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Lettera / Il sindaco di Ormea: “Ospitiamo con gestione pubblica 35 rifugiati e 2 minori, no ad altri profughi in strutture ricettive”


Ho letto la lettera scritta, o perlomeno sottoscritta, da Marino Gullotta, organizzatore dell’incontro leghista di Ormea con Magdi Cristiano Allam.

Siamo tutti preoccupati per gli atti terroristici che si sono verificati in molte città europee e per quello che potrebbe succedere in qualsiasi parte del mondo, ma è sbagliato e insensato il tentativo leghista di collegare questi orribili atti all’arrivo nel nostro Paese di tanta povera gente che cerca di sfuggire alla miseria, alle guerre e ad atti di terrorismo diffusi e quotidiani. Quelli che sbarcano sulle nostre coste, rischiando consapevolmente la vita, sono le prime vittime di una situazione internazionale che i paesi “più avanzati” hanno sicuramente contribuito a creare.

Ho già espresso più volte le mie perplessità sul sistema di accoglienza in atto nel nostro Paese, soprattutto per quello che succede dopo il respingimento delle richieste di asilo o protezione, ma ritengo che sia dovere di coloro che amministrano una comunità cercare le soluzioni migliori per gestire qualsiasi problema, compreso quello dell’accoglienza dei profughi.

La nostra scelta è stata quella della gestione pubblica dell’ospitalità, anziché lasciarla a qualsiasi privato o a una cooperativa, pur consapevoli delle difficoltà, anche burocratiche, che avremmo incontrato e che, grazie all’impegno del Presidente e del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo e grazie al lavoro del coordinatore precedente, dell’attuale coordinatrice e di tutti gli operatori, stiamo affrontando e cercando di risolvere in modo positivo, nell’interesse delle persone ospitate e della Comunità locale.

La convenzione con la Prefettura prevede l’ospitalità di 35 rifugiati, e tanti sono i giovani ospitati sulla base di quell’accordo; recentemente i Servizi Sociali ci hanno chiesto di accogliere due minori, ritenendo che la nostra struttura, meglio di altre, potesse garantire una qualità dell’accoglienza adeguata. Abbiamo accolto con piacere i due ragazzi, che non rientrano nella convenzione stipulata con la Prefettura, come ne potremmo ancora accogliere poche unità negli spazi disponibili, orgogliosi di essere considerati un luogo di eccellenza per la qualità dell’ospitalità offerta.

Tutto questo ha nulla a che fare con quanto avevo dichiarato e scritto al Prefetto, cioè che “se dovesse essere assegnato ad una qualsiasi struttura del territorio comunale un ulteriore gruppo di rifugiati, sarei costretto a trarne le dovute conseguenze rassegnando le dimissioni dalla carica di Sindaco”. Mi riferivo ovviamente all’assicurazione ricevuta dalla Prefettura che non sarebbero state accolte domande di operatori privati per ospitare altri profughi in strutture ricettive di Ormea, assicurazione di cui, pur avendo piena fiducia che sarebbe stata rispettata, ho voluto farmi personalmente garante.

Posso quindi rassicurare Marino Gullotta che continuerò il mio impegno per il nostro Comune e perché da una situazione problematica, come quella della gestione dei rifugiati, possa derivarne anche qualche vantaggio per la nostra Comunità.

Giorgio Ferraris

Sindaco di Ormea



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