L’ultima novità di ‘radio Ceriale’ è passata sotto silenzio dopo tanto clamore e raccolta di firme promossa dal big della libera ed indipendente informazione on line, quale Ivg. Una petizione che in pochi giorni ha raccolto oltre 500 firme. E ora ? Renato Ronchetti, dopo essersi incatenato, dopo aver chiesto aiuto a tutti contro l’ostinato diniego del Comune a rinnovargli il permesso di mantenere la struttura nella pineta di levante, ha rimosso tutto e liberato l’area. E ora ?
Erano dovuti ripetutamente intervenire i vigili urbani ed il sindaco Ennio Fazio in persona. I clamori della protesta, dello sciopero della fame, dell’arrivo delle ambulanze per un malore che ha colto la signora Tronchetti che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, aveva interessato i media della carta stampata e web delle provincia e della Liguria. Il 29 maggio le ultime notizie sul giostraio sfrattato dal lungomare “ e protagonista di una battaglia che va avanti dal 18 maggio scorso quando si era incatenato davanti alla sua giostra dopo aver ricevuto il decreto prefettizio che gli imponeva la rimozione della struttura: l’uomo si era anche incatenato con moglie e figlio, minacciando uno sciopero della fame e della sete se non fosse stata risolta la sua situazione” scriveva Ivg.it. E ancora: “ Ronchetti sta continuando a presidiare giorno dopo giorno la sua “postazione”: la paura è che con la rimozione della sua giostrina e dei tappeti elastici non abbia più un posto ed uno spazio per esercitare l’attività, unica fonte di sostentamento per la sua famiglia. Intanto questa mattina il giostraio ha rimosso a suo carico una parte della giostra, “per metterla al sicuro” dice, “ho paura di brutte sorprese e che arrivino nuovamente i vigili con la ditta specializzata che il Comune sta cercando per farmi andare via, impedendomi così di lavorare” aggiunge.”.
Poi più nulla. Anzi, la protesta è finita nel silenzio. Il suo difensore, avvocato Gianni Troccolo di Albenga, osserva: ” Non ho certezze, ma è molto probabile che sia stato raggiunto un tacito accordo, il signor Ronchetti rinuncia ad ogni azione legale e giudiziaria ed il Comune trova una soluzione in tempi brevi. L’azienda è stata ceduta ai figli e nei giorni scorsi era arrivato un preavviso informale che la domanda di suolo pubblico di papà Tronchetti era stata rigettata e in quel caso occorreva ricorrere al giudice di Pace, cosa che si era già fatto in precedenza a proposito di una multa che il giudice ha annullato. Non c’è invece alcuna azione al Tar, né contro la prefettura – aggiunge Troccolo – , un ricorso sarebbe possibile solo dopo il diniego della concessione, ma è chiaro che la famiglia Ronchetti lavora soprattutto nella stagione estiva e i tempi del Tar comunque non sarebbero veloci. Da qui la scelta di deporre l’ascia e trovare un ragionevole accordo per tutti”.
Ceriale intanto si appresta alla stagione estiva con un solo vigile stagionale dei tre previsti. Un vigile preparato da mesi e dotato dell’arma, il che consente un servizio alla stregua degli altri colleghi, cosa che sarebbe più problematica se si assumesse qualcuno ora. Sta di fatto che cinque vigili sono davvero pochi per una cittadina che nella stagione estiva arriva a 30 – 40 mila abitanti, con punte anche maggiori durante l’week – end. Ci sono le manifestazioni, le cerimonie religiose, il mercato settimanale e tutte le incombenze di una città che dovrebbe avere almeno un organico di 12- 13 uomini sulle strada, invece cinque di loro, per motivi di salute, non possono fare servizio esterno.
Ceriale che dal 2009 ha un corpo di vigili urbani che si muove solo con l’auto. Che dire il traffico dell’estate è quello che è, la tempestività ha un valore non proprio secondario. Tra i vigili c’è chi sostiene che il servizio in moto sia ormai superato da tempo, ad esclusione dei grossi comandi dove è possibile avere un pattuglia esclusivamente motorizzata. Qual è il motivo di rinuncia alle due ruote ? Anche i vigili hanno bisogno durante il servizio di disporre di un’attrezzatura completa che va dall’etilometro, alle attrezzature indispensabili per rilevare gli incidenti stradali. Non solo, capita spesso di fare controlli nel mondo della droga, degli ambulanti abusivi, degli extracomunitari, mendicanti, accattoni e dover accompagnare al comando una o più persone e questo si può fare solo con l’auto. I vigili di Ceriale, tra l’altro, con sempre maggiore frequenza fanno pattuglia all’incrocio- rotonda di San Rocco. Perchè ? E’ vicino il portale che ‘legge’ le targhe ed è quindi possibile accertare l’eventuale assenza di assicurazione, della revisione – collaudo, se l’auto è rubata. E ancora, è una zona strategica anti ‘segnali’ che le auto si scambiano in presenza di pattuglie sulla strada.
Resta una domanda. Possibile che con città turistiche affollate, un’Aurelia intasata molte ore al giorno, l’unica scelta razionale e ragionevole sia quella di rinunciare a vigili urbani in servizio motorizzato? La prefettura di Savona è al corrente, non ha nulla da obiettare. Si va incontro alle esigenze reali di servizio e tempestività ? Perchè i carabinieri, almeno dal Comando provinciale, hanno uomini che si muovono in moto e i vigili no ? Lo stesso per la Polizia stradale. Perchè i vigili non vengono messi in condizioni di affrontare quella sicurezza ed ordine al servizio del cittadino onesto che sbandierano, a gara, nelle campagne elettorali ? E poi dimenticano, agevolati dalla memoria corta di tutti o quasi.
LA PROTESTA DI LUIGI GIORDANO PER MANCANZA DI DOCCE NELLE SPIAGGE LIBERE
Il consigliere, ormai onnipresente, Luigi Giordano, sulla ‘Gazzetta di Ceriale’ ha postato la protesta per il ritardo nell’installazione di docce sulle spiagge libere. Con i bagnanti che devono aggiustarsi come possono e a quanto pare ci vuole ancora qualche giorno prima che il Comune provveda. Giordano esprime tutta “la mia solidarietà per chi deve subire il disservizio” e ricorda che nel bando spiagge libere le docce erano previste. E che se non è un obbligo, resta comunque un servizio utile ai cittadini, residenti e turisti.