Il Secolo XIX di martedì 17 giugno ha pubblicato un intervento scritto del consigliere comunale Giuseppe Fossati (gruppo Imperia riparte), avvocato. Un interessante esempio di informazione rivolta ai cittadini lettori. Una pagella da bocciata per il sindaco-imprenditore- manager Carlo Capacci. Il titolo è forse troppo tranchant (Peggio di così impossibile fare). E’ probabile che segua una replica, manca a dirlo suoi contenuti. Gli stessi in 11 punti i9ndicati in modo chiaro dall’autore. Tra tutti, seppure senza un ordine di priorità per quanto ci riguarda, fanno impressione tre aspetti. Uno forse riguarda da vicino il rinnovamento della politica. Fossati sostiene che Capacci ha assunto uno staff ad hoc, costo 70 mila euro.
Qual è il rapporto costo- risultato? Assunzioni col rigore meritocratico o in odore di clientela ? Altra accusa: aver bocciato la proposta di rinunciare ai gettoni di presenza. Aver perso il ricorso sul caso Amat – Rivieraacqua con diversi milioni di danni. Casse del Comