L’alluvione di fine novembre ha fatto ‘vittime’ di cui non si parla, non fanno notizia, senza sponsor e abituati al ‘lavorar tacendo’. Per Roberta (Roby) Moretti, quarantenne, titolare dell’albergo, ristorante, bar La Genzianella di Ponti di Pornassio, il diluvio non ha sconvolto l’edificio alberghiero, ma si ritrova con un imponente movimento franoso che lo sovrasta e minaccia. I vigili del fuoco consigliano la messa in sicurezza di un fronte insidioso di una cinquantina di metri. Il Comune si è subito attivato per la somma urgenza rimuovendo alberi pericolanti che incombono anche sulla strada comunale e provinciale. E’ presumibile che ci vorranno parecchi mesi e l’hotel non riapre.
La chiusura forzata Genzianella da Roby è una delle tante conseguenze alluvionali. Difficile, almeno in questo caso, parlare dell’incuria dell’uomo. La quantità d’acqua è stata tale che se ha innescato le peggiori conseguenze laddove la mancata prevenzione e pulizia si è trasformata in un’obiettiva concausa, la frana sovrastante l’albergo Genzianella pare non rientri in questa casistica. Non lo immaginava certamente papà Flavio Moretti scomparso nel 2015, né mamma Maria da poco più di un mese è ospite del Rsa. Flavio ha lavorato duro nei boschi, poi con la moglie aveva preso in affitto un bar a San Bernardo di Mendatica di fronte allo storico albergo ristorante bar Settimia. Negli anni ’70 la scelta di realizzare ed aprire La Genzianella (1972). Inizialmente 10 camere, ridotte a otto nella ristrutturazione. E proprio negli ultimi tempi Roberta ha fatto un altro investimento per ammodernare le camere, tutte con bagno, servizi, tv. Anche se non sono molto spaziose, del resto ci troviamo di fronte ad un due stelle.
Mamma Maria e papà Flavio si erano affidati alle loro capacità, esperienza, tradizione culinaria dell’entroterra ligure, l’utilizzo di prodotti locali, i primi piatti con la pasta fresca rigorosamente casalinga, i secondi piatti carne di montagna e cacciagione. Flavio aveva la passione della caccia e tanti amici. Con gli anni ha preso le redini la figlia Roberta, hobby della cuoca e di apprendere sempre nuove nozioni. Dagli anni d’oro per il turismo dell’entroterra si è passati alla lunga stagione della crisi che se a livello nazionale è entrata nel decimo anno (con un 2016 addirittura in deflazione ), nel nostro entroterra i tempi duri hanno addirittura anticipato la stasi.
“E’ un momento davvero difficile – allarga le braccia il sindaco Emilio Fossati, artigiano in pensione – , nel mio ultimo semestre da sindaco doveva capitare anche l’alluvione. Ho seguito il caso dell’albergo Genzianella, l’edificio non ha riportato danni, ma è interessato, come si vede dall’asfalto e dalla massicciata, da un movimento franoso che deve essere assolutamente messo in sicurezza. L’albergatrice ha consegnato la scheda di richiesta danni e gli stessi tecnici consigliano di non riaprire l’attività fino a quando sussiste un potenziale stato di pericolo”.
Roberta, nel frattempo si è trasferita a Vasia (Imperia) dove vive il suo compagno, resta il clima di incertezza sul domani. Già negli ultimi anni il Genzianella non osservava l’apertura annuale. Inutile nasconderlo, al di là dei proclami a non perdere la capacità di sognare, ad applaudire quando si pronunciano le parole più belle da una vallata che aspetta una nuova primavera; resta la cruda realtà di chi ogni giorno deve misurarsi con il mondo che lo circonda e non fa sconti. Non guarda in faccia nessuno. Il messaggio all’ottimismo ben venga, mancherebbe altro, ma non può essere solo rivolto verso gli altri. Roberta Moretti il sogno della sua vita di ristoratrice ed albergatrice l’ha sperimentato, si suol dire, sulla propria pelle. Non ha più bisogno di conforto, di belle parole di incoraggiamento. Ha bisogno di sapere se lo Stato, le istituzioni, la comunità tutta potranno creare le condizioni non per sopravvivere, ma per un futuro dignitoso. Che non significhi solo doveri, adempimenti fiscali, burocratici. Prezzi super scontati per tirare avanti.