Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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SEMPLICEMENTE
Complicazion comporta stare all’occhio.
Vanta loanesità l’ilare Bocchio


 Subitaneamente abbiamo creduto sorto un movimento di livello populistico, in senso positivo, trasversale ancorché principalmente reperibile nella lista di centro-destra del Sindaco uscente (si fa per dire), denominato « semplicemente ».

    L’avverbio compare per tre candidati – un genere femminile e due maschili- nell’ambito, peraltro, di una locuzione costituita dall’unità lessicale « semplicemente un/una loanese ».

    Al fine di una approfondita analisi del concetto che costituisce le fondamenta del blocco trino e composito, abbiamo però scelto, a campione, il dottor Gianluigi Bocchio. Al sunnominato insigne medico è sempre andata la nostra simpatia e ciò non solo per la sua disponibilità professionale, anche nel più profondo delle notti, ma altresì per il suo sorridente e riccioluto aspetto che, unito alla sveltezza motoria e alla innata giovialità, lo mantiene, malgrado i sessantuno annetti, un ragazzotto gaio e promettente.

    Ma, ci chiediamo, e lo ricordiamo a noi stessi, egli è di mandronica schietta nascita, da non si sa quant’anni residente a Loano ( questo è vero) nel qual senso, peraltro, i semplicemente loanesi sarebbero circa undicimilacinquecento (infanzia compresa, com’è ovvio).

    Occorre quindi una ricerca che non abbia riguardo né alle origini, né alla località di provenienza, né alla residenza, che scruti pertanto all’interno di una qualificante distinzione da ricondurre sia all’avverbio semplicemente sia all’aggettivo loanese.

    L’impresa appare ardua perché le distinzioni non semplificano e perché la loanesità complica vieppiù, donde una radicale contraddizione tra i due termini della locuzione.

    A nostro modesto parere la loanesità, nel sentito sottinteso del novello movimento che altrimenti diverrebbe incomprensibile, vuole raggiungere una portata storica, vuole evidentemente coagularsi a tradizioni d’antiche voci che, sorgendo dalle possenti libecciate di primavera, raggiungono la costa baciata dal flusso sfavillante dell’onda tirennica, sotto il sole ch’abbrucia le folle agostane.

    In questo forte sentire la semplicità assume un valore di unicità, travalicante il significato volgare dell’avverbio, per dire tutt’altro, per un abbraccio alla effettiva complessità di una qualifica che non sopporta alcuna limitazione : loanesità complessa, che senza siculi, calabresi e partenopei, veneti e piemontesi, lombardi ed emiliani, in questa terra non ci sarebbe più nessuno.

    E non dimentichiamo i bergamaschi, lombardi sì, ma con proprio ingaggio.

    Così, con l’analisi della complicanza di termini creduti innocui e densi invece di sterminate implicazioni, possiamo accettare anche noi, di secolare ancorché parziale mista progenie ligustica, l’ansia di loanesità del nostro gruppo guidato dal sullodato medico quivi felicemente disceso dalle nebbiose piane alessandrine.

Ma attento e all’erta stai dal vil malocchio,

consolator di sofferenti e infermi,

ormai tu lodanense dottor Bocchio.

BELLAMIGO



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Bellamigo

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