Il giornalista alassino Daniele La Corte ha inaugurato una rubrica (L’angolo di…) che va in onda ogni sera sul ‘telegiornale’ di Imperia Tv. Uno stile, direbbe il maestro di giornalismo Giampaolo Pansa ,destinato ai lettori che “amano i giornalisti che pungono e non quelli che lisciano il pelo”. Ecco la riflessione di La Corte sull’addio alla Agnesi. “L’antico veliero è già là dove vanno a morire le navi. L’economia imperiese ha preso l’ennesima mortale batosta. Dopo la “Berio”, “Sasso” e tante altre aziende, è calato il sipario su un altro vessillo di questa Liguria disastrata. Fiumi di parole inutili ad opera di politici incapaci che hanno sempre guardato più alla speculazione e agli affari loro che al bene comune”. Leggi anche le classifiche della provincia di Imperia in Italia.
Eppure Imperia ha avuto rappresentanti del popolo che hanno ricoperto incarichi ministeriali, dimenticandosi troppo spesso di come il territorio rischiasse di morire.
Hanno puntato sul porto senza pensare che senza alberghi non si fa turismo. Hanno pensato, nella logica megalomane del potere, di strafare al solo scopo di creare per il loro ulteriore potere e per gli altri disoccupazione.
Certi personaggi dovrebbero vergognarsi, emigrare, andare via da una città che ora grida e chiede vendetta. Ci sono ancora, seppur poche, aziende sane che vanno avanti sotto la spinta propulsiva dell’impegno dei singoli imprenditori.
Ma fino a quando terranno, fino a quando riusciranno a tenere la rotta giusta nonostante i venti che soffiano contrari? Ma a qualcuno le aziende sane hanno sempre dato fastidio e i bastoni tra le ruote erano all’ordine del giorno. Questa emittente, “ImperiaTV”, che oggi conosco anche dietro le quinte, ieri ha spento le sue prime 30 candeline. Nessuna festa sfarzosa, nessuna bottiglia di champagne o di semplice spumante. Un uomo solo al comando, Francesco Zunino, che oggi può essere chiamato l’uomo del miracolo. Imprenditore coraggioso ha puntato la prua del suo veliero verso lidi lontani, senza mai dimenticare la rotta vera, quella del territorio che lo circonda, il territorio che ama e per il quale si batte. Ma quanti bastoni tra le ruote, quanta amarezza, quanti bocconi amari.
Lo hanno definito il Berlusconi dei poveri, ma lui, Francesco Zunino, tra un moto di stizza e l’altro, mugugna e sorride tenendo saldo il timone di una barca che sfidando i marosi porta alla gente, quella vera, informazione. Per lui non ci sono state sovvenzioni generose come per altre emittenti, quelle che possono contare sul potere in casa. Auguri “ImperiaTV”, auguri di cuore al suo capitano che tra un’incazzatura e l’altra potenzia le vele evitando la deriva e le false promesse di politici inetti e corrotti”.
Daniele La Corte
‘IL CORAGGIO DI CION’, LA VERA STORIA DEL PARTIGIANO SILVIO BONFANTE
E’ STATO PRESENTATO ANCHE A STRISCIA LA NOTIZIA DA EZIO GREGGIO
RAINISE DA TRE ANNI COORDINATORE DI FORZA ITALIA A IMPERIA:
DOPO LA GOGNA MEDIATICA SENZA PRECEDENTI, CADUTI I TEOREMI GIUDIZIARI
La coincidenza, o se volete la sorte, ha voluto che negli stessi giorni i mass media divulgavano l’epilogo giudiziario di una tra le più eclatanti inchieste che avevano scosso il mondo politico ed imprenditoriale imperiese, ma non solo, tenuto conto dei personaggi coinvolti.
Il ‘caso porto turistico’ conclusosi con una sequela di assoluzioni. Antonio Rainise, consigliere comunale e coordinatore cittadino di Forza Italia, forse prossimo candidato sindaco di Imperia, ha rispolverato il concetto delle ‘toghe rosse‘ caro a Silvio Berlusconi e si è scagliato contro chi, a suo dire, ha costruito le proprie fortune politiche sulle disgrazie altrui, in particolare il sindaco Capacci e il Pd. Si potrebbe rimarcare che tra i magistrati inquirenti figurano anche iscritti alla corrente di destra della magistratura. Di rosso c’è ben poco.
Lo sfogo di Rainise, cardiologo di fiducia dell’ex ministro Claudio Scajola, dopo la richiesta di archiviazione dall’accusa di bancarotta fraudolenta per Bellavista Caltagirone, Gianfranco Carli ed altri indagati, si è letto sul Secolo XIX e La Stampa del 18 dicembre 2016, a firma di Diego David.
