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Liguria e Basso Piemonte

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Lettere / Alassio e Laigueglia chiedono il Cavalierato. Melgrati brinda per la ‘ fine della Triade ‘ con Ortopedia privata ad Albenga


La sezione Federazione italiana volontari libertà ha chiesto l’Istituzione del Cavalierato della Liberazione, con il sostegno di 67 parlamentari. Per ora dal ministro ligure Pinotti solo una medaglia commemorativa. Su altro fronte Melgrati ‘festeggia’ lo stop del centro destra che governa la Regione Liguria, ai privati GSL in ortopedia ad Albenga. Eppure aveva ricevuto molte pubbliche (e non) benedizioni, rassegna stampa lo documenta. Ospedale nuovo di zecca che per il sindaco Viveri voleva costruire su aree private a Campochiesa e che la giunta del sindaco Zunino aveva invece voluto su terreni comunali (con un piccola eccezione). Ospedale nato male? Male gestito dalla politica al potere attraverso l’Usl ? Perchè il bersaglio è solo Alessio Albani, di Savona, in un momento che lo vede debole e perdente? Quale il ruolo dei ‘baroni’ in camice bianco e di silenziosi massoni ? Per chi tifavano le lobby a destra, sinistra, i mass media ? E chi si preoccupa dei posti di lavoro ?

Pier Franco Quaglieni, presidente e fondatore del Centro Pannunzio

LETTERA 1 – Nell’estate 2014 la sezione di Alassio e Laigueglia della F.I.V.L. fondata nel 1948 e riconosciuta come Ente morale, raccolse firme a sostegno della proposta di Legge d’Ottavio che, con il sostegno di 67 parlamentari, intendeva proporre, nel 70° della Liberazione, l’istituzione del Cavalierato della Liberazione da conferire ai reduci della Guerra di Liberazione e agli ex internati militari in Germania. Era un progetto che si richiamava idealmente al Cavalierato di Vittorio Veneto istituito nel 1968 per dare un riconoscimento ai reduci della Grande Guerra. Aveva quindi un significato che noi ritenemmo di condividere e di sostenere per il suo alto valore morale e storico. Alla fine del 2015, anniversario del 70° della Liberazione, constatiamo che quel disegno di legge si è smarrito nei labirinti delle Commissioni parlamentari in un modo che ci appare incredibile e inspiegabile,se si considera che esso non comportava spese di sorta. Il ministro della Difesa Pinotti ha posto un affrettato rimedio con una medaglia commemorativa da conferire ai reduci,ma in gran parte anche il conferimento di quella medaglia, in molte realtà italiane, è stato rinviato al 2016. La sezione “M.O. Enrico Martini Mauri” della F.I.V.L. esprime la sua amarezza per il fatto di non aver voluto provvedere ad istituire il Cavalierato della Liberazione,un atto dovutoai Combattenti della Libertà,alle Forze dell’Esercito regolare e agli Internati militari :un gesto che avrebbe unito tutti i resistenti.

Pier Franco Quaglieni, Presidente della Sezione F.I.V.L. di Alassio-Laigueglia


 

LETTERA 2 –  La Giunta Regionale chiude l’esperienza privata del reparto di eccellenza di Ortopedia del G.S.L. di Albenga. IL PD grida allo scandalo, ma il vero scandalo è stato quando nel 2012 si sono smantellati i reparti “pubblici” di Chirurgia (parzialmente) e di Ortopedia. Melgrati (Forza Italia): poi non dite che non ve lo avevo detto! I miei interventi in aula e in Consiglio Regionale testimoniano che avevo predetto questo “disastro”!

Ho appreso delle decisioni della Giunta regionale sul reparto pubblico convenzionato di Ortopedia del Gsl, ma senza alcuno “sconcerto” né sorpresa, come dichiarano invece i compagni ingauni del PD, strenui e accaniti sostenitori a prescindere della privatizzazione sanitaria di un pezzo di ospedale. Lo fa sapere il vicecoordinatore regionale di Forza Italia Marco Melgrati che sull’effettivo (o no?) recupero delle fughe aveva speso fiumi di inchiostro e innumerevoli interrogazioni, interpellanze e interventi in Consiglio Regionale, per chiedere i “conti” veri di questa operazione “poco trasparente” alla giunta del Pd di Burlando-Montaldo e Paita. E non voglio entrare nel merito dell’indagine della Magistratura, che farà sicuramente il Suo corso e accerterà se ci sono stati illeciti, irregolarità o favori!

