Iniziamo dal titolo (autocelebrativo?): “10 anni di Ivg.it, come da una chiacchierata al bar sono nati 18 posti di lavoro”. E ultime novità sulla diffusione: “A marzo 2016 raggiunti 50 mila accessi al giorno con una crescita del 20% rispetto allo scorso anno”. L’editore-proprietario esulta e scrive: “Mentre noi cresciamo sono sempre meno le copie vendute dai giornali nelle edicole savonesi, come certificato da ADS. Così come Auditel ogni mese mette nero su bianco il crollo di ascolti delle televisioni locali”. Lo smacco ai “media tradizionali” è servito attraverso un comunicato. Storia di un giovane giornale on line di provincia: informazione, cronaca, sport, alle spalle provider, ideazione di magazine e siti Internet, a cominciare dall’Unione Industriali della provincia di Savona, a enti pubblici (Comune di Loano), fino ad aziende private. Una mano lava l’altra. Io ti aiuto e tu mi aiuti. Un occhio di riguardo reciproco. Scenario per nulla insolito nell’informazione.
Il piccolo segreto? Si scrive Ivg (acronimo), si legge Edinet. L’uso del grimaldello che apre le ‘porte’ e fa cassa. Esordio con ‘Italy Very Good’ , portale vetrina in campo turistico, alberghiero, delle piccole attività agli albori della Rete – venti anni fa. Poi l’avvio sulla strada dell’editore, non editore, miscellanea di scambio lavoro, marketing che non è affatto un’eccezione nell’editoria italiana, regionale o provinciale. Alcuni colossi ed interessi reciproci ben maggiori fanno scuola. L’obiettivo di un certo tipo di “fare informazione”? Rendere inoffensivi, accomodanti, docili, collaborativi, poco curiosi, meglio se compiacenti i ‘cani da guardia‘ del potere politico, economico, finanziario. Ci piace pensare, però, che i giornalisti – al di là delle scelte editoriali – rifiutino l’idea di un mestiere che si trasforma in strumento del rancore, delegittimazione dell’avversario, del fango diffamatorio per soddisfare le trame dei mandanti. Questo mai.
La Edinet di Matteo Rainisio, ex agente pubblicitario della società Srl di cui è amministratore delegato, editrice del vincente e diffuso quotidiano online, ha ripreso quota proprio grazie all’avventura giornalistica di una piccola squadra che ha saputo fare sacrifici. Giovani professionisti dell’informazione che, come spesso succede nel magma delle nuove realtà dell’editoria (anche digitale), hanno saputo rinunciare a certi diritti contrattuali, pur se sacrosanti. Il costante rilancio dell’accoppiata Ivg-Edinet, dopo che il mercato delle web agency era diventato asfittico, si è ritagliato una fetta di mercato nella provincia di Savona, con propaggini anche a Genova. Eravamo nei primi anni Duemila: l’azienda ha cavalcato l’onda, quando altre imprese – pur di maggiori dimensioni – non erano ancora in grado di reggere il passo. E’ di questi giorni la celebrazione a tutto campo del decennale del quotidiano on line, pur senza il suo direttore storico, Felix Lammardo. Aveva iniziato alla scuola di Romano Strizioli, animatore dell’agenzia di comunicazione “Ideazione & Comunicazione”, precursore con Ponente News. Lammardo, poi, giornalista con natali a Giustenice, cum laude in Filosofia e la gavetta tra i notiziari istituzionali, ha animato la testata Ivg – Il Vostro Giornale: ispirandola, organizzandola e profondendo giorno per giorno il lavoro da cronista attento, serio, moderato, senza l’hobby di strafare, alieno ai salotti. Al suo fianco, quasi coetaneo, Federico De Rossi, primi passi in TeleNord, giornalista professionista, solido e capace di spaziare su diversi argomenti, oggi infaticabile direttore della linea editoriale di Rainisio, quest’ultimo attento e sensibile agli equilibri del potere, alla politica, ma che grazie alle doti ha realizzato un’azienda dinamica, spesso sgomitando, di successo. De Rossi ora è a pieno titolo ‘bandiera’ e vessillo. Si segnala anche un terzo coprotagonista della prima ora, Christian Galfrè, che curava e cura la parte sportiva delle news.
Al terzetto nella minuscola fabbrica di giornalismo di periferia sono passate firme come quelle di Federica Pelosi (ora collaboratrice un po’ sfortunata al Secolo XIX), Olivia Stevanin (in condivisione con La Stampa), Valeria Pretari. Più recentemente le collaborazioni di Giò Barbera (giornalista professionista, dimessosi con autogoal dal Secolo XIX, gavetta senza fine), Luca Berto e Andrea Chiovelli. Dal capoluogo ligure segnalano che sotto la direzione Lammardo è stata sviluppata la redazione del gemello “Genova 24” e da Milano ricordano che proprio a Genova si è messa il luce, fra gli altri, Federica Seneghini, oggi alla versione online del Corriere della Sera. Resta un piccolo mistero su come sia avvenuto il divorzio tra Rainisio e Lammardo, una delle penne fluenti e delle competenze più ferrate dell’orizzonte giornalistico locale.
