Pagine di Savona nel tempo, primi anno 90′. Un successo, un fenomeno sorprendente che le giovani generazioni forse ignorano. Il Secolo XIX del 9 maggio 1990 dava conto, con l’allora giovanissimo cronista Bruno Lugaro, degli strepitosi risultati del ‘popolo leghista’. Secondo partito a Pietra Ligure con il 18 % dei voti e 1222 preferenze; terzo posto a Loano e a Finale, quarto a Varazze. Una Lega Nord in piena salute, con un mattatore che grondava e brindava di gioia, Giovanni Genta, Gian per gli amici, allora imprenditore di prodotti farmaceutici, oggi artista affermato tra il Nord Italia e la Costa Azzurra. Il Decimonono narra anche che il capolista vincente (Genta appunto) si astenne dall’esultare a caldo, voleva riflettere e parlare con un’intervista di rito, suscitando la reazione critica del giornale. Altri momenti, sotto ogni aspetto si direbbe.
C’era i socialisti, reduci dal teardismo craxiano, i comunisti e democrtistiani. “Preparate la valigia, qui non c’è più posto, si sono sentiti ripetere più volte i ‘figli’ del nuovo Pci. E qualche compagno commentava: ora sarà contento Occhetto che ha pure tenuto un comizio a Savona e ci ha ridotto in questo stato”. Per il Psi parlavano Lorenzo Pastorino e Piero Biamino. Il Pri aveva la sua bandiera nell’assessore avvocato Renzo Brunetti. I verdi trincerati dietro un rigoroso silenzio stampa. Così raccontava ai lettori, con stile vivace e graffiante Bruno Lugaro, rimasto in piena attività tra le memorie storiche del mondo della politica di questa provincia. Rinfrescarsi la memoria può essere utile.