Comunicato stampa di Marco Melgrati: sono stato assolto per la 24 esima volta in qualità di sindaco di Alassio. Da Loano due segnalazioni. Una a proposito di una fotografia che campeggia sul sito ufficiale del Comune. La seconda sulla funzionalità delle postazioni wifi. Infine dal Centro Pannunzio di Albenga la protesta per l’esclusione dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri da gestore del museo archeologico di Savona e l’indignazione con Albenga che non ha ancora dedicato un luogo pubblico in memoria del benemerito fondatore dell’Istituto, prof. Nino Lamboglia.
COMUNICATO STAMPA DI MARCO MELGRATI
24mo proscioglimento per Marco Melgrati in qualità di Sindaco di Alassio.
Marco Melgrati: mi dispiace che sia intervenuta la prescrizione in questo caso, dove ero imputato come Sindaco di Alassio. Avrei senz’altro dimostrato la mia estraneità ai fatti, peraltro casuali.
Ancora una volta un proscioglimento per Marco Melgrati in qualità di Sindaco di Alassio, la ventiquattresima, questa volta chiamato in causa perché un cittadino era caduto in prossimità dei lavori di riqualificazione di via Diaz.
Dispiace che sia intervenuta la prescrizione. Infatti avrei anche questa volta dimostrato la mia totale estraneità.
Ma veniamo al fatto: durante i lavori di riqualificazione di via Diaz un cittadino che ha un esercizio commerciale in quella strada, tal Carlo Mighetti, inciampava sul cordolo del marciapiede divelto e rotto (a causa dei lavori) cadeva a terra procurandosi lesioni (trauma e frattura costale). Il Mighetti chiedeva, senza successo, un riconoscimento economico per l’infortunio alla assicurazione del Comune. Non avendolo ottenuto, decideva di denunciare il Sindaco Pro Tempore Marco Melgrati penalmente ai sensi degli articoli 40 secondo comma e 590 del Codice Penale.
Al di là della mia assoluta estraneità ai fatti (esiste infatti una impresa che eseguiva i lavori con un responsabile oltre al Dirigente dell’Ufficio Tecnico che controllava i lavori) sono sicuro che avrei dimostrato nel dibattimento che il Sindaco, in quanto tale, non può essere responsabile dell’incolumità dei cittadini in prossimità dei cantieri di opere pubbliche. Sarebbe veramente assurdo che un Sindaco fosse responsabile di ogni cosa che accade, soprattutto penalmente, quando esistono responsabili delle imprese terze che lavorano per il Comune e Dirigenti Comunali preposti al controllo dei lavori.
“Al di sopra di tutto la soddisfazione per questo ennesimo proscioglimento”, conclude Marco Melgrati.
LETTERA DA LOANO
Spettabile trucoli.it, vorrei segnalare una curiosità e nulla più. Credo di non sbagliarmi se scrivo che Loano pare sia l’unico comune in Italia che nel suo sito istituzionale riporta un’immagine di normale “edilizia”. Con tante bellezze che Loano può vantare a chi giova questa istantanea surreale ? Ad attrarre turisti di qualità ? Viene messo in primo piano un ex albergo, dapprima trasformato in residence e poi in seconde case per turisti, con posteggi privati realizzati su suolo demaniale. C’è google che essendo ‘transitata’ più volte permette di vedere come era la situazione ieri e quella attuale. Un tempo area occupata dal Comune. Il muro lungo il fiume era in pietra, forse esteticamente più idoneo, ora in grigio cemento. Non c’è dubbio che agevolare, incrementare l’iniziativa privata sia utile alla comunità, a volte ci sono dei limiti, c’è di mezzo il buon senso, l’imparzialità, il benedetto conflitto di interessi tornato prepotentemente di attualità, dalla capitale alla periferia. Auguri a tutti. (indirizzo e mail).
Lettera da Loano n. 2
A trucioli.it, se vi può interessare, nei giorni scorsi e con l’avvicinarsi delle festività, l’atteso arrivo di ospiti italiani, ho fotografato due postazioni – piattaforme sul lungomare di Loano, si notano e dovrebbero essere particolarmente utili. Scrivo anche perchè già in altre circostanze ho riscontrato anomalie nelle loro funzionalità e sarebbe utile sapere chi ha il dovere di intervenire tempestivamente e le causa delle disfunzioni. Esiste un contratto di ‘manutenzione’ ? La postazione in prossimità del residence Perelli funzionava sia come wifi, che il carica batterie, mentre il video che dovrebbero trasmettere immagini di promozione turistica di Loano era bloccato. La seconda postazione, a ponente in corso Roma, non era in funzione wifi, funzionava il carica batteria, il video trasmetteva immagini poco rispondenti alla promozione turistica della città. Grazie dell’ospitalità. (indirizzo e mail)
Il direttore generale del Centro “Pannunzio” prof. Pier Franco Quaglieni ha dichiarato :
“Nel settembre 2015 l’Amministrazione comunale di Savona ha deciso di procedere all’affidamento della gestione del Museo Archeologico della Città attraverso una gara d’appalto che ha visto soccombente, sia pure di 0,86 per cento, l’ Istituto Internazionale di Studi Liguri, da sempre gestore del Museo. Il Centro di studi e Ricerche “Mario Pannunzio” contesta l’opportunità di affidare con gara d’appalto un museo, ignorandone la specificità non assimilabile ad altre realtà. Evidenzia come nella Commissione giudicatrice ci fosse solo un funzionario della Sovrintendenza Archeologica della Liguria,l a massima autorità per competenza in materia. Trattare i musei,lasciandoli al giudizio di profani, è un grave errore che si manifesta anche in altre realtà nelle quali persone del tutto ignoranti la materia vogliono sentenziare su musei e istituzioni culturali senza averne titolo.
Il Centro “Pannunzio chiede con forza un ripensamento sull’intera materia che deve essere affidata ai competenti . Un Museo non può essere business,ma deve essere luogo di anche di ricerca scientifica come è sempre stato il Museo savonese.Il Museo di Savona ha 1185 reperti ,il 92% dei quali frutto delle ricerche dell’Istituto di studi liguri.
Esprime la sua totale solidarietà all’Istituto internazionale di studi liguri fondato da Nino Lamboglia, personalità incredibilmente trascurata persino ad Albenga dove non c’è una via intitolata al suo nome, come sollecitava Romano Strizioli nella sua autobiografia e come proposto inutilmente dal Centro “Pannunzio” .