Car amis de l’Escolo de Sancto Lucio (e di trucioli.it), ci sono momenti nella nostra vita dove ognuno di noi vorrebbe tornare bambino, vorrebbe riprendersi quell’innocenza che inconsciamente tutti noi abbiamo nascosta nelle pieghe più recondite della nostra mente. Eppure questo è la cosa più difficile, ormai così abituati a apparire per quello che effettivamente non siamo, a crearci attorno a noi un’aureola di persone per bene, sempre impeccabilmente vestite e curate nella persona.
Per ottenere questa falsa immagine volutamente dimentichiamo le nostre debolezze, i nostri affetti più cari, le nostre amicizie vere, i nostri momenti intimi con la persona amata, solo per apparire per un attimo al mondo esterno per quello che non siamo, ma che noi vorremmo essere.
Questo presunzione ormai è la nostra vera malattia. Mi viene in mente quando da bambini andavamo a raccogliere dell’argilla per poi a scuola impastare e fare le statuine del nostro Presepio, mi ricordo con quale gioia posizionavamo queste statuine davanti alla capanna del bambino, facendo ben attenzione che i primi personaggi fossero bambini e gente umile.
Oggi davanti alle false rappresentazioni dei Presepi in prima fila ci sono lustrati e incerati i politici e coloro che hanno saputo scalare i vari gradi dello stato sociale con o senza merito……e laggiù in fondo a tutti gli ultimi, tutte quelle persone che in silenzio e con la testa bassa cercano di arrivare alla fine della giornata, ma forse gli unici che sanno ritornare ancora bambini.
Come augurio di Natale quest’anno vi vogliamo offrire una breve poesia scritta da una bambina che allora frequentava la quarta elementare nella nostra piccola Escolo de Sancto Lucio
Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro