Non sempre le notizie provenienti dal Tar Liguria riscuotono l’interesse che meritano. Ci sono alcune sentenze non certo pilota, ma significative. Persino delle chicche. Un cittadino di Borgio, residente a Loano, ha accumulato un record di ordinanze di demolizione e rimissione in ripristino. Sono 77 (sic!), Il Tar ha annullato tutti i provvedimenti del Comune e compensato le spese. A Borgio invece c’è battaglia e un’inchiesta giudiziaria per il si alla palazzine nell’area delle grotte, ma il Comune ha negato illecitamente ad una cittadina l’installazione di pergolato in ferro e pannelli solari. Risultato: il Tar ha accolto il ricorso e condannato l’ente locale a 2.500 €, oltre le spese accessorie.
Iniziamo con Loano. Il protagonista è Oscar Buftalmo, 66 anni, che ha collezionato l’ ‘oscar‘ di ordinanze di demolizione e rimessioni in ripristino ad iniziare dal luglio 1987. La sentenza del Tar ricorda che con ricorso notificato al Comune di Loano il 19 ottobre 1987 (27 anni or sono) Buftalmo ha impugnato chiedendone l’annullamento, una serie di provvedimenti del Comune. Il Tar (presidente Balba, estensore Mobelli, a latere Caputo) osserva: “ Il ricorso è fondato riguardo alla circostanza che il ricorrente aveva presentato il 30 giugno 1987 istanza di condono edilizio in relazione ai manufatti di cui è stata ingiunta la demolizione (relazione del Comune di Loano 1 luglio 2013). L’articolo 38…. stabilisce che la presentazione entro il termine perentorio della domanda…accompagnata da attestazione di versamento della somma…. sospende il procedimento penale e quello per le sanzioni amministrative. Ne consegue che in pendenza del procedimento di condono non potevano essere assunti provvedimenti sanzionatori che, invece, sono stati adottati. Gli stessi pertanto devono essere annullati…”.
Non sappiamo chi, di competenza, a Palazzo Doria abbia ritenuto (magari con il consiglio legale) di prendere le iniziative sanzionatorie. Almeno le spese sono state compensate. Il cittadino era assistito dallo studio legale Acquarone – Gerbi.
IL CASO BORGIO VEREZZI
Più fortunato Oscar Oftalmo nella città che gli ha dato i natali. Qui ha ottenuto una legittima sanatoria edilizia e qualcosa di più. Per il cambio di destinazione d’uso di un locale a piano terra, da magazzino ad abitazione, con istanza a firma del geom. Vittorio Caro. In pratica sanatoria edilizia di un fabbricato di via IV Novembre, piano terreno. E ancora di tre box a unità abitativa. Nel marzo 2011 il recupero del sottotetto ai fini abitativi nel condominio Orchidea. In un caso con fidejussione di 7.500 euro, nell’altro con un onere di 2.874 euro da versare a favore del Comune.
E’ andata diversamente per Lilia Garattoni (assistita dall’avvocato Monica Piccirilli) nella controversia contro il Comune (avvocato Emanuela Picasso). La causa è scaturita dal diniego del 14 dicembre 2011 relativo ad opere di installazione pergolato in ferro e pannelli tipo solar – control prospetto sud edificio.
Il Comune, si legge, negava l’intervento proposto in quanto modificava sostanzialmente la visione unitaria della facciata principale da cogliersi nella sua semplicità. Tra le altre argomentazioni il Tar osserva: “...in tema di autorizzazione paesaggistica è necessario motivare la determinazione in modo tale che emerga l’apprezzamento di tutte le rilevanti circostanze di fatto e non non manifesta irragionevolezza della scelta effettuata suòlla prevalenza di un valore in conflitto con quello tutelato in via primaria, non potendo l’autorità amministrativa limitarsi ad affermazioni apodittiche…. rilevando che risulta del tutto omessa qualsiasi valutazione delle considerazioni svolte….è illegittimo il provvedimento amministrativo nel quale non si dia conto delle motivazioni in risposta alle osservazioni proposte dal privato….limitandosi l’amministrazione a darne riscontro con formula di mero stile…il ricorso va accolto, con conseguente annullamento del diniego impugnato”.
