Se si ascolta ciò che la gente dice nelle vie del paese a proposito dell’ex Giunta GANDOLFO e della sua maggioranza, a tre mesi dalla sua destituzione, si sente ripetere sempre la stessa cosa: “…la peggior amministrazione che ha avuto Borghetto S.Spirito dal dopoguerra ad oggi”.
E a Borghetto in settant’anni possiamo sostenere che ne abbiamo visto di tutti i colori. Anche coloro che li hanno votati e sostenuti ora scuotono sconsolati il capo e mormorano “…che delusione!”.
A ben guardare, però, gli ex amministratori, se escludiamo la quasi bancarotta del Comune, l’affidamento ad ATA S.p.A. (scricchiolante società attualmente indebitata per 15 milioni di euro e della quale noi deteniamo il 7% delle azioni) della raccolta rifiuti, gli svariati ricorsi al T.A.R. che hanno perso, la totale dipendenza dai funzionari comunali causa la loro chiara incompetenza, l’incapacità a dialogare con la cittadinanza, la mancanza di idee sul futuro di Borghetto ed altre piccole cosucce, una cosa buona l’hanno fatta.
Hanno fatto capire a tutti che la “politica vecchia maniera”, le bugie elettorali, gli intrallazzi, i faccendieri del sabato sera, i favori agli amici e il riciclaggio di squallidi personaggi, sono metodi finiti, sorpassati che non hanno mai fatto crescere né prosperare un Paese.
Con la fine dell’ex giunta GANDOLFO non si è chiuso un Capitolo della nostra storia, ma si è chiuso addirittura un Volume, spesso 71 anni, che si intitola “Storia di Borghetto S.Spirito dal 1945 ad oggi”.
Questo Volume sarà archiviato per sempre e dovremo iniziarne uno nuovo, diverso, dove verranno scritte idee e concetti mai espressi prima, che apportino valori umani che oggi sembrano dimenticati.
Io voterò il candidato Sindaco che si assumerà il pesante compito, ma al tempo stesso affascinante e stimolante, di porre le basi per la rinascita del nostro Paese affinché, fra qualche anno, esso sia diverso da ciò che è attualmente: un dormitorio, una periferia senz’anima.
Io voterò il candidato Sindaco che, pur non prescindendo dalle realtà economiche esistenti sul nostro territorio (agricoltura, commercio, edilizia, agenzie immobiliari, amministratori condominiali, esercenti bagni marini) che costituiscono l’ossatura del “corpus” del Paese, sarà al di sopra di tutte queste categorie per non rischiare di esserne influenzato e porrà le basi per la realizzazione di un progetto, lungo e difficile, che mai nessun sindaco precedente ha voluto affrontare: la ricostruzione del tessuto socio-culturale di Borghetto.
Io voterò il candidato Sindaco che avrà il coraggio di dire, prima delle elezioni del 2017, che vuole risolvere l’annosa questione dell’ex Oleificio Roveraro in modo definitivo, con o senza P.U.C. approvato.
E’ per questo che trovo patetiche, se non ridicole, certe persone anziane che, invece di godersi la pensione, continuano a riproporci sempre le stesse cose che sanno di muffa, che già lavorano alacremente e si affaticano per piazzare i loro candidati sindaci e li fanno passare per “nuovi”, quando invece sono vecchi come matusalemme, che magari così il P.U.C. ce lo gestiamo noi e costruiamo ancora qualche migliaio di appartamenti in quanto Borghetto ne ha bisogno, che magari la Farmacia Comunale ce la compriamo noi, che magari assumiamo qualcuno, se non qui da qualche altra parte, che magari ti faccio avere la pensione di invalidità.
Bisogna stare molto attenti a coloro che dicono: “Facciamo qualcosa per Borghetto”, perché in quelle parole c’è la più grande menzogna che si possa pronunciare.
Silvestro Pampolini