Neppure mi sorprendo più, continua Melgrati, nel constatare che il PD ingauno (negli articoli su media senza nemmeno un riferimento a qualche personaggio), che si è sempre guardato bene dall’esternare o prendere una posizione in occasione dei depotenziamenti e le soppressioni di reparti interi nell’ospedale come accadde nel 2012. Lo stesso PD che non si degnò di contestare nulla ai loro capetti regionali, in questa occasione, confermando la simpatia per questo progetto a prescindere, azzarda pure manifestazioni di “sconcerto” e si erige a difensore di questa metodica, privata, di “fare sanità”. Si arriva persino a leggere nel Loro comunicato che “la Giunta Regionale ha iniziato a smantellare il nostro ospedale”…!!! Arrivano tardi i compagni…con tre anni di ritardo ..visto che lo smantellamento è iniziato nel 2012 da parte della Giunta Regionale del PD di Burlando-Montaldo e Paita, sotto i loro occhi, coperti, le loro bocche cucite e le loro orecchie tappate, ma si trattava di reparti PUBBLICI… o forse non hanno percepito la differenza nel buffo scimmiottamento di un liberismo maldestro e de-istituzionalizzante che non appartiene loro?

L’ultimo comunicato del PD ingauno sull’ospedale riguardò una fase in cui GSL tardava a ricevere i soldi dalla Regione e prima ancora furono le auto-acclamazioni di esponenti di rilievo nazionale dello stesso PD quando dicevano “abbiamo salvato l’ospedale” in occasione dell’ingresso trionfale dei privati in ospedale fortemente spalleggiato da tutto il partito Democratico (il contraltare, voglio ricordare, fu invece un corteo di 15.000 persone furenti, con il sottoscritto in testa, al grido di “GIU’ LE MANI DALL’OSPEDALE DI ALBENGA”) oppure in occasione delle prese di posizione con il famoso ‘documento dei sindaci’ del 2012 dove il PD convinse tutti i sindaci sulla bontà del progetto e l’attività di protesi privata venne estesa con una delibera-fotocopia di quel documento. Tutti passaggi che gli ingauni non dimenticano e fanno parte della svendita di questo ospedale.

La mia rassegnata amarezza in questa occasione è dovuta ad un fallimento in sanità che era peraltro già annunciato da tempo, per chi voleva vederlo e intuirlo e ovviamente per i lavoratori che sono rimasti vittime di una chimera e di giochi di potere e business della TRIADE Burlando-Montaldo-Paita. Dal 2012 non faccio altro che sollevare dubbi e perplessità su presunti e improbabili risparmi che l’assessore Montaldo ed il suo presidente Burlando non si sono mai degnati di mostrare nei dettagli, neppure di fronte a mie circostanziate interrogazioni in sede istituzionale, atti ufficiali che hanno snobbato con arroganza e presunzione. Ho consumato le falangette a scrivere articoli, interrogazioni e interpellanze ove denunciavo il pericolo che l’affido in esterno a privati di questo tipo potesse rappresentare un pericolo, anche a fronte dell’incomprensibile notevole riduzione degli interventi all’equivalente reparto di artro-protesi pubblico dell’Ospedale S. Corona di Pietra Ligure, il quale a fronte di una potenzialità di oltre 1.600 interventi l’anno veniva fatto marciare mai oltrre i 900/1000, dopo aver cancellato con un colpo di spugna il Reparto di Ortopedia di Albenga, nel segno del “risparmio” e dell’accorpamento con Santa Corona!

 

I “numeri” sui risparmi che Montaldo e la giunta rossa hanno sempre millantato ma mai esibito, nonostante le mie pressanti e continue richieste in Consiglio Regionale e non solo, erano incomprensibilmente volatili e cangianti, sempre rassicuranti ma soltanto a parole senza mai aver potuto prendere visione dei precisi dati ufficiali.

In questa fase, pertanto, come ormai da tempo vado invocando, rilancio la urgente necessità di provvedere ad una ormai inevitabile e necessaria PIENA INTEGRAZIONE con il DEA pietrese chiedendo che al termine di questa esperienza di improbabili progetti di sperimentazione ed esternalizzazione , vengano utilizzati gli spazi che GSL dovrà lasciare liberi con reparti DI ELEZIONE A MEDIA ED ALTA COMPLESSITA’ ora nel DEA dislocati in situazioni STRUTTURALI disagiate come la CHIRURGIA o il reparto di artoprotesi del Dott. Camera. Questo servirebbe anche a ridare dignità di Pronto Soccorso a un P.P.A. che nei fatti agisce già da tale, con un aumento di accessi rispetto alla stessa data dell’anno precedente di 6.000 unità, a smentire i detrattori di questo importante presidio sul territorio.

Inoltre, come già espresso in svariate occasioni in passato, voglio ricordare come una riorganizzazione con l’assegnazione di compiti di elezione all’ospedale ingauno sia prodromica a quanto occorrerà mettere in campo in occasione della riqualificazione alla quale il DEA pietrese deve essere assoggettato, essendo evidentemente preferibile che la classificazione di DEA RESTI NEL PONENTE A PIETRA LIGURE/ALBENGA PIUTTOSTO CHE FINIRE “TEMPORANEAMENTE” NELL’OSPEDALE DI SAVONA… PER MOTIVI DI SICUREZZA CHE NEPPURE E’ IL CASO DI SPIEGARE MEGLIO…

Marco Melgrati, Alassio, 30.11.2015.

 

 

 

 

 

 

 

 


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