E il giorno del matrimonio tra Felix e Natalia, di origine russo-ucraina, insegnante d’inglese, Ivg.it, nella parole d’augurio, ricordava: “…. il nostro direttore Felix Lammardo che dell’informazione locale ha fatto un punto d’onore”. E’ vero quanto si sussurra che il ‘bravo direttore’ dagli esordi di Ivg (il Vostro Giornale) alla fine si sia ribellato al ‘metodo pagati al minimo‘ e regolarizzazioni contrattuali da ‘bottega’? Non solo, si può seguire editorialmente una linea filo-istituzionale, ma non partigiana. Si può essere moderatamente scomodi, senza approfondimenti di giornalismo d’inchiesta (ormai abituale anche tra le autorevoli e forti testate) e non per questo eccedere nella cortigianeria. Si può coltivare ed avere agganci rispettando l’indipendenza del giornalista, la sua deontologia di indipendenza e ricerca della verità. Pare di capire che risorse e conoscenze patrimonio della redazione abbiano subito più di una deviazione. Basti pensare all’imbarazzante intercettazione resa pubblica con la trascrizione delle telefonate emerse nell’inchiesta giudiziaria su Tirreno Power, il ruolo di amministratori pubblici locali (ad iniziare da sindaci, il presidente della Regione ora ex, assessori oggi ex) ed alti funzionari regionali e ministeriali. Che c’entrava in questo trait d’union l’editore del giornale “più letto dai savonesi”? Quando gli sono state poste, per iscritto, 10 domande, ha preferito non rispondere. Al giovane e valente editore, capace di ricoprire il suo ruolo e quello di altri (giornalisti e fotocineoperatori) non manca il coraggio, l’intraprendenza, la passione alla sfida. Aveva iniziato da zero, figlio di un piccolo albergatore, tra quelli che stanchi e delusi della ‘Riviera turistica’ e alberghiera hanno trasformato la struttura in seconde case, lasciando il piano terra al figlio dove ha sede Edinet Srl-Ivg.
Con le celebrazioni del decennale all’insegna del successo, Matteo Rainisio, promotore pure di Genova 24, assai più marginale rispetto al savonese, ha voluto forse inviare un messaggio. Far sapere ai ‘rivali’ concorrenti che oggi guidano l’accoppiata La Stampa – Il Secolo XIX (il caporedattore delle edizioni del ponente ligure, Cetara, i capiservizio Lugaro prossimo alla pensione e Pasquino) che la maglia rosa la indossa Ivg a pieno titolo, con la vittoria sul campo nella competizione. E seppure senza un bilancio con le cifre di Imperia TV del quasi ottuagenario editore imperiese cav. Francesco Zunino, la sfida (di Edinet) può contare su un organico più numeroso, giovane e più o meno motivato. Due vocazioni in comune: mantenere in redazione lo scettro e le linee guida di un comandante in capo. ‘Ubbidir tacendo’. E i risultati sono premianti. (L.Cor.)
L’EDITORIALE DI IVG.IT FIRMATO DA MATTERO RAINISIO
Oggi, 1 aprile 2016, IVG.it compie 10 anni di vita. La data ufficiale ricorre nel mese di luglio, ma il primo “articolo di prova” è stato postato il 1 aprile 2006. Una data scelta non a caso: in molti ritenevano uno “scherzo”, una follia senza senso quella di fare un giornale online che facesse concorrenza ai “colossi” come la carta stampata e le televisioni.
l 2016 offre una doppia ricorrenza: la società editrice di IVG.it e Genova24.it, la Edinet srl, compie 20 anni mentre “il Vostro Giornale” festeggia il suo primo decennale.
Quando IVG.it è nato per leggere le notizie bisognava per forza essere a casa o in ufficio, davanti ad un monitor che era grande come metà della scrivania; non c’erano ancora Facebook e Twitter per “viralizzare” le news e pochi avevano un telefonino con schermo touch (basti pensare che il primo iPhone arrivò in Italia solo 2 anni dopo).
Oggi è tutto più veloce ed IVG, o meglio internet, è nel palmo della mano di ognuno di noi, mentre i più geek leggono le news sullo schermo dello smartwatch. In questi anni IVG.it è cresciuto e nel 2010 ha aperto una succursale a Genova, ma la cosa più importante è che in questi anni di crisi e di notizie spesso di chiusure e licenziamenti IVG.it è cresciuto anno dopo anno, sia come lettori che come lavoratori. Ed oggi sono 21 le persone tra giornalisti, tecnici, commerciali e amministrativi lavorano in un’azienda che nel 2006 aveva “solo” due dipendenti.