“Rainise – scrive David – dice che le sentenze non si devono commentare ma semplicemente accettare per rispetto delle istituzioni. Credo tuttavia – continua l’esponente forzista – sia doveroso, per ristabilire un minimo di verità storica e ricostruire fatti che molti hanno già dimenticato, trarre delle conclusioni. Per bancarotta erano indagate oltre 40 persone. Nell’altra tranche della mega inchiesta relativa all’accusa di associazione a delinquere del 2010 era coinvolto anche l’ex ministro Scajola, ancora una volta giudicato del tutto estraneo alla vicenda. Per tutti, anche in questo caso, non luogo a procedere. A Torino, in primo grado, assoluzioni a raffica, dall’accusa di truffa ai danni dello Stato perchè i fatti non sussistono. Un castello accusatorio impressionante, frutto di un teorema a tinte fosche, accompagnato da un clima avvelenato che si sta sgretolando. Restano le macerie- incalza il dr. Rainise – con cui fu seppellita una felice stagione amministrativa, quella del centro destra a Imperia che aveva rilanciato la città. E’ stato speso denaro pubblico inutilmente, i lavori del porto turistico si sono fermati e l’opera resta largamente incompiuta, a discapito dell’economia cittadina, del tessuto sociale. Si sono persi tempo e denaro, potenzialità. Non solo. C’è chi ne ha approfittato cinicamente, chi si è lasciato condizionare da una gogna mediatica senza precedenti. C’è chi per pavidità è rimasto in silenzio o si è defilato, rinunciando a far sentire la propria voce“. Rainise conclude: ” Noi non lo possiamo accettare. E’ un dovere nei confronti dei nostri concittadini che hanno sperato e ancora sperano in un’opera cruciale per la nostra Imperia”.
Altra coincidenza. La scenografia di un funerale molto particolare. Proprio nei giorni dell’ inesorabile addio allo storico e glorioso pastificio Agnesi, con 70 operai rimasti senza lavoro, oltre alle ripercussioni sull’indotto.
Il primo cittadino, Carlo Capacci, imprenditore, ha ribadito di aver fatto tutto quanto era possibile ed ora “ non voglio che finisca come per l’Italcementi. Per l’Agnesi c’era un progetto industriale di rilancio, l’ho visto e valutato. Le risposte concrete doveva arrivare dalla Regione non dico ora ma prima. Quella di Imperia è una struttura vecchia e complessa, lasciata da anni senza interventi”.
Ha scritto il giornalista Ino Gazo sul Decimonono: “….Imperia adesso ha settanta dosoccupati in più, in cerca di lavoro che la città non è più in grado di offrire”. E per Antonio Fabiano: “E’ una tregedia per chi resta senza lavoro e per le loro famiglie. Sta morendo l’economia imperiese, un tracollo iniziato già con la vendita alla Danone”.
E sul Sole 24 Ore del 22 dicembre Stefano Casertelli direttore generale del Gruppo Colussi osserva: ” Il polo storico di Imperia era bellissimo, nel centro città, ma inadatto a dotarlo delle più moderne tecnologie. Fossano non è di grandi dimensioni, 40- 45 mila tonnellate l’anno, ma con potenzialità di crescita fino a 70-80 mila. Del centinaio di addetti a Imperia una quindicina ha accettato il trasferimento a Fossano, altri li abbiamo assorbiti al Pastificio Plin che controlliamo (sic!). Confido dipoterne assorbire altri in futuro, con lo sviluppo della spata fresca artigianale Plin”. E si potremmo aggiungere quale spunto di cronaca, incentivare ulteriormente le sagre paesane che da sole sono in grado di assorbire quantitativi di pasta di gran lunga superiori a quelli venduti nei ristoranti. Le sagre rappresentano anche un ottimo introito pubblicitario per il mondo dell’informazione locale. video, on line e carta stampata.
Infine il direttore generale della Colussi ha indicato in180 l’organico complessivo a Fossano. Ma è molto attivo anche all’estero, in Russia dove cura anche l’importazione della pasta (92 milioni di fatturato) e in Romania (7,2 milioni di fatturato).
