All’età di 29 anni, mi è stata diagnosticata una malattia cardiorespiratoria e, dopo aver tentato senza esiti positivi alcune terapie d’avanguardia, sono stata inserita in lista per trapianto cuore-polmoni. Il periodo di sofferenza e solitudine causato dalla malattia ha rappresentato da subito per me un tempo di grande riflessione sui temi profondi e delicati della vita, come appunto le malattie, la sofferenza e la morte…Ho subito il trapianto di cuore e polmoni, con buon esito. Ora sto bene e mi presento a Dio piena di gratitudine e gioia.
Chi hai scelto di amare?
“Io ho detto all’Eterno:Tu sei il mio Signore; io non ho bene all’infuori di te; e quanto ai santi che sono sulla terra essi sono la gente onorata in cui ripongo tutta la mia affezione.” – Salmo 16:2-3
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Leggendo i vari messaggi che circolano sulla rete, tra i vari network, ciò che emerge in modo palese e sprezzante sono le frequenti e amare delusioni che spesso si subiscono da altri. Amici che si sentono abbandonati, persone che amano che vengono tradite, gente che viene a sapere che le persone con cui si erano confidate stanno sparlando di loro e le stanno diffamando. Purtroppo queste sono esperienze che ciascuno di noi prima o poi vive: delusioni inaspettate da parte di persone in cui avevamo riposto la nostra fiducia e il nostro affetto. E’ sempre dura da mandar giù la sensazione di essere stati rifiutati dalle persone a cui avevamo affidato una cosa così importante come il nostro amore. Eppure, in queste situazioni, raramente ci poniamo la domanda se siamo stati noi a scegliere la persona sbagliata a cui legarci. E’ opinione comune che i sentimenti nascano nel cuore umano in modo inspiegabile. Non siamo sempre in grado di motivare le ragioni per cui ci innamoriamo di una persona piuttosto che di un’altra, perché proviamo simpatia per una e antipatia per un’altra, perché una ci ispiri fiducia e l’altra sospetto.
A volte sentiamo di essere fortemente legati a persone completamente diverse da noi, con cui abbiamo poco in comune da condividere. Eppure vogliamo loro veramente bene e capiamo di averne bisogno. Così ci sembra che i sentimenti siano completamente distanti dalla razionalità e dalla nostra volontà, impossibili da controllare e da trattenere, come fossero dei bambini indisciplinati, lasciati allo sbando. Tuttavia, non credo di andare contro l’insegnamento la Bibbia che ci esorta ad amare tutti indistintamente, persino i nostri nemici, affermando che dovremmo saper scegliere chi frequentare e con cui stringere i legami più profondi. Sono convinta che sul nostro cammino incontriamo persone che meritano di essere amate in modo particolare, in modo speciale, e noi possiamo dirigere i nostri sentimenti verso di loro, attraverso la nostra volontà, perché ci portano del bene e possono essere degli esempi positivi per noi, che ci inducono ad un miglioramento. In questo salmo, il re Davide afferma di rivolgere il suo affetto ai santi. Chi sono questi santi? Spesso consideriamo sante delle persone sovrannaturali, che vivono in una specie di estasi, appartate dal mondo, isolate dal resto della società e in grado di compiere miracoli straordinari. Credo, piuttosto, che i veri santi siano persone comuni, che fanno cose comuni, indossano vestiti comuni, ma dotati di una incorruttibilità fuori dal comune. Queste perché hanno trovato la santificazione attraverso Gesù e ogni giorno combattono contro le tentazioni della vita per non contaminare se stessi. Sono quelle persone che vogliono riflettere in loro l’immagine di Gesù. Sono persone che vanno contro corrente: amano anche se sono odiati, donano a chi ha rubato loro; rimangono umili nonostante abbiano successo, poveri anche quando si arricchiscono, danno la vita per chi li uccide. Niente di più niente di meno di quello che ha fatto Gesù. Persone che non si lasciano trasportare dalle mode del momento, che non cambiano opinione secondo il loro interlocutore di turno, persone fedeli, stabili, che se prendono un impegno lo mantengono, che seguono la via della Croce la percorrono fino a destinazione, senza fuggire a destra e sinistra cercando un luogo dove nascondersi. La Bibbia è piena di storie di persone così, ma anche la mia vita è piena di persone così. Persone che sono piene di saggezza, persone sincere, profonde, da cui non vorresti mai staccarti e che senti che il tempo che trascorri con loro è sempre troppo poco, perché ogni minuto in più spesso con loro è un investimento che porta arricchimento al tuo essere.
