La poesia di un nubifragio insistente.
Se piove le parole
escono bagnate in nubifragio
il poeta è senza ombrelli
e la sua dea lo salva
volando con gli uccelli
ma il raffreddore del poeta
è anche fonte d’ispirazione
per la civile protezione
e per le formule di etabeta
come un’ecatombe vive il poeta
spintonato dalla folla sui carboni ardenti
cammina senza dolore tra le bombe
mentre bruciano i piedi come a Pinocchio
le sue parole volteggiano
senza peso
miseramente s’infrangono
in pozze d’acqua
è tutta una sua vita di testa
di parole bagnate nel vento
poeta chi non si ferma
un momento
sbatte contro le porte chiuse
senza patir dolore
ogni stordita mattina
dove coglie fredde parole
e le riscalda quando
le mette nel cuore
sprizza poesia da tutti i pori
stordito dal profumo
dei suoi vivi pensieri
un giorno alla fine
del futuro come un film
proiettato nel cielo
ogni momento per lui è sincero
sprofonda nel buco infernale
come una piuma di fagiano
traghetta gioie e dolori
sull’altra sponda
cavalca un cormorano
sulla schiuma dell’onda.
Bruno Chiarlone Debenedetti