Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga la cerialese centenaria che ha ‘sepolto’ 19 cognati /e. Si estingue la famiglia dei Repetto con la generazione dei Delfino


Non ha avuto echi di stampa (eccezione fatta per La Stampa Savona e trucioli.it) il trapasso nell’aldilà di Maria Repetto vedova Delfino. Un’esistenza da testo di storia locale. L’hanno accompagnata nel suo ultimo pellegrinaggio terreno una moltitudine di conoscenti e parenti, in maggioranza donne, gran rappresentanza della terza età. Un viaggio non lontano dalla casa, dal ‘giardino letterario’, che sono stati la dimora di lunga vita. Il figlio Gerry Delfino è il personaggio più noto ed affermato del casato. Anche se basterebbe scorrere un elenco di nomi per scoprire chi fosse davvero mamma e nonna Maria. Chi rappresentava  nell’albo della parentela. Da Genova, Arenzano,  Ovada, Tagliolo Monferrato,  Varazze, Savona (due zie suore della Madonna della Neve), Imperia.

Maria Repetto era nata a Ceriale l’8 aprile del 1919 nel casello ferroviario vicino al Torsero, ora ne restano solo tracce.
Il papà era ferroviere e capo-addetto della zona per la manutenzione dei binari, la moglie Rosa gli diede 4 figlie che si sposarono tutte in zona, chi con un Baglietto, ramo cerialese, chi con un Borzone imparentato con gli Agnesi di Imperia, chi con un Pastorino di Calice Ligure. Maria in parentela anche con Ferdinando Delfino, nativo di Albenga , di origine arenzanese. Suo maestro fu Germano Carbonetto, padre della ex preside del liceo di Albenga, Giovanna, e a lui sono dedicate le scuole elementari di Ceriale

Trasferitasi in località Carenda, Comune di Albenga,  fu una delle prime donne, nel dopoguerra, a prendere la patente, agricoltrice e con il marito Delfino si specializzarono nella coltivazione di pomodori ‘marmanda‘, zucchine primizie, asparagi viola e cachi ( oltre cento alberi), coltivazione assai diffusa nella pianura.

Maria Repetto, parente dei Pesce, famiglia assai nota nel comprensorio almeno alle generazioni nate prima e dopo l’ultima Grande guerra. Maria, da giovane, lavorava nella omonima industria dolciaria a Ceriale, ora Ilba. Suoi parenti erano i Repetto costruttori di giocattoli di Genova. Due zie suore della Madonna della Neve a Savona, altri  suoi i cugini primi, negli anni del boom ad Ovada, donarono la fabbrica di prodotti metalli agli operai, notizia riportata su tutti i giornali nazionali. Suoi parenti stretti erano alle dipendenze dei Marchesi d’Invrea a Tagliolo Monferrato (caso stranissimo e coincidenza i Delfino erano manenti delle terre dei Marchesi d’Invrea ad Arenzano e Varazze). Altra curiosità, gli antenati Repetto erano di Lerma, gli antenati dei Delfino erano di Lerca).

Il nonno paterno (di Maria) Luigi, rimasto vedovo giovanissimo, sposò una giovanissima vedova che aveva una sorella di nome Rosa, che divenne la moglie del figlio di Luigi, Carlo.

Nonno Carlo, uomo straordinario, amante delle storie del passato, ottimo cacciatore di volpi.

Tra i  mariti delle  tre sorelle, i cognati e le cognate dei Delfino. Maria si ritrovava, oltre che con la suocera morta quasi centenaria, con un enorme stuolo di persone, ben 19  cognati e cognate ( l’ultima zia Giulla morì nella sua casa a 104 anni). Con lei si estingue la famiglia dei Repetto e con lei finisce la sua generazione dei Delfino. Un’esistenza spesso contraddistinta da opere umanitarie nei confronti delle sue grandi famiglie e specialmente tra le famiglie degli amici e vicini di casa. Altri tempi, altri valori praticati. E senza il palcoscenico, la risonanza mediatica. Maria che ha meritato la vicinanza del vescovo Guglielmo Borghetti. Le condoglianze ai Delfino di tanti estimatori. Tra la folla un sindaco, Piero Revetria, oggi primo cittadino di Vendone, ex a Ceriale. Numerosa la rappresentanza degli agricoltori. E il presidente della Croce Bianca, Dino Ardoino.


S.Fasano

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