Gianni Cenere, memoria narrante del team Visitpietraligure, ha raccontato la storia della famosa croce sul Trabocchetto di Pietra L. (1525, installata dopo il miracolo di San Nicolò e rimossa) e le leggende inquietanti del territorio. Grazie al suo impegno, ad un’intelligenza non comune (in collegio era tra i primi della classe) e alla dote informatica, ha trascritto alcuni manoscritti importanti di don Giuseppe Guaraglia che fu maestro di scuola, antifascista, cappellano di oratori pietresi e soprattutto storico. Cenere, tra gli attori del calendario goliardico e benefico ‘Pietra in mutande’, è stato tra gli intervistati di Rai 3 Regione. Anche Gianni si è messo in gioco. Leggi pure la lettera Agrinsieme Liguria per i danni alluvionale agli agricoltori savonesi.
Leggo sempre il vostro blog online e, notando la segnalazione di persone che si dedicano allo studio di storia patria, volevo segnalarvi una persona che da alcuni anni si è fatta carico di trascrivere e dare alle stampe alcuni (per ora) dei tanti manoscritti di un sacerdote pietrese vissuto nella parrocchia di S. Nicolò dal 1938 al 1975, don Giuseppe Guaraglia (1896-1976). Fu maestro nelle scuole comunali, antifascista (per cui all’epoca venne allontanato dall’insegnamento), archivista in Curia, Cappellano di alcuni Oratori pietresi, ma soprattutto appassionato storico. Avendo accesso agli archivi storici sia pubblici che privati, scrisse a mano quintali di quaderni, la maggior parte dei quali conservati presso l’archivio diocesano e anche nell’archivio della Basilica pietrese.
Di lui, ad opera del Centro Storico, diretto dal Comm. Giacomo Accame, venne pubblicato un volume sulla storia del Castello e un compendio sulla storia di Pietra Ligure.
Purtroppo queste opere manoscritte rischiavano di rimanere sconosciute se non grazie alla passione di un vero pietrese Gianni Cenere, nativo di Loano e fratello del già Sindaco Franco. Gianni Cenere collaboratore attivo nella Parrocchia in attività caritative Masci – Caritas ecc. nella gestione del sito, guida nei mesi estivi della nostra Basilica e inoltre da alcuni anni si è dedicato alla trascrizione informatica di alcuni manoscritti del Guaraglia che sono stati dati alle stampe e tra questi: “Castrum Petrae” un voluminoso poema sulla storia cittadina in rima – La Chiesa della SS. Annunziata – La nuova Chiesa parrocchiale di Pietra Ligure, oltre ad una raccolta di atti e lettere della nostra Confraternita (dal 1815 al 1858) di Santa Caterina.
Ci sentiamo in dovere di segnalarvelo per l’amore che ha verso la storia e le tradizioni e la sua passione disinteressata alla divulgazione. Grazie, Sandro
La Confraternita di Santa Caterina è oggi costituita da circa 140 iscritti, tra questi un nutrito gruppo giovani.
L’organizzazione interna è così costituita: Priore: Piergiuseppe Ravera, Sotto Priore: Luigino Brossa, Segretario: Francesco Accame, Tesoriere: Alessandro Marinelli, Consiglieri: Luigi Brossa, Paolo Perotto, Irmo Bolia (maestro dei novizi), Pierluigi Simonassi, Annalisa Ferrando, Edilio Manitto. Revisori dei conti: Marisa Sparso, Mario Boccone.
IL MINISTRO RISPONDE E SI IMPEGNA PER I DANNI ALLUVIONALI DEL 2014 ALLE AZIENDE AGRICOLE
Dopo la lettera di Agrinsieme Liguria e l’azione di diversi Deputati e Senatori Liguri (Anna Giacobbe, Franco Vazio, Mario Tullo, Massimo Fiorio, Luca Pastorino, Roberta Oliaro, Raffaella Mariani, Mara Carocci, Lorenzo Basso alla Camera di Senatori Albano e Calleo) che hanno sollecitato il Ministro Martina sul tema delle risorse da destinare al ristorno dei danni provocati dall’alluvione del novembre 2014, lo stesso Ministro ha risposto con una nota che conferma l’impegno del Governo ad accrescere le risorse destinate alle imprese danneggiate.
“Abbiamo ricevuto con piacere la nota del Ministro, testimonia un’attenzione importante che peraltro avevamo noi stessi evidenziato riconoscendo al Ministro il mantenimento dell’impegno ad ammettere al ristorno dei danni anche le aziende che non avevano sottoscritto polizze assicurative – dichiara Aldo Alberto presidente CIA e coordinatore di Agrinsieme Liguria ( che comprende Cia Liguria, Confagricoltura, Confcooperative e Legacoop Agroalimentare) –. La nostra segnalazione era finalizzata a porre l’attenzione sull’entità delle risorse e sull’ipotesi di riparto che non dava garanzie di un adeguato livello di riconoscimento per le aziende colpite”
“Le parole del Ministro e la disponibilità ad implementare il fondo ci paiono positive – continua Alberto – la discussione in atto sulla legge di stabilità ci consente di verificare subito se le risorse saranno adeguate. Per questo chiediamo ai Parlamentari Liguri di proseguire nell’azione intrapresa cercando di concorrere all’allocazione delle risorse in misura sufficiente a sostenere gli sforzi di aziende che hanno perso l’intera produzione.
Auspichiamo un forte impegno anche dalla Regione, siamo certi che l’Assessore Mai in occasione del decreto di riparto potrà svolgere un importante ruolo che fino a questo momento ci pare non sia stato particolarmente incisivo”