Non ci stanchiamo di ricordare su trucioli.it il risanamento della disastrata Sar Autolinee (Savona – Andora e entroterra) sotto la presidenza di Marco Lengueglia, Dc vecchio stampo, origini a Pieve di Teco, una vita da imprenditore in un’azienda famigliare con servizi di autolinea prima e poi turismo, noleggio. Dal Secolo XIX del 24 maggio (vedi a fondo pagina) scopriamo che RT della Provincia di Imperia, già azienda bengodi indebitata, in parte risanata dal neo presidente (Benzo), riesce ad “ignorare i bisogni degli abitanti della Valle Arroscia”. Un sindaco (Alessandri): da una parte anche tre corse al giorno e corriere vuote, dall’altra paesi con due corse. E il collega di Mendatica (Pelassa) rincara: “Al mattino gli studenti diretti a Imperia non hanno la coincidenza a Pieve di Teco”.
Breve premessa, scusandoci di non poter dare voce ai sindaci e al dr. Gianfranco Benzo. Siamo un blog di volontari e umile, con l’unico obiettivo di informare i disinformati. Nel febbraio scorso l’Agenzia di Stampa della Giunta regionale ligure scriveva che “l’ingegner Carlo Maggio è il nuovo presidente dell’agenzia regionale dei trasporti pubblici locali nominato dal consiglio di amministrazione. Maggi già direttore generale del dipartimento Trasporti della Regione Liguria dal 2005 al 2010 ricoprirà l’incarico a titolo gratuito. Ha il compito di gestire il servizio di trasporto ed indire la gara per il Tpl sul bacino unico regionale. Soci dell’agenzia sono le quattro province, i Comuni di Imperia, Savona, Genova, La Spezia e la Regione Liguria…Nelle prossime settimane verrà reso noto il banco per l’individuazione del direttore dell’agenzia a cui spetterà il compito di occuparsi del bando di gara e l’individuazione del nuovo gestore del servizio di trasporto pubblico regionale…..”.
L’EREDITA’ IGNORATA DI MARCO LENGUEGLIA – Intanto aveva le capacità di esperto nel trasporto di persone, non era un professionista della politica, né delle poltrone pilotate dal politico di turno al potere. Lengueglia ha risanato la SAR Autolinee, riuscendo a migliorare il servizio ed a pareggiare i bilanci in precedenza disastrosi spesso a causa di sventurati interventi o interessi politici che, forse ammainati o forse sconsigliati. Il compianto Lengueglia sentiva ed amministrava l’Azienda con l’impronta del galantuomo, quasi senza prebende, prefiggendosi di raggiungere il traguardo che non devono sempre pagare i più deboli e neppure il solito panatalone. Durono 9 anni (2005 – 2010) di grande impegno, costante e quotidiano nella sede di Cisano sul Neva, ma anche di soddisfazioni, spesso condivise con i Sindacati che si erano resi conto che con Lengueglia le cose stavano cambiando. Lui si confrontava sempre e comunque con grande rispetto e consapevolezza, ma non ‘mercanteggiava’. Non amava contrapposizione e avversione, riuscendo ad arrivare ad accordi che comportavano, a favore dei dipendenti, migliori condizioni a fronte di rinnovato impegno e comunque nell’interesse superiore dei cittadini, dell’Azienda, gestita come pubblica ma percepita come privata.
LA FOTOGRAFIA DI RIVIERA TRASPORTI 2015 – La situazione è la seguente: preliminarmente è utile ricordare che RT non ha nessuna possibilità di modificare, di aggiungere o tagliare corse, di modificare percorsi o altre condizioni rispetto a quanto stabilito nel bando di gara relativo al servizio TPL provinciale, che era stato affidato nel 2002. RT deve semplicemente ed obbligatoriamente rispettare il programma di percorrenze stabilito nell’ atto di affidamento. Le modifiche e gli adeguamenti fino a ieri erano di competenza della Provincia di Imperia che aveva bandito la gara. Da domani saranno di competenza della Regione Liguria che bandirà la nuova gara. Scaturisce da questo la “protesta” di Alessandri e da chi altro. Siamo inoltre in “campagna elettorale”.
Il TPL (trasporto pubblico locale) è il settore che insieme con la sanità, ha subito i maggiori tagli di spesa, ma non basta: il ministro Del Rio ha appena annunciato un ulteriore taglio di 1 miliardo di € dal fondo nazionale trasporti. Per la Liguria significherebbero altri 500 milioni di riduzione di “compensazioni” (così la CE chiama le risorse statali destinati ai servizi pubblici) relativamente al trasporto passeggeri su gomma. Nel 2002 il contratto di servizio di RT prevedeva quasi 8 milioni di Km/vetture, ridotto al 2015 a 5.850.000 Km/vetture (ossia il totale dei km percorsi all’anno dai vari bus impiegati nel servizio). Non sembra difficile rendersi conto dei tagli di percorso e di risorse effettuati negli anni e dei minori oneri corrisposti all’azienda, che pertanto si è trovata con una eccedenza di personale, una produttività assai ridotta, costi fissi inalterati e ricavi diminuiti.
