Il titolo innocente: “La cena che può salvare l’autonomia del porto Savona- Vado. Incontro segreto a Genova, mercoledì scorso, tra Miazza, Pasquale e il ministro dell’infrastrutture”. L’argomento affrontato dal Secolo XIX, 29 aprile 2014, pagina 18, a firma di Silvia Campese, non ha avuto eco, peccato. In ballo le grandi manovre per scongiurare la fusione delle autorità portuali con ripercussioni sulla ‘catena di potere’ o se volete i ‘centri di potere‘. E ancora, ‘missione per scongiurare l’accorpamento di Savona con la Superba‘. Il giornale citava il ruolo del senatore piediellino, ex Dc, Luigi Grillo e menziona il rapporto – collaborazione (presunto?) tra Grillo e Rino Cavanese, ex presidente della Port Autority , oggi tra i massimi collaboratori della ricca famiglia Gavio (autostrade, azionisti di maggioranza dell’Autofiori). Tutto normale ?
L’8 maggio, dieci giorni dopo, il nostro Luigi Grillo viene arrestato nel suo agriturismo di Monterosso, Il Buranco dove produce ottimo chiacchetrà (dolce), dove si ritrovano personaggi di grosso calibro politico ed economico ( savonesi compresi). E’ sempre Il Secolo XIX ha titolare “Luigi Grillo arrestato con Frigerio e Greganti. Era nella cupola degli appalti di Expo 2015”. Ligure anche l’ex esponente Udc, Catozzo, in manette e pare l’unico ‘pentito’ del gruppo. C’è il ritorno del compagno D, il collettore Greganti, che trucioli.it aveva segnalato, assai attivo e silente, in tempi non sospetti, in quel di Garessio.
Non sappiamo e poco importa se la delegazione savonese ha incontrato, avuto rapporti (diciamo limpidi) con un esponente accusato di aver dato vita all’ennesima cupola italiana degli appalti. Sta di fatto che dopo la pubblicazione dell’articolo del Decimonono nessuno della parti in causa pare abbia rettificato, chiarito o peggio smentito. Nulla di male si direbbe. Verrebbe spontaneo chiedersi: che ci fa il popolarissimo Luigi Grillo tra alcune personalità di Savona ? A Milano operava per ‘intascare’, nella città della Torretta per far prevalere le opere di bene e gli interessi pubblici? Lo sdoppiamento della personalità non è evento rarissimo.
Ci limitiamo a riferire l’analisi della giornalista Silvia Campese bene introdotta nel tema trattato. Scrive: “…. nella stesura di riforma delle autorità portuali, giacente al senato, Luigi Grillo avrebbe chiesto la collaborazione di Rino Canavese..già senatore della Lega Nord. Un puzzle complesso che si ricompone all’ombra degli equilibri politici, delineando un possibile asse Grillo-Lupi, passando per Canavese....”.
Un adagio assai noto: dimmi con chi vai ti dirò chi sei. Noi non ci crediamo. Hanno fatto bene i media ad ignorare questi scenari immaginari quando esplodeva lo scandalo Expo e almeno un paio di liguri varcavano la soglia delle patrie galere. Il porto è sano, anche per questo la sua autonomia deve essere salvaguardata da possibili intenti ‘famaleci’ , messo al riparo dall’informazione servile, dalla favola delle ‘mele marce‘, dai rampanti e rubanti. Luigi Grillo accusato, forse ingiustamente, di essere una delle pedine importanti di una cupola in quel di Milano, mentre a Savona indossava il saio del confessore e padre spirituale nell’operazione ‘porto’.