Il giudice ha respinto il ricorso e compensato le spese. Gabriella Rosso, popolarissima dirigente scolastico (ormai ex) della liceo ‘Della Rovere’ ha perso la sua battaglia per restare nel ‘suo mondo’ (la scuola). Il tribunale di Savona, sezione feriale, con un sostituto del giudice del lavoro, non ha lasciato scampo. Ha dovuto applicare la legge, peraltro molto complessa, all’italiana. C’è da aggiungere che la professoressa, a tempo debito, non aveva impugnato il rigetto davanti al Tar ed in seguito alla contrattualizzazione del pubblico impiego la competenza è passata al tribunale ordinario sulle questioni relative ai diritti.
Trucioli.it aveva pubblicato (leggi….) un articolo dal titolo “Sfratto ingrato alla presidente di gran cuore’. Il servizio, a firma del prof. Massimo Macciò, ricostruiva gli aspetti salienti di una vicenda professionale ed umana. Graziella Rosso, si ricordava, presa a pesci in faccia dall’assessore provinciale all’Istruzione, Piero Santi, al momento di decidere il riordino delle sedi delle scuole superiori savonesi. Una pietra tombale al progetto su cui 5 anni prioma si era impegnato il sindaco Federico Berruti. Riservare tutto il complesso già degli Scolopi a sede del liceo, trasformando Monturbano in un campus universitario riservato agli studenti delle ex magistrali. La preside era una figura storica della scuola savonese, cattolica di formazione e di estrazione, per un periodo fu tra gli aderenti al Comitato civico in appoggio a Francesco Gervasio, un anno dopo si candidò senza fortuna alle Regionali con la Lega Nord e qualche tempo rifiutò la candidatura a sindaco di Savona propostagli proprio dall’ex dirigente della Ferrania.
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