Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Borghetto riesce a dividersi anche nel bene
La minoranza consiliare di Maritano e Villa diserta due eventi di spessore sociale e civile


I media ‘moderni’ educano alla coesione e al benessere civile ? Oppure si fa informazione disinformando ? Lascia perplessi o se volete sbigottiti la scelta di tacere anche quando una comunità si dovrebbe trovare unita sotto l’emblema dell’Amministrazione comunale che in democrazia – come nel regno di Sua Maestà regina d’Inghilterra –  rappresenta tutti. Senza distinzioni di colore o di censo. La scelta dei due gruppi consiliari di opposizione che non si sono fatti vedere (e la foto resta un pugno allo stomaco e alle coscienze che educano) all’inaugurazione solenne (presenti molti sindaci) di un evento in cui si ricordava anche il gemellaggio di Borghetto e Ceriale con Cetara. Al pomeriggio c’era la consegna del Premio Lungimiranza (promosso da Assoutenti) a tre benemeriti medici di famiglia.

Figure iconiche e storiche ai nostri tempi, per chi li ha conosciuti e vissuti.  Erano i ‘medici della mutua’ in servizio permanente, senza orari, e nel bisogno urgente pure nei giorni festivi. Fosse Pasqua o Natale, un loro compleanno. Il più conosciuto, anche per i suoi ruoli pubblici, il dr. Aldo Gianatti, già sindaco di Ceriale, poi assessore e consigliere comunale a Borghetto, anni ’80.

Difficile immaginare che le giovani generazioni possano sapere. E  chi ha raggiunto la metà della terza età  magari abbia ricordi. Gianatti il candidato più votato nelle comunali di fine anni ’60. La lista dello scudo crociato raccolse 728 voti, con 12 consiglieri eletti. Il medico di famiglia superò tutti piazzandosi al primo posto, come documenta il grafico che riproponiamo e che da giovani, alle prime armi con il giornalismo di provincia, tenevamo in archivio, da utilizzare quando occorreva. Il dr. Gianatti primo tra tanti nomi importanti nella vita socio politica borghettina dell’epoca: si pensi a Barone (è stato sindaco votatissimo e della cementificazione), a Eligio Roveraro (soprannominato ‘ago d’oro’ per la sua attività di infermiere di famiglia, giorno e notte con gli attrezzi del mestiere), Angelo Tito Reale (pure lui sindaco e dipendente dell’Oleificio Roveraro), Paolo Rosso agricoltore (un mandato da consigliere regionale, presidente locale e provinciale della Coldiretti); si pensi al vivente Ernesto Piccinini vice sindaco in anni difficili per l’adozione del primo piano regolatore generale e con il dr. Guido Trucco (anche lui eletto consigliere regionale) ed il geom. Silvio Sarà, rappresentavano l’anima di sinistra e progressista, in loco, della Democrazia Cristiana. C’era Angelo Giuseppe Figini papà di Gianluigi che è stato sindaco socialista e ai vertici dell’Asl 2.

C’era Giovan Battista Oliva un galantuomo benestante. Mariagrazia Oliva  – nipote di primo grado del dott. Mazza tra i premiati – ex vice sindaco della giunta Gandolfo e attuale consigliere di minoranza. Sempre all’opposizione un giovanissimo Giancarlo Ragalzi, sindacalista,  che ora vive la meritata pensione a Ceriale, dopo tante battaglie per il lavoro (Salco) ed i lavoratori. Anni di comunisti coerenti e con la C maiuscola.

Non è facile per un vecchio cronista e testimone di questo angolo di Liguria assistere e raccontare cosa non avremmo voluto scrivere in una cittadina travagliata da fratture.  Una tira l’altra. La cronaca di due limpide manifestazioni –  ci ripetiamo, sotto l’etichetta ufficiale dell’Amministrazione Comunale – ma palesemente ‘boicottate’ dalla minoranza consiliare. Può accadere che qualcuno abbia impegni inderogabili, impedimenti di salute. Sta di fatto che nessuno dei 4 componenti i due schieramenti, capeggiati dal dr. Giancarlo Maritano e da Pier Paolo Villa, si sono visti  sia al mattino che al pomeriggio. E nessuna comunicazione giustificativa per quanto si sa.

Tra gli organizzatori un Gian Luigi Taboga che rappresenta una componente  silenziosa della società civile. Quando gli abbiamo fatto osservare cosa pensava delle spettacolari ‘defezioni’ ha preferito tagliare corto “non ho parole, non ho altro da aggiungere”. Il fatto si commenta da solo. Difficile credere che il ‘dispetto’ avesse lui per obiettivo, non si è mai schierato pur avendo le sue idee, la sua cultura, una memoria storica da insegnare. La diserzione  voleva ‘colpire’ la giunta ‘nemica’ del giovane sindaco esordiente nell’agone politico amministrativo Giancarlo Canepa ?Siamo di fronte ad una strage di amministratori. Con gente come questa in Comune (Canepa e C. ndr) passa la voglia di amministrare”, commentava  il dr. Maritano le dimissioni dell’assessore leghista Ester Cannonero che, a sua volta, era tra gli ‘illustri assenti’. Neppure un briciolo di sensibilità verso i suoi stessi elettori ? Oppure lo schiaffo fa parte della nuova politica che sta continuando a creare estremismi, settarismi, divisioni, rancore, a tutto danno di un’Italia che resta quasi fanalino di coda nell’Europa del terzo millennio  e dopo che negli ultimi decenni si sono alternati centro destra e centro sinistra, leghisti, berlusconiani, ex democristiani e comunisti.