Ecco, questo è il risultato più importante che vogliamo rimarcare come traguardo di questi 10 anni. Nonostante la crisi, le difficoltà di “arrivare a fine mese” e tutto quello che quotidianamente abbiamo raccontato, abbiamo stretto i denti e siamo arrivati a questo importante risultato.
Noi non abbiamo mai ricevuto nessun tipo di contributo pubblico. Anzi, ci piacerebbe “giocare” tutti con le stesse regole, non come alcuni editori televisivi genovesi che vorrebbero raccogliere, oltre le decine di milioni percepiti in questi anni, anche parte del canone Rai. Noi non facciamo “servizio pubblico” perché questo termine, per noi, vuol dire fare impresa con i soldi dei cittadini.
I dati parlano chiaro: nel mese di marzo abbiamo sfiorato i 2 milioni di accessi, una crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
E mentre noi cresciamo sono sempre meno le copie vendute dai giornali nelle edicole savonesi, come certificato da ADS. Così come Auditel ogni mese mette nero su bianco il crollo di ascolti delle televisioni locali.
I primi a cui dobbiamo dire grazie sono i nostri lettori: a volte ci fate i complimenti e spesso ci criticate, ma ogni giorno e più volte al giorno venite a dare un occhiata alle news, ci seguite sulle nostre pagine social o sui canali whatsapp. E poi grazie alle aziende che in questi anni hanno creduto in noi facendo pubblicità sulla nostra testata: sembra scontato, ma senza di voi nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.
Infine grazie a tutti quelli che in questi anni hanno lavorato, chi per un giorno chi per 10 anni. Come si dice in questi casi: “Il meglio deve ancora venire”.
Matteo Rainisio, amministratore delegato Edinet srl
ARTICOLO PUBBLICATO DA IVG.IT
La ricerca di mercato su IVG.it e la platea d’interesse della testata giornalistica online svolta su Savona città (oltre 61.440 abitanti) ha contribuito a delineare le tipologie di lettore interessato.
Il primo dato rilevante è sulla conoscenza di IVG.it: 4 cittadini savonesi su 5 (79%) tra i 18 e i 34 anni conoscono la testata giornalistica; il dato si mantiene elevatissimo con circa 3 savonesi su 4 (73%) nella fascia tra i 34 e i 54 anni. La percentuale scende inevitabilmente con l’età, per effetto del “digital device” pur mantenendosi di tutto rispetto con un 46% tra i 55 e i 70 anni. Il dato complessivo, che esclude i minorenni dove le percentuali sono certamente più alte della media, raggiunge il 51% dell’intera popolazione savonese.
Sono poi i laureati con il 79% a conoscere maggiormente IVG.it, contro un 58% dei diplomati e un 39% di chi ha concluso le scuole medie inferiori. Lavoratori autonomi (79%), dipendenti (77%) e dunque una popolazione più dinamica ed economicamente attiva, prevalgono su pensionati e casalinghe. Il 71% degli studenti universitari, infine, conosce IVG.
Circa la frequenza di lettura del giornale, nel totale, oltre un quarto dei residenti (27%) consulta IVG ogni giorno, e il 32% più volte alla settimana. Piuttosto costante tra i lettori assidui la percentuale dei 18/34 enni (27%), dei 34/54 enni (33%) e dei 55/70enni (25%) con dati analoghi tra i lettori che leggono IVG più volte alla settimana. In termini di cultura e titolo di studio le differenze, tranne che per i titolari della sola licenza elementare, non cambiano significativamente dalle medie generali dell’intera popolazione confermando una elevata duttilità sociale.
Altro dato interessante sono le ridotte differenze in termini di attività lavorativa svolta e frequenza di lettura: ovvero i lettori assidui e frequenti del giornale sono piuttosto trasversali rispetto al loro posizionamento in termini di attività lavorativa e ruolo sociale ricoperto.
IVG si connota dunque per la capacità di essere presente in fasce trasversali sia per cultura sia ruolo sociale, confermando un’alta popolarità generale, con punte vicine all’80% tra la popolazione più giovani maggiorenni. Tali elementi fanno pensare ad una connotazione, per come viene percepita IVG, di “neutralità”, in quanto non sembra determinare preferenze tipiche di una tipologia di lettore (dal punto di vista socio-economico) a discapito di altre.
I dati di questo sondaggio confermano il trend di crescita de “Il Vostro Giornale” in un contesto di contrazione del mercato per tutti gli altri player dell’informazione visto il costante calo della vendita dei quotidiani in edicola e dei dati di ascolto delle televisioni private, nel mese di marzo sulla nostra testata sono stati registrati oltre 50mila accessi al giorno per un totale di oltre 4 milioni e mezzo di pagine lette.