Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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‘ Non colpisce solo la lupara ‘
Perché ‘ trucioli ‘ ricorda Luciano Locci


Un giorno atteso, preparato, di trepidazioni. Il 1° ottobre 2013 Luciano Locci presentava il suo ‘testamento’ – testimonianza. Appuntamento alla Ubik per ‘narrare’ il libro “Non colpisce solo la lupara”, ed.Cappello. Parlò alla presenza di 47 amici, conoscenti, estimatori. Fece la dedica a chi comprava il volumetto: 59 pagine, 9 €, il ricavato al Movimento della Rete Savonese Fermiamo il Carbone. Peccato, ci voleva la morte per scoprire chi era Locci ?  E non è stato finora svelato il vulnus  che lo tormentava. Invano aveva scritto della ‘partita aperta’ con un paio di magistrati inquirenti a seguito di esposti su vicende di interesse pubblico. Con l’aggiunta del silenzio stampa, una ferita sanguinante, alla stregua di chi nelle redazioni di Savona ignorava le sue ‘lettere aperte’: fatti e misfatti visti da Luciano Locci, giudice tributario, commercialista, studioso.

QUALCHE FRAMMENTO DI CHI ERA LUCIANO LOCCI NEGLI ULTIMI ANNI DI VITA

1) 18 dicembre 2010, caro Luciano Corrado ti invio una mia nota che mi ha pubblicato oggi La Stampa (Il Secolo XIX invece no). Ritengo che molti punti andrebbero approfonditi e dovremmo cercare di individuare, delle molte anomalie riscontrate, responsabilità collettive e responsabilità individuali. La recente disputa sul piano dei rifiuti dovrebbe essere valutata al di fuori delle ideologie per cogliere le gravi conseguenze che le errate o sciagurate politiche dei nostri amministratori locali hanno portato – in questi ultimi anni – alle tasche dei cittadini savonesi….

2) Primo agosto 2011, caro Luciano Corrado ho letto solo sul blog trucioli savonesi del tuo proscioglimento dei giudici di Torino e mi congratulo, se ti interessa posso scrivere un bel quadro di quel denunciante…. Leggi domani i giornali spero daranno conto della mia iniziativa sulle Opere sociali di Savona, io sono a Santa Teresa di Gallura, fammi sapere…..

3) 30 settembre 2013, Carissimo, domani presento il mio libro – denuncia, sono felice ed orgoglioso di ascoltare la tua presentazione, eri stato il primo a scrivere gli articoli per il mio noto coinvolgimento nella vicenda Teardo…li ho tenuti ed ogni tanto li rileggo, tremendo, inesorabile, coraggioso, ma nei miei confronti debbo darti atto della correttezza e scrupolosità.. .me lo disse anche l’avvocato…mi sento orgoglioso….se vieni allo spuntino e per non metterti a disagio ti preannuncio l’invito esteso all’editore Ugo Cappello, a Nat Russo, a due colleghi commercialisti, Pennone e Boffa, Usai del Nuraghe, dr. Schirru, avvocato Foti, Vantaggioli moto e Mario Taricco. Credo che all’ultimo momento potrebbero aggiungersi altri e qualora ci fossero problemi di ‘incompatibilità’ non hai che farmelo presente…

4) 15 ottobre 2013, ti invio due pezzi per trucioli.it, uno sulla Sanità, l’altro la legge è uguale per tutti….fammi sapere.

5) 16 ottobre 2013, ti ringrazio per le tue considerazioni, che come ti sto ripetendo ormai da tempo,  mi sono di grande conforto nella mortificante omertà mafiosa nella quale siamo sommersi..non è a mio avviso un problema penale ma di responsabilità politica. anche individuale…

6) 23 settembre 2014, …..ho letto cosa hai scritto…lo condivido e sarebbe interessante  fare un parallelo con gli attuali quadri dirigenti…conosci le pene dell’inferno che ho passato, la tua solidarietà in un momento terribile per me e la famiglia è stata di aiuto e conforto, col morale è servito….Ricorderai che a maggio ero stato ricoverato per…ero veramente malmesso….non avevo la forza di scrivere  articoli per il blog, anche se l’astinenza mi pesava…mi sono curato e ad agosto, come mio solito, sono partito con la barchetta…non l’avessi mai fatto, sono stato male più volte e sono tornato il 30 agosto con l’aiuto di mio figlio e subito al pronto soccorso, di nuovo ricoverato…sono uscito malconcio l’altro giorno. Sono debolissimo, è probabile un altro intervento…se non mi faccio più sentire vuol dire che le cose non vanno bene…ti sono grato per il disinteressato interessamento, sapendo che non conto più nulla…ti ringrazio ancora una volta per avermi dato l’opportunità di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, forse è vicino il mio addio…un abbraccio e grazie.

 

Luciano Locci quando nel 1985 venne chiamato come teste al maxi processo ad Alberto Teardo e C. (foto archivio trucioli.it , Salvatore Gallo) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un passo indietro, maggio 2008. Caro Corrado, i giornali locali, con giusto risalto, hanno dato notizia, la scorsa settimana, della morte di un ‘immigrato’ a Savona, destinato a passare alla storia, non solo per la veneranda età di 103 anni, ma anche per i meriti conquistati. Ho mandato a Uomini Liberi (Signorile) l’interessante articolo scritto sul Messaggero Sardoper ricordare la figura del “patriarca buono” che si è spento  il 25 aprile a Savona dove ha svolto  un’attività pubblica senz’altro benemerita e forse in gran parte sconosciuta proprio ai savonesi. Come figlio di Tullio sono fiero ed orgoglioso. Papà era una bandiera per il mondo dell’emigrazione, ha fondato la lega sarda, oggi federazione dei circoli sardi. Sono onorato di sostituirlo al Nuraghe, nell’esecutivo nazionale del FASI, papà per 15 anni è stato presidente della Lega dei circoli sardi.

Luciano Locci la foto che aveva inviato a trucioli.it quando firmava i suoi articoli da Savona

Luciano Locci mancherà a trucioli.it, dopo averci seguito lasciando trucioli savonesi.it., in ossequio alla sua coerenza, integralismo. L’ha ricordato, tratteggiando la sua figura, l’ormai ‘anziano’ cronista e memoria del giornalismo in attività, Giovanni Ciolina. Vorremmo aggiungere che fino all’ultimo ci ha spronato, ci incontravamo non nei salotti, ma al tavolo di un piccolo bar  sotto i portici di via Paleocapa dove era solito prendere il caffè. Ci mancheranno i consigli e le segnalazioni, i suoi sorrisi a denti stretti, la sua intelligenza, il suo slancio di coraggio: se sei ricattabile non sei libero di scrivere. Luciano Locci dotato di grande professionalità, temeva le trappole e sapeva indossare i ‘guantoni’, praticava con gli amici un’umanità straordinaria, la capacità di essere sempre e comunque uno che ci metteva la faccia. Aveva saputo soffrire e trarre una lezione di vita. Chi è interessato può rileggersi in archivio i suoi articoli su trucioli.it. , in particolare la ‘macelleria del potere’ a Savona e dintorni. Un umile grazie, Luciano

 

 

 


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