Il comunicato stampa del Comune di Pietra Ligure del 5 gennaio 2009 pare sia rimasto inedito. Veniva annunciata la realizzazione del ‘Calendario più lungo d’Italia’ ( forse d’Europa). Non è cosa da poco, si potrebbe commentare, per un centro turistico internazionale. Eppure l’annuncio finì nel dimenticatoio, in sordina. L’opera che passerà alla storia cittadina, ha almeno 4 caratteristiche. 1) E’ lunga 40 metri. 2) Racchiude 100 anni di dati ed eventi. 3) Realizzata su 75 piastre di ceramica, installate sulla facciata laterale della Basilica. 4) Contiene un calendario perpetuo che consente di andare all’indietro per tutti i secoli, con notizie storiche, nomi e cognomi, della cittadina. Promotore ed ideatore l’allora assessore Mario Carrara.
Che sia un’opera artistica ed informativa straordinaria, geniale ed interessante non è neppure il caso di disturbare esperti di storica locale o di comunicazione e promozione turistico – culturale. Basta soffermarsi in un giorno di bel tempo e di vacanze per rendersi conto quanto sia apprezzato dal ‘popolo dei turisti’, dei visitatori. Certo ci vorrebbe sempre un cicerone o un depliant per illustrare, raccontare, approfondire, far sapere quanti cittadini illustri e benemeriti abbia Pietra Ligure, con quanta passione ed intelligenza abbiano segnato le tappe salienti. Un calendario istruttivo che dovrebbe coinvolgere ed essere materia di studio ad iniziare dagli alunni delle scuole. Un banco di arricchimento dell’evoluzione socio – economica che tutti i pietresi in teoria dovrebbero conoscere e far conoscere.
Potremmo iniziare dai dati più importanti e significativi a partire dal 1797, con la caduta della Repubblica di Genova, ai nostri giorni. L’agenda storica di alcuni pilastri della realtà socio economica: il Santa Corona, il cantiere navale (speriamo non si trasformi, dopo anni gloriosi, in un pantano inquinante, incapace di produrre benessere senza deturpare la qualità della vita complessiva), la Ferrovia realizzata nel 1864, lo spostamento dell’Aurelia nell’attuale sede (1941), i terremoti più paurosi. Passa in rassegna i sindaci, ad iniziare da quando non erano eletti, bensì nominati. Ci sono altre curiosità che molti ignorano. Il 7 aprile 1814 fu l’ultimo giorno in cui erano obbligatorio compilare un atto pubblico in lingua francese. Altre date: 1794 dedicato al ‘patrono’ Nicolò Oxilia. Il 6 giugno 1751 il colonnello Matteo Vinzone, architetto, fa costruire la chiesa parrocchiale.
Insomma unaingegnosa carrellata, proiezione nel tempo. Si scopre, pure, anno per anno, dati come, ad esempio, ‘numero oro’, numero d’Epatta, ‘lettera domenicale’, quattro tempora, propri di ogni singolo anno, che erano in uso nei calendari antichi. Infine una noticina sul calendario. Consente di tornare indietro, per tutti i secoli, 1900 e 1800. E con la nostra data di nascita è possibile sapere in che giorno della settimana siamo venuti al mondo. Insomma un mare di curiosità che di effimero non hanno nulla. Onore ad un’iniziativa che sarebbe il caso di segnalare nei vademecum turistici, ai giornalisti televisivi e della carta stampata. A Rai 3 Regione Liguria. Un angolo che ‘parla ed illustra’ di cui la città può essere fiera, ma da non dimenticare, da ricordare quando si tratta di ‘promuovere’ Pietra Ligure, ciò che di buono ed utile ha saputo realizzare. L’opera, come ricorda una piastrella, è stata inaugurata dal sindaco, Luigi De Vincenzi, e dal parroco don Luigi Fusta. E’ contenuta su ceramica realizzata da Raffaella Aicardi, ceramista, in base all’elaborazione della segretaria del Comune, Marialuisa Calcagno, su idea e progetto di Mario Carrara. “Il 6 dicembre 2008 – riporta un’altra ‘ceramica’ – nel vespro della festa del patrono, San Nicolò di Bari, monsignor Giorgio Brancaleoni, vicario generale, in nome del vescovo di Albenga Imperia, monsignor Mario Oliveri, ha benedetto questo calendario del Secolo XXI e le tavole degli avvenimenti storici di La Pietra, che seguono le fasi di costruzione della basilica”.