Desidero precisare a quel signore che m’ha apostrofato con le parole: “Io la conosco per……. e non sono d’accordo che si firmi con uno pseudonimo”
Quando, in qualsiasi punto del mondo, nasce un bebè, il padre o chi per esso si reca presso l’ufficiale dell’anagrafe per “denunciare” non solo la nascita del pupo ma con quale nome dovrà esistere in vita.
Nelle realtà contadine, di mezzo secolo fa, non si andava oltre due nomi, recepiti dall’ufficiale dell’anagrafe e trascritti anche in dialetto; nelle famiglie di un certo lignaggio i nomi potevano essere anche più di dieci, ed ognuno accompagnato dal titolo [vedi punto 2]
Qualche esempio:
1 – In un paese della val Cerrina [AL], nasce una bimba cui veniva imposto il nome di Emiliana, l’ufficiale dell’anagrafe, traduceva in simultanea il nome e scriveva sul registro delle nascite che il giorno xyz era nata una bimba cui veniva dato il nome di “Miliana”, nome con il quale è tutt’ora conosciuta [la signora in oggetto è nostra cugina].
2 – «Il conte zio, togato, e uno degli anziani del consiglio, vi godeva un certo credito>> Il conte di Fuentes Mendoza compare come lo zio di don Rodrigo, membro del Consiglio Segreto e zio del conte Attilio (cugino aiutante dell’antagonista don Rodrigo, cinico e amorale) don Pietro Enriquez de Acevedo, conte di Fuentes, del consiglio di stato di SM cattolica, capitano generale, marchese …; duca di ….[vedi da cap. IX a XVIII – A. Manzoni – Fermo e Lucia – la corrotta nobiltà spagnola].
3 – Da Città di Torino -Ripartizione XI – Stato Civile – Estratto Per Riassunto di Atto di Nascita.
“Anno 1946 Atto 425 Uff. 3 P.1 S.A – Bianchi X, Alesben [Y], Z, T – è nato il ventisette aprile millenovecentoquarantasei ore 10,10 in Torino via Cibrario 72″.
Come si può vedere, per la Legge Italiana, il nome Alesben [Y] cui mi firmo, non è uno pseudonimo, tutt’altro, lo Stato mi riconosce a tutti gli effetti come stessa persona.
Anche al Politecnico di Torino venivo identificato per X,Y – Y a supporto di X, nome di altri individui con il medesimo cognome. Y da ha anche la funzione, quindi, di identificare meglio “il personaggio”.
In un Paese come Noli e non solo, se i cognomi e i nomi di battesimo sono uguali, vengono applicati, per l’identificazione i così detti “scurmai” [sopra nomi]; un esempio in Marcaria prov. di Mantova, uno dei cognomi più presente è Pognani: chi non ricorda, anni fa, il Pognani pescatore detto “Passarina” o il Pognani impresario edile detto “Maeta” ?
Se ricordiamo le opere di Frank Wright il semplice primo nome ” dice niente” ma se gli aggiungiamo il suo secondo nome che è Lloyd ecco che ci ricorda “la casa sulla cascata”
Se citiamo Charles-Edouard e Pierre Janneret, i due personaggi pur avendo il medesimo cognome appaiono come due emeriti sconosciuti. Se al primo aggiungiamo il cognome Gris e lo pseudonimo di Le Corbusier ecco che si apre il “cassetto della memoria” e siamo di fonte a due ingegneri, architetti, urbanisti, pittori e designers svizzeri, naturalizzati francesi, cugini e collaboratori, di fama mondiale, il primo sopra tutto, paragonabile al nostro Renzo Piano.
Desidero sapere da quel signore, che mi ricorda di essere in possesso solo del diploma di terza media, dato il suo modo di ragionare, se il diploma gli è stato dato perché la “commissione era stanca di trovarselo tutti gli anni davanti” oppure, come certi patentati, il diploma lo ha acquisito tramite i “bollini della Parmalat” !
Alesben B.