Dopo 82 giorni dal grido d’allarme lanciato su Trucioli. It, il 3 settebre scorso, finalmente l’assemblea del 21 novembre ha posto fine all’attendismo ed è emersa la linea di azione concreta e utile per salvare dal crollo la Chiesa millenaria.
Sulla tesi di urgenza sostenuta dal Comitato spontaneo che ho rappresentato al convegno, sono convenute anche la Consigliera Piera Barisone e l’Arch. Gloria Bovio, che inizialmente avevano manifestato una visione eccessivamente ottimistica, dovuta ad una valutazione forse un po’superficiale e affrettata delle condizioni statiche del monumento. Al di la’ di disquisizioni formali e accademiche, con le immagini si è constatata l’evidenza, suffragata anche con gli interventi del Geometra Giovanni De Carli e del signor Claudio Sciutto, del rischio di crollo, del campanile, dell’abside e di ulteriore degrado della volta, in aggiunta al già crollato locale di sacrestia. Significativa è risultata l’accorata preoccupazione del Prof. Mario Lorenzo Paggi, che ha ricordato le analogie rispetto alla vicenda del crollo della volta della bellissima vicina chiesa di S. Margherita, avvenuta per sottovalutazione del rischio. Tale rischio è stato perfettamente valutato dal Sindaco, che ha annunciato un intervento per porre in sicurezza il sito rispetto al transito degli escursionisti. Ma soprattutto è stata accettata la proposta di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e il Comitato di cittadini, disposti a elargire risorse e a fornire forza lavoro adeguata e qualificata, per il cantiere, mentre il Comune si occuperà delle pratiche ufficiali e burocratiche. Così si ripeterà la stessa modalità di intervento utilizzata mille anni fa per la costruzione della Chiesetta romanica. Inoltre il Dott. Pino Niccoli ha nominato una Commissione ristretta per definire con urgenza le procedure e la proposta progettuale per la Soprintendenza: essa sarà composta dagli architetti Bovio e Maina, dal geometra De Carli, e dai signori Sciutto e Teresio Ricchebuono. Se ne attende al più presto la prima urgente convocazione.
In sintesi la commissione appronterà una proposta informale urgente, che il Sindaco potrà sottoporre al vaglio degli Enti di garanzia e tutela per avere, dopo le dovute prescrizioni, l’assenso che consentirà la stesura definitiva del progetto completo, necessario per ottenere l’Autorizzazione all’inizio dei lavori, verosimilmente entro la primavera. Sin da subitò però, si possono svolgere i lavori e le attività di preparazione generale, da parte dei volontari disponibili. Da un lato si possono iniziare, poiché richiedono più tempo, sia la raccolta e la selezione del materiale lapideo, per tipologia, forma e dimensione, già presente e disperso sul sito, sia in contemporanea la pulizia delle parti soggette agli inerventi succesivi sull’ edificio. Mentre dall’altro lato, si possono espletare in poche settimane le analisi dei materiali, dalle malte al coccio pesto per la copertura.
A parte, nello stesso tempo, la Commissione definirà la metodologia e l’organizzazione dei lavori e attuerà la ricerca dei mezzi necessari più adeguati, cercando di reperirli presso Ditte sensibili e disposte a intervenire a condizioni vantaggiose, eventualmente per alcune operazioni più difficili, utilizzando anche i vantaggi fiscali previsti nel caso del patrimonio culturale.
Riguardo alle elargizioni volontarie, che il Sindaco ha proposto siano versate su Conto Corrente (quello postale è attualmente il più conveniente), il Comitato sorto alcune settimane fa, che ne ha già reperite per un importo non trascurabile di quasi duemila euro, ritiene debbano essere vincolate ai materiali e alle operazioni di cantiere, escludendo vengano utilizzate e assorbite totalmente dalla progettazione, come successo in passato per la Chiesa di S:Giovanni, dove i lavori non sono poi neanche iniziati. Pertanto anche la progettazione ufficiale dovrà essere coerente con lo spirito del volontariato e qualora non possa essere elaborata dal Comune, allora è possibile individuare professionisti disponibili a svolgere l’incarico a costo zero, fatte salve le spese vive, le imposte e le tasse del caso. D’altra parte è necessario stipulare anche le assicurazioni in modo appropriato, per il gruppo di volontari operativi in cantiere. Inoltre, assodato che i Nolesi sono generosi verso tali operazioni concrete e mirate, è notevole la preziosa disponibilità di alcuni muratori e di molti volenterosi a svolgere i servizi necessari, oltre a trasformarsi in coraggiosi “camalli”, donne comprese.
Infine durante l’assemblea si è ricordato che con il metodo del volontariato è stata eseguita l’analoga operazione di restauro della chiesa di S.Lorenzo Vecchio a Varigotti. Dunque bene ha fatto il Sindaco Niccoli ad accettare la generosa collaborazione dei suoi concittadini e dei “foresti”i quali, come tante “formiche operose”, consentiranno di salvare S.Michele.
Giovanni Maina