Forse la dimissionaria cav. Ester avrebbe reso un servizio alla trasparenza e ai risultati raggiunti quanto a ‘produttività del suo assessorato’. O può  scrivere che la maggior parte degli utenti dei servizi sociali di Borghetto non la conoscono perché non l’hanno mai vista mentre era assai presente – vedi i social –  quando c’era in ballo la tanto ricercata visibilità, prodotto politico in gran voga. Dove si bada più all’apparenza che alla sostanza. E i risultati complessivi nel Bel Paese si vedono, si raccolgono anche con il voto della protesta, ora dei M5S, ora della Lega di Salvini premier.  In sede di Ambito Territoriale Sociale (ATS20) pare che l’assessore Ester non brillasse. Sta di fatto che a Borghetto le  assistenti sociali dipendenti del Comune sono passate da 2 a 1 mentre le spese del ‘sociale’ a leggere i bilanci  sono lievitate pesantemente. In qualche ‘voce’ raddoppiate. Ha inciso il miglioramento del servizio ? Bisognerebbe dare voce  ad alcun utenti storici  dei servizi sociali. E’ certo che non si è fatto alcun progetto di inclusione sociale importante. Ci sono fondi regionali a cui attingere e nonostante le aderenze politiche Borghetto ha ricevuto davvero poco. Comunque l’assessore dimissionario potrebbe  rendere di pubblico dominio (trucioli escluso) i risultati e gli obiettivi raggiunti nel suo mandato. E se l’hanno boicottata come qualcuno del suo entourage azzarda, ha il dovere di non tacere. C’è pure chi la giustifica per i gravosi impegni ed i brillanti traguardi ottenuti nel suo lavoro al Santa Corona. Un impegno che divide con la presenza costante alle manifestazioni della Lega, fino a Roma e l’album delle fotografie trofeo.

Torniamo all’incontro pomeridiano. Ha ricordato  il presidente onorario Taboga:Siamo qui a festeggiare e ringraziare tre icone della nostra comunità, medici di famiglia d’altri tempi, Gianatti, Laurino e Mazza”.  Il sindaco Canepa tra i ricordi dell’infanzia: “Mai più avrei immaginato di consegnare un premio alla carriera nella vesta di sindaco“. E Taboga a rimarcare come l’Assoutenti abbia al primo posto del suo statuto proprio la ‘salute’. E “l’accoglienza, il no alla discriminazione, sì a chi ci chiede aiuto”. E ancora “l’ascolto ai bisogni della persona, facendoci a nostra volta ascoltare”. Infine ” l’assistenza anche nel conforto dei più deboli e che non può essere soltanto materiale”. Hanno preso la parola, a testimonianza, riflessione, partecipazione, il capogruppo regionale di FI Italia, Angelo Vaccarezza, ex sindaco di Loano, i sindaci di Pietra Ligure, De Vincenzi e di Ceriale, Romano. Il presidente provinciale di Assoutenti, avv. Maria Laura Ragazzi.

Per tutti i ‘medici della mutua’ hanno lasciato un’eredità morale e professionale che merita di essere tramandata oggi e alle generazioni a venire. Il presidente della Croce Bianca, Italiano Antonino (presente il vice presidente, Giannino Pesce) ha ricordato che il dr. Gianatti è stato, a sua volta, alla presidenza della ‘Bianca’ per un ventennio  e ora “rischiamo di perdere un patrimonio per scelte della Regione”. Che, a sua volta, sostiene di dover adeguarsi ad indirizzi nazionali del ministero della Sanità. Non è solo un appello “a non morire da parte della Croce Bianca di Borghetto, ma dell’intero mondo del volontariato ligure, dove operano 105 associazioni e la proposta della Regione di appaltare il trasporto sanitario provocherebbe l’estinzione delle croci’. (l.cor.)

IL PREMIO CONFERITO  AI TRE MEDICI CON QUESTA MOTIVAZIONE…..“Per essersi dedicato, nel corso della sua lunga carriera,  alla cura dei propri assistiti con saggezza ed abnegazione, senza  mai esimersi  dal  profondere le sue doti umane e professionali  per il bene di tanti concittadini e turisti ospiti a Borghetto Santo Spirito.”       


S.Fasano

S.Fasano

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