La Regione Liguria, come accennato, ha costituito l’ Agenzia Regionale del Trasporto Pubblico che dovrebbe preparare e gestire la tanto criticata nuova gara a “bacino unico” regionale. Ha chiesto ai Comuni liguri, compresi quelli della Valle Arroscia, di partecipare anche finanziariamente per coprire il servizio. Ciò al fine di poter stipulare il preliminare accordo di programma, atto necessario per individuare le risorse da mettere a gara. Il geometra Alessandro Alessandri e gli altri colleghi sindaci si lamentano ( i comuni hanno ormai risorse ridotte all’osso) , ma sono proprio loro a dover indicare alla Agenzia Regionale ( e ancora alla Provincia in questa fase transitoria) le corse necessarie, ossia quelle da individuare nella redazione dei programmi che andranno in gara, validi per la durata del periodo. RT dunque sarebbe accusata e chiamata in causa ingiustamente, proprio non c’entra. Anche perchè non è detto abbia i parametri necessari alla partecipazione alla gara che sarà indetta, che magari sarà vinta da qualche colosso, estero ?! A giorni si dovrebbe conoscere il comunicato di prequalifica: da indiscrezioni pare che le aziende liguri, né singolarmente, né riunite in associazione temporanea di impresa, posseggano i requisiti richiesti per partecipare.
In Valle Arroscia c’è la complicazione ulteriore segnalata dal sindaco di Mendatica, Piero Pelassa: la linea interregionale Imperia – Cuneo è di competenza della Provincia di Cuneo. La Regione Piemonte negli ultimi tre anni ha tagliato di 4 milioni i contributi ai bus ed anche a Pieve di Teco ne hanno risentito. Occorre ormai un nuovo accordo tra Piemonte e Liguria in materia di linee, di percorsi, di orari, di coincidenze. Senza attendere i tempi lunghi all’italiana.
Per non dimenticare – è troppo facile fare disastri e poi mettere sul banco degli imputati gli ultimi arrivati, eloquente il dramma della Grecia – . E’ vero che Gianfranco Benzo, per due volte già sindaco di Ormea, non rieletto per 7 voti, fama di tecnico e di pragmatico, è arrivato a disastro Rt perfezionato. Proprio i disservizi lamentati e la scarsa efficienza delle linee non dipendono dall’attuale gestione RT. Dipendono dalla programmazione del servizio che è una questione propria degli enti locali: la competenza è solo dei comuni per il trasporto organizzato all’interno del confine municipale e delle Regioni per l’ “area vasta”, ossia per i trasporti intercomunali (compresi quelli ferroviari). Esempi la linea XXmiglia-Andora o la Pieve di Teco – Albenga. La Provincia è ormai out! Per assurdo, se nel contratto di servizio la Regione programmasse una corsa alle due di notte tra Montegrosso Pian Latte e Cosio con un bus da 40 posti destinato a viaggiare vuoto, semplicemente RT adempirebbe all’obbligo di servizio ! Tali le regole! Non dipende dall’organizzazione aziendale, ma dalla più o meno corretta amministrazione della cosa pubblica. A RT si potrebbero imputare bus sporchi, corse saltate, personale inefficiente. Non quanto, se ne deduce, dalle tesi del sindaco Alessandri e C.
COSA AVEVA TROVATO IL PRESIDENTE BENZO ? Ricostruendo la storia degli ultimi tempi, attraverso la rassegna stampa e dichiarazione ufficiali, Benzo, a luglio 2014, ho trovato una società che a fine giugno aveva appena approvato il bilancio 2013 chiuso con la perdita di € 3.899.105. Il nuovo c.d.a. col lavoro degli ultimi sei mesi dell’anno, ha chiuso il bilancio 2014 (approvato dai soci il 28 aprile scorso) con la perdita ridotta a € 1.901.667, pur avendo accantonato oltre 1.050.000 €i a fondi rischi ! Prosegue la tendenza nell’esercizio in corso. Per amore di Patria non ritorniamo sulla storia – vergogna (una delle tante, delle troppe di cui trucioli.it ha scritto in passato) dei nuovi pullman Idrogeno. Sarebbe magari più utile rileggere la relazione sulla gestione del 2014.
L. Cor.
Per ora ti saluto. Ho già scritto troppo…