Savona, elezioni comunali 2016, come le formiche anche i socialisti nel loro piccolo di incazzano.
In politica, come nella vita, volenti o non, siamo obbligati a guardare la realtà, qualunque essa sia, così diversa da come l’avevamo sognata. Da quando è apparsa la notizia, con scampanio fin troppo eccessivo, stampa e blog nostrani, della ritrovata unità dei socialisti savonesi, ‘tutti insieme appassionatamente’ come nel celebre film, con un unico programma e lista autonoma con candidato sindaco, si è scatenato un susseguirsi di illazioni, pizzicotti mordi e fuggi, qualche sberleffo dai soliti megafoni senza arte e ne parte e con molto tempo da sprecare. E nel contempo, velate lusinghe, con richieste di incontri con l altre forze politiche per accordi di convenienza fino a ieri impensabili o irricevibili. Ci accreditano, i soliti soloni che tutto sanno fuorchè tacere, dello 0,0000000001 % di voti, chissà poi perchè continuano a cercarci con tanta insistenza, a rompere le palle. Ci accusano, tanto per fare folklore o gratuita cattiveria, di essere degli assatanati del gioco d’azzardo, slot machine in particolare, solo perchè un nostro iscritto a ‘Futuro è Socialismo’, l’ottimo consigliere comunale Giancarlo Frumento, ha dichiarato pubblicamente del suo vizio giovanile per altro risolto da tempo, portando come esempio per i giovani la sua testimonianza diretta a stare attenti a non cadere in simili situazioni. Noi ovviamente non ci scomponiamo di fronte a questi giochetti tanto meschini quanto puerili, monitoriamo la situazione man mano che si decanta ben immaginando che le scorie saranno pesanti e velenose.
Intanto come apprendiamo da altro blog, il più autorevole in fatto d’informazione sulle cose di casa nostra, che la tanto conclamata lista ‘la luna nel Pozzo’ è a un punto morto, di forte malessere, in quanto il suo pigmalione ideatore, socialista di rango, pare, o potrebbe?, optare per una solitaria candidatura direttamente nel PD, ovvero nella così denominata ‘lista del Sindaco’: squallide se pur normarli giravolte politiche, ad ogni folata di vento tutto si scompiglia, non importa se ‘Francia o Spagna purchè se magna’, essenziale è il riuscire a trovare un posto sul carro del probabile vincitore.
Renzi, il presidente – ‘Il terrorismo si combatte con la cultura’ comunque nel dubbio voi Paesi europei armatevi e partite e se proprio non bastasse ci pensiamo noi italiani a darvi una mano, abbiamo elaborato una strategia efficacissima per ‘eliminare il Califfato’: farlo morire dal ridere.
I s i s – Come dice un detto ‘se non puoi vincere un nemico allora alleati con lui’: che Renzi ‘ci sta provando’. Visto i tempi e i venti di crisi, necessita cautela e attenta parsimonia per sopravvivere al quotidiano. Ne sa qualcosa Berlusconi che ha dovuto ridimensionare molte spese tra le quali, e sopratutto in quanto costosissime, le celebri serate ‘eleganti’ di Arcore, troppi cuochi e camerieri, anche il menestrello Apicella è stato licenziato. Cavolo! una volta l’amore era un’altra cosa, tutto il tempo necessario per farlo che la conclusione arrivava sempre e soddisfacente. Oggi si corre per tutto e anche l’amore, parliamo di quello fisico, è sempre più frettoloso, gli approcci approssimativi, una finta e formale cortesia tanto da giustificare deficit di prestazioni. Bisogna ritornare, e con una certa urgenza, con genuino godimento, ai modi rudi di una volta ‘con lei a cavalcare nella posizione preferita dai romani’ (dal romanzo erotico di James Salter, Guanda editore). Continuano a negarci il diritto di potere eleggere i nostri rappresentanti politici, almeno che si sorteggino, la Boschi nella lotteria della ‘Riffa’. Via i ‘centurioni’ dal Colosseo si potrebbero confondere con i terroristi per via delle spade di plastica. E’ tutta colpa delle legge della Severino che, come dice De Luca, è palesemente sbagliata e anticostituzionale, costrigendolo suo malgrado a ‘comprarsi una sentenza’ per dimostrare la sua innocenza’. La sinistra l’hanno relegata in cantina, disconosciuti i valori storici e liquidati i vecchi protagonisti.
E’ in arrivo il ‘partito della Nazione’, evidentemente e conseguentemente, letteralmente parlando, gli altri partiti non sono o non possono definirsi come della Nazione Italia, cancellati o accorpati, i più ostici evirati: ovvero, a rigore di logica, ci sarà un partito unico a rappresentarli tutti: … insomma, il solito ‘gioco delle tre carte’.
Gianni Gigliotti