La concessione edilizia aveva avuto un iter laborioso, trattandosi di un bene dello Stato. Il regolamento urbanistico comunale prevede che ogni nuovo alloggio debba dotarsi di un posto auto, in caso contrario si paga un ‘contributo’ di 20 mila euro. Per i 4 alloggi ricavati nella sede dell’ex brigata della Finanza, assorbita dalla tenenza di Finale Ligure, è scaturito un ‘trattamento speciale’ ? Ignoriamo gli eventi. Non il risultato. Sono stati ‘trovati’, come documenta la foto, due parcheggi all’interno dell’area – residenza protetta Ramella, vecchio ospedale, lascito di un benefattore di cui ci siamo già occupati per proprietà alienate (Albenga) e i risparmi forzati di cui sono vittime innocenti gli anziani. Epilogo Finanza story: mancano due park auto. Sono stati versati i corrispettivi oneri che equivalgono a 40 mila euro? Ha deciso l’assessore (omnipresente) Luca Lettieri ? Non si trovano sue dichiarazioni nel copioso archivio stampa ad personam.
Una certa generosità del Comune di Loano è proverbiale (evasione di tributi locali inclusi, con ufficio ridotto ai minimi). La giunta del sindaco Pignocca ha azzerato la Tasi 2014, piccolo aumento dello 0,2 per mille, quota Imu, per le seconde case e lieve incremento delle 0,20 l’ora delle tariffe sui parcometri per i non residenti. Difficile ipotizzare che siano stati fatti ‘favori’ solo perchè ci troviamo in presenza di un’istituzione (Fiamme Gialle) che nell’immaginario collettivo fa ‘timore’ quando si presenta in servizio. In effetti altro non sono che ‘servitori dello Stato’ ai quali, da sempre, la stessa autorità giudiziaria affida le inchieste e gli accertamenti – approfondimenti più delicati. Si pensi solo ad una clamorosa inchiesta a noi ‘vicina’: le ripetute perquisizioni in casa, negli uffici, dai collaboratori e parenti stretti, di un uomo potente quale poteva essere l’ex ministro Claudio Scajola. Passato ai raggi x, alla ricerca di documenti, alcuni ritenuti scottanti, altri di vita privata. Per i posteggi degli alloggi di servizio e di proprietà pubblica (registro ‘beni non trasferibili’) di Loano bastava fare opera di informazione senza griglie.
Invece le solite voci, i sussurri su asseriti trattamenti bord line di cui è zeppa la fantasia della gente. Trucioli.it, come altri, ha ricevuto segnalazioni. Ha chiesto informazioni ad alcuni consiglieri comunali, non avendo accesso all’ufficio stampa del Comune che ha una sua lista di ‘accreditati ufficiali’. La risposta imbarazzata: non è il caso di rompere le scatole a…..
Un atteggiamento ingiustificato, dal momento che la pratica è stata seguita da diversi articoli stampa. Ad esempio il 24 febbraio 2012, Il Secolo XIX, in una corrispondenza da Loano scriveva: ” La caserma della Guardia di Finanza di Loano tornerà presto a vivere…stando a quanto riferito dal maresciallo Alfredo Gabbiano di Finale i soldi per la ristrutturazione ci sono… le condizioni della struttura nonostante chiusa dal 2004 sono in buone condizioni e non necessitano di grosse ristrutturazioni…”. Un modo per sollecitare a fare presto. Anche il personale delle Fiamme Gialle che non ha certo superstipendi (massimi vertici esclusi) ha le umane esigenze di tante famiglie, con figli. Da qui l’importanza di accelerare l’iter, i lavori, l’ingresso nei quattro alloggi che, tra l’altro, pur essendo centrali si trovano proprio a ridosso della Ferrovia e quando c’era la caserma in funzione c’è ancora chi ricorda che parlare al telefono imponeva degli stop dovuti al transito di certi convogli ferroviari. Per i nuovi inquilini non sarà facile, inizialmente, abituarsi. E dire che già un ventennio fa il trasferimento dei binari sembrava cosa fatta ed era iniziato il tam tam della agenzie immobiliari: gli alloggi acquisteranno valore. Chi ci ha creduto deve aspettare un’opera che è ancora in dubbio, nonostante i progetti ed il percorso tutto in galleria sponsorizzato, anche elettoralmente, dall’allora sindaco Angelo Vaccarezza. Comprensibile che altri centri della Riviera si siano chiesti: perchè a Loano binari nel tunnel e da noi a cielo aperto, a discapito delle nostre proprietà ? Da qui ricorsi, prese di posizione politiche e partitiche, di associazioni di categoria. Del tragitto a monte ne sa pure qualcosa chi si è trovato a costruire o chiedere ampliamenti nelle zone interessate dal tracciato a monte, pure in galleria. Lunghe attese (un paio d’anni) per avere il placet delle Ferrovie, oppure relazioni tecniche adeguate, perizie geologiche. E’ rimasto tutto come prima.
Abbiamo divagato, a proposito dei posti auto all’interno del Ramella dove sono ospitati già altri automezzi del Comune, dei Servizi sociali e un tempo dell’As, non resta che attendere un utile e doveroso chiarimento per sapere come si sia arrivati a reperire i due spazi riservati e la sorte dei due mancanti. Palazzo Doria, è noto, è da sempre una ‘casa di vetro’.