Il Secolo XIX, cronaca di Sanremo (leggi…) il 20 ottobre scorso ha pubblicato un interessante articolo sul tema della trasparenza. La nuova giunta comunale di centro sinistra ha chiesto ai propri dipendenti di dichiarare se facciano parte o meno di associazioni riservate, i cui interessi posono interferire con l’attività dell’ufficio. Bene, hanno risposto molti ‘comunali’, sarebbe giusto sapere anche se un amministratore pubblico è affiliato alla massoneria. Un caso sollevato nella città che forse ha avuto il record di logge (almeno 4 ) e una, di Piazza del Gesù, è tra le più nuove della Liguria. L’imperiese non da oggi ha conosciuto l’esplosione di ‘fratelli massoni’, seguito a ruota dalla provincia di Savona dove è recente la notizia di un presunto dossier riservato sulla massoneria deviata nell’ambito dell’inchiesta sulla morte (suicidio) di Luisa Bonello, un medico che dalla Diocesi aveva ottenuto il ruolo di ‘ministra’ nella distribuzione dell’Eucarestia (comunione) vedi articolo del Secolo XIX del 26 settembre 2014.
Non sono molti coloro che custodiscono gelosamente l’archivio stampa, con possibili documenti di inchieste giudiziarie, verbali di interrogatorio e di perquisizioni, sulla storia della massoneria ligure dell’ultimo mezzo secolo. E’ probabile ci siano giornalisti e personaggi (affiliati, giudici, inquirenti) esperti della materia di cui magari si ignora il nome. Noi non siamo i primi della classe, anzi invidiamo quanti sanno e magari tacciono, non si mettono in mostra forse perché c’è chi ritiene, a torto o ragione, che massoneria significhi entrature, solidarietà tra affiliati, siano essi attivi o in sonno. Possiamo soltanto dire che è un errore clamoroso la criminalizzazione e la generalizzazione.
Di recente – pochi organi di informazione hanno dato notizia – è stato indagato Stefano Bisi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia, accusato di presunto riciclaggio dalla procura di Siena. il Fatto Quotidiano, a firma di Davide Vecchi, inviato speciale, riferisce che secondo l’accusa Bisi avrebbe ricevuto per almeno 24 mesi una sorta di stipendio in nero di 5 mila euro da Ferdinando Minucci, ex presidente della Mens Sana e poi nominato alla guida della Lega basket nazionale, arrestato l’8 maggio scorso nell’operazione ‘Time Out’ con l’addebito di associazione per delinquere volta alla commissione di reati tributari tramite false fatturazioni e false dichiarazioni. Il Gran Maestro ha pubblicato, per risposta, sul sito del Goi, un comunicato in cui si dice “profondamente addolorato per il trauma provocato indirettamente alla Comunione dalla vicenda giudiziaria in cui mi trovo coinvolto e alla quale il Grande Oriente è chiaramente e totalmente estraneo….sono sereno e convinto, poichè credo fortemente nella giustizia e nel corretto operato della magistratura, che riuscirò a dimostrare l’infondatezza dell’accusa nell’ambito dell’inchiesta alla quale ho dato e darò la mia piena disponibilità a una forte collaborazione con la giustizia”.
Al momento le persone coinvolte nel procedimento sono 31 e due giornalisti della Nazione di Firenze hanno scritto che gli uomini della Guardia di Finanza hanno ricevuto un importante contributo alle indagini dalla testimonianza di Valentino Fanti, segretario del consiglio di amministrazione del Monte dei Pachi di Siena e braccio destro di Giuseppe Mussari negli anni in cui la banca era main sponsor della Mens Sana. Pare oltre metà degli inquisiti siano ‘fratelli muratori’.
Chi ha letto il recente libro “Loggia P2” troverà analizzato il linguaggio massonico, ancora in voga e lo scrittore linguista De Mauro dice: “ E’ la mediocrità che tiene in scacco il Paese”. Nell’imperiese, come nel savonese o nel cuneese, zone di cui trucioli.it si occupa settimanalmente, la massoneria sembra tornata di gran moda. Addirittura a mettere il sigillo al fenomeno è stato il prestigioso Corriere della Sera, il quotidiano che era stato maggiormente coinvolto nello scandalo della P 2 . Ma c’è chi sostiene in televisione (Vittorio Sgarbi) che sia tutta una bufala (la P 2) tanto è vero che, a suo dire, l’unico condannato con sentenza definitiva sarebbe un giornalista che ha diffamato Gelli.
Il più prudente direttore Ferruccio de Bortoli ha tirato in ballo “l’odore di massoneria” riguardo al patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi, rimarcando che protagonista della politica attuale è pure il linguaggio massonico.
Non può dunque stupire se in Comune a Sanremo (abbiamo scritto in passato decine di storie sull’influenza massonica nel santuario dell’affarismo, il Casinò) sia esplosa la ‘guerra sulla trasparenza’. Si potrebbe estendere a decine di altri comuni, uffici pubblici statali, regionali e provinciali. Asl, ospedali. La legge del galantuomo Spadolini (massone) vieta da anni l’iscrizione a logge segrete, sarebbe meglio dire riservate, da parte di funzionari pubblici. Ma chi controlla ? E chi è iscritto, ad esempio, all’orecchio del Gran Maestro, come può essere scoperto ? Tenuto conto del giuramento massonico. Quale sarà l’epilogo giudiziario (non si confondano la verità reale da quella della giustizia) della vicenda di Luisa Bonello di cui poco sarebbe finora emerso dagli stessi atti degli inquirenti ? Perchè nelle inchieste giudiziarie sono rarissimi i casi in cui si riporta l’appartenenza in loggia ? Colpa dei giornalisti, dell’autocensura editoriale, degli inquirenti ? E la sorte dei processi massonici mai divulgata alla stregua delle parcelle degli arbitrati !
L’articolo di Claudio Donzella merita di essere letto quantomeno sul fronte della corretta e completa informazione. A seconda delle opinioni il tema andrebbe approfondito, magari con qualche testimonianza da giornalismo d’inchiesta, oggi sempre più raro per via dei tanti interessi, anche leciti, che coinvolgono gli editori, o almeno gran parte di essi. (L.C)