + Idrossiclorochina+ Eparina a basso peso molecolare..
DA ALBENGA: Vae tacentibus: guai a coloro che tacciono!
Così noi, soprattutto dopo la tua Rivelazione, conosciamo davvero molto di te, o
Inafferrabile! Mentre i filosofi possono trovarsi nell’oscurità e appena vedere al di là della tua incomprensibilità, ai CREDENTI Tu hai fatto brillare una luce sul tuo essere. C’è una vera conoscenza di Dio. Anche il semplice sapere che Tu sei “un Dio nascosto” avvia alle profondità della tua vita divina.
“Valutiamo degnamente Iddio, se lo diciamo inestimabile” (F. M. Minucius, Octavius 18).
Se hai parlato per mezzo dei tuoi Profeti e soprattutto per mezzo del tuo Figlio, non hai voluto certo dire parole soltanto, senza contenuto e significato; Tu hai voluto fornire a noi vere notizie su di Te.
Il brocardo: Deus definiri nequit: Iddio non si può definire, delimitare, comprendere, non significa “totale eclisse solare”. Tu stesso hai manifestato chi Tu sei e chi Tu non sei, già nelle opere della tua creazione: “la sua eterna onnipotenza e divinità si possono chiaramente scorgere sin dalla creazione del mondo, considerate nelle sue opere” (Rom. 1, 20); e ancor di più nelle parole della tua Rivelazione.
” Guai a coloro che tacciono “, grida Agostino di Tagaste, vescovo di Ippona, a coloro che si trincerano dietro il pretesto della inafferrabilità di Dio (Sant’Agostino, Confessioni). E’ male se noi non parliamo di Te o soltanto raramente. Senza dubbio, la conoscenza di Te non si può stringere con un colpo di mano, non si rinchiude facilmente in parole, ma è sempre sublime e necessaria, e – nel nostro tempo – più che mai. ” Non dobbiamo valutare la nostra incapacità al di sopra della nostra capacità, che Iddio stesso unisce alla nostra impotenza con la sua Rivelazione ” (K. Barth, Dogmatik I, 1).
Certamente, non puoi manifestarti neppur Tu a noi in tutta pienezza. Per dire CHI Tu sei, hai bisogno di uno pari di Te: il Padre dice il Figlio, il Figlio rivela il Padre, e tutti e due nello Spirito Santo. ” Nessuno conosce il Figlio, se non il Padre e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio ” (Mt. 11, 27). E a chi il Figlio voglia rivelarlo, deve manifestarlo con immagini e similitudini umane. Dovette servirsi d’una lingua umana a quel modo che una mamma si adatta a quella del bambino. ” Io ti ho conosciuto in Te “, dice Agostino con una parola profonda, ” io ti ho conosciuto non come Tu sei per Te, ti ho conosciuto come Tu sei per me, questo non senza di Te in me, perché Tu sei la luce, che mi ha illuminato ” (Sant’Agostino, Confessioni).
Tu sei ” Colui che è “, ma ben altrimenti da noi, che pur siamo ” coloro che sono “, Tu sei da Te stesso, per Te stesso.
Tu sei il Padre, ma la paternità terrena è solamente ” un’eco lontana della Tua ” (Ef. 3, 15).
” Tu ami, ma senza passione “. ” Tu hai zelo, ma senza pena “. ” Tu ti penti, ma senza dolore “.
” Tu ti adiri, ma resti tuttavia tranquillo “. ” Tu cambi gli atti, mai la tua decisione ” (Sant’Agostino, Soliloquium, 31).
Hàghios, o Theòs = Santo, o Iddio!
Hàghios, ischiròs = Santo, forte!
Hàghios, athànatos, eléison imàs = Santo, immortale, abbi di noi pietà!
Adoriamo Dio, in spirito e verità! Quello che l’Antico Testamento, attraverso similitudini e figure aveva di Te, o sublime Divinità, accennato, il tuo Figlio fatto carne, Dio da Dio, Luce dalla Luce, vero Dio dal vero Dio, ha compiuto in carne ed ossa. Che, forse, tutto il parlare di Dio, nell’Antico Testamento, come di un uomo, sia già, nel suo senso più profondo, un accenno all’Incarnazione di Dio nel Nuovo Testamento?
Dio è spirito, lo Spirito infinitamente perfetto.
Dio è uomo, divenuto uomo nel suo Figlio.
“” Con il mistero dell’INCARNAZIONE del Verbo rifulse agli occhi del nostro spirito un nuovo raggio del tuo splendore, affinché, mentre conosciamo visibilmente Dio, per mezzo di Lui veniamo rapiti all’amore delle cose invisibili.
Per questo con gli Angeli cantiamo il canto sublime della tua gloria: Santo, Santo, santo è il nostro Signore, Dio “” (Messale Romano, Prefazio di Natale). O Lògos sarx egéneto/Verbum caro factum est/il Verbo si fece carne. Anàstasis – ex ùpnou/resurrezione.
(Da “Wer ist Gott?/Chi è DIO” di Otto HOPHAN,
Ars Sacra – Monaco)
Michele dr. DI GIUSEPPE