Era il 16 gennaio 2011. Nella rubrica dei lettori de La Stampa la lettera dell’ing. Paolo Forzano: Piano del traffico tutto sbagliato. Domenica 2 ottobre 2016, trascorsi quasi sei anni, l’articolo del Secolo XIX che annuncia la bocciatura del ‘piano’ ricevuto in eredità dalla giunta Berruti. Ieri e oggi cosa è cambiato ? Cosa è rimasto ? Quali le linee maestre ?
Nelle sue riflessioni e proposte l’ingegner Forzano che da anni si occupa del tema con meticolosità, poneva l’accento su alcune line guida: “….sull’aumento della vivibilità e della qualità dello spazio pubblico riducendo il traffico nei quartieri, riorganizzando l’intero sistema della mobilità, miglioramento del trasporto pubblico, incremento della sicurezza nella mobilità, uso efficiente del territorio, diminuzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico….”. Rimarcava l’inadeguatezza del Pumt “perchè non evidenzia quali flussi vengono attratti dal porto, dall’ospedale, dai centri commerciali, scuole, dai picchi di traffico della Costa Crociere”. E ancora: “….Circa il 75- 80 per cento di chi proviene dall’esterno dell’area centrale della città di Savona (triangolo funivie- Fornaci- Lavagnola) vuole andare in centro (triangolo Torretta, Piazza Mameli, porto). Non ha detto che il 50 % del traffico che entra in Savona da Est proviene da Celle e Varazze, Non ha detto che l’Aurelia bis parte da Luceto e che lo svincolo della Margonara è stato abolito dal ministero….”. Pare utile ricordare quali condizioni siano nel frattempo mutate. La visione del neo assessore Ileana Romagnoli tiene conto delle osservazioni e dei suggerimenti dell’ing. Forzano ?
IL PIANO DEL TRAFFICO RACCONTATO IN UNA LETTERA DEL 2011