E DA BANKITALIA IL PONENTE LIGURE E’ SEMPRE PIU’ RICCO
CON CONTI CORRENTI IN CRESCITA E MENO INVESTIMENTI
Tre miliardi e 127 milioni di euro. E’ la cifra che le famiglie imperiesi – diciamo pure le più fortunate e certamente una minoranza – detengono sui loro conti correnti di banca e Posta. Nonostante la crisi, fa osservare il giornalista Andrea Fassione sui due quotidiani più letti nell’imperiese, la riduzione del Pil, l’esplosione della disoccupazione giovanile. In dieci anni dall’ottobre 2006 allo stesso mese del 2016, la somma dei depositi degli imperiesi è raddoppiata, da un miliardo e 572 milioni a 3,2 miliardi. Senza tener conto di più che probabili fughe di capitali e soldi neri.
LA SCONSOLANTE CLASSIFICA DELLA PROVINCIA DI IMPERIA NEL 2016
FANALINO DI CODA IN LIGURIA. UNA PAGELLA CHE DOVREBBE FAR RIFLETTERE
I dati statistici su vivibilità e benessere nelle province d’Italia, vede Imperia al 65esimo posto, su 110 province, con il recupero di un punto (era la 66°). Ultima in Liguria, preceduta da Genova al 21°, Savona al 24°, La Spezia al 54°.
Nella graduatoria reddito, risparmi, consumi, Imperia è al 24° posto.
Nella classifica affari, lavoro, innovazione, Imperia è al 79° posto.
Nella classifica servizi, ambiente e welfere, Imperia è al 53° posto.
Nella classifica demografia, famiglia, integrazione Imperia è al 105° posto.
Nella classifica giustizia, sicurezza, reati è al 96° posto.
Nella classifica cultura, tempo libero, partecipazione è al 18° posto.
Nella classifica valore prodotto è al 66° posto.
Nella classifica assegno pensionistico è al 70° posto.
Nella classifica risparmi in banca è al 71° posto.
Nella classifica del patrimonio immobiliare è al 6° postom preceduta da Savona al terzo posto e seguita da Genova al sesto posto.
Nella classifica casa in affitto Imperia è al 58° posto.
Nella classifica consumi di beni durevolei è al 67° posto.
Nella classifica di prestiti non pagati è al 21° posto e prima in Liguria.
Nella classifica spirito di iniziativa è al 7° posto, prima in Liguria in positivo.
Nella classifica l’occupazione è 60° posto, ultima in Liguria.
Nella classifica giovani senza lavoro è al 90° posto, ultima in Liguria.
Nella classifica la propensione ad investire è al 79° posto, ultima in Liguria.
Nella classifica l’export è al 79° posto ultima in Liguria.
Nella classifica sturp up innovative è al 109 ° posto, penultima in Italia.
Nella classifica l’inventiva è al 74° posto, ultima in Liguria.
Nella classifica pagella ecologica è al 71° posto.
Nella classifica il clima è al 21° posto.
Nella classifica la sanità è al 91° posto ultima in Liguria.
Nella classifica strutture per i più piccoli è al 61 ° posto ultima in Liguria.
Nella classifica il sostegno dei Comuni è al 48° posto ultima in Liguria.
Nella classifica le connessioni web è al 46° posto ultima in Liguria.
Nella classifica i pagamenti veloci della pubblica amministrazione è al 19° posto prima in Liguria.
Nella classifica densità demografica è al 61° posto.
Nella classifica tasso di natalità è al 69° posto.
Nella classifica anziani e giovani, indice di vecchiaia è al 106° posto precede Genova e Savona.
Nella classifica i flussi sul territorio, ovvero il saldo migratorio è al 40° posto.
Nella classifica le copie in crisi separazioni e divorzi è al 92° posto.
Nella classifica laureati è al 103° posto ultima in Liguria.
Nella classifica l’integrazione acquisizione della cittadinanza di stranieri è al 49° posto.
Nella classifica il contenzioso civile è al 97° posto.
Nella classifica le liti pendenti oltre i 3 anni è al 55° posto, meglio di Genova, Savona e La Spezia.
Nella classifica microcriminalità è al 92° posto.
Nella classifica appartamenti svaligiati è al 83° posto.
Nella classifica auto rubate è al 47° posto in positivo, prima in Liguria.
Nella classifica rapine è al 90° posto fa peggio Genova.
Nella classifica truffe e frodi è al 105° posto seguita da Napoli e Savona.
Nella classifica librerie per mille abitanti è al 10° posto prima, in positivo, in Liguria.
Nella classifica i cinema è al 15° posto ultima in Liguria,
Nella classifica gli ingressi agli spettacoli è al 67° posto.
Nella classifica ristoranti e bar è al 3° posto preceduta da Savona.
Nella classifica spesa dei turisti stranieri è al 13° posto prima in Liguria.
Nella classifica la solidarietà entrate onlus è al 63° posto ultima in Liguria.
Nella classifica indice pratica dello sporto è al 52° posto ultima in Liguria.