Persone che scelgono oggi di essere ancora sante, di combattere contro il peccato, contro la trasgressione, l’immoralità, la volgarità. Persone che chiudono le orecchie per non far entrare discorsi iniqui e chiudono la bocca per non ferire. Ma anche persone che sanno amare, che sanno stare tra la gente senza far sentire nessuno a disagio. Che quando ascoltano qualcuno non vanno di fretta, ma si accomodano e ascoltano con attenzione. Sembra scontato che ognuno di noi cerchi persone così, ma purtroppo non lo è. Molti, invece, scelgono, di allontanarsi da queste persone. Invece di sentirsi amate da loro, si sentono giudicate. Invece di prenderle come esempio le sfuggono perché considerate troppo serie ed impegnative. Molti, piuttosto, pur essendo figli di Dio, spesso scelgono di condividere la loro amicizia, o addirittura il proprio amore, non solo con persone che non credono in Dio, ma addirittura il proprio amore, non solo con persone che non credono in Dio, ma addirittura che lo offendono e lo rinnegano ogni giorno. Forse sono gente che sa intrattenere, di buona compagnia, con cui ci si può divertire e trascorrere momenti di svago e di spensieratezza, ma comunque sono lontani da Dio per scelta. E piano piano trascinano chiunque li frequenti verso il loro modo di pensare ed agire. Persone frivole, che prendono la vita con leggerezza e superficialità e poi ci si aspetta da loro che ci aiutino nel momento del bisogno, che ci consolino nell’afflizione e ci assistano nella malattia. Purtroppo, saranno invece le prime a darsela a gambe difronte alle nostre difficoltà, perché sono incapaci di far fronte alle loro stesse difficoltà. Mi ricordo quando ero adolescente spesso ero emarginata dalle mie compagne di classe, forse perché ero considerata troppo seria, ma quando qualcuna di loro aveva dei problemi e non sapeva con chi confidarsi ero sempre la prima ad essere scelta. E’ sciocco condurre le nostre relazioni in questo modo: cercare amicizie di qualsiasi genere, senza discernimento, senza un minimo di selezione e poi aspettarci che queste portino un aiuto concreto e risolutivo per la nostra vita. “I santi che sono sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutta la mia affezione”. Circondiamoci di santi, frequentiamo persone che siano esempi per noi, bramiamo di stare con persone che hanno scelto di piacere a Dio e per questo vivono. Persone che stanno con Dio e lo ricercano notte e giorno, che lo amano intensamente e che sanno trasmettere e contagiare chi gli è accanto di questo amore puro e incondizionato. Sono sicura che se ci circonderemo di persone sante saranno davvero poche le delusioni d’amore che vivremo e presto noi stessi impareremo a non essere una delusione per chi ha scelto di amarci.
Sara Cotroneo*
*Il mio nome è Sara, sono nata a Roma nel giugno del 1975. Fin da piccola, grazie agli insegnamenti ricevuti dai miei genitori (mio padre Antonino Cotroneo è stato un amato predicatore del Vangelo a Roma e nel Sud d’Italia), è nato in me il desiderio di dedicare la mia vita al servizio di Dio. All’età di diciannove anni ho lasciato la mia città per unirmi ad una missione evangelistica, in cui ho operato a tempo pieno per tre anni. Nel novembre del 2001 ho conseguito la Laurea in Servizio Sociale con lo scopo di raggiungere, attraverso questa professione di assistente sociale, la gente bisognosa del Bangelo. Nell’agosto del 2003, insieme a mio marito Luca e mia figlia Daiana, mi sono trasferita nell’entroterra genovese per iniziare un’attività evangelistica. Purtroppo, nel maggio 2004, all’età di 29 anni, mi è stata diagnosticata una malattia cardiorespiratoria e, dopo aver tentato senza esiti positivi alcune terapie d’avanguardia, sono stata inserita in lista per trapianto cuore-polmoni. Il periodo di sofferenza e solitudine causato dalla malattia ha rappresentato da subito per me un tempo di grande riflessione sui temi profondi e delicati della vita, come appunto le malattie, la sofferenza e la morte. Queste riflessioni hanno portato un grande cambiamento e maturazione nel mio carattere e una forte sensibilizzazione verso i bisogni umani, mentre giorno per giorno imparavo ad abbandonare il mio futuro nelle mani del Signore, con fiducia e speranza. Il desiderio crescente di condividere con altri queste riflessioni mi ha spinto a scrivere due libri di meditazioni: il primo “Ascoltando il silenzio di Dio”, pubblicato dalla Gross Comunicazione nel 2005 e il secondo “Nel segreto di una stanza” pubblicato dalla Cotroneo Editore nel 2007, una nuova Casa Editrice cristiana fondata insieme a mia sorella Michela nel dicembre del 2006. Nel giugno del 2009 è stato pubblicato il mio primo romanzo “La colpa di esistere” che ha riscosso un discreto successo. A metà luglio del 2010, dopo sei anni di sofferenza e malattia, Dio ha risposto alle mie molteplici preghiere e a quanti nel tempo e con costanza mi sono stati vicino, sostenendomi e incoraggiandomi, ed ho subito il trapianto di cuore e polmoni, con buon esito. Oggi sto bene e mi presento a Dio piena di gratitudine e gioia, con il solo desiderio di continuare a testimoniare della sua fedeltà e della sua potenza, capace ogni giorno di trasformare il nostro lutto in una danza eterna”.
Contatto: habibi75@libero.it
Tratto dal portale regionale delle Chiese e Opere Cristiane Evangeliche – Buone Notizie Liguria: info@bnliguria.it
Gilberto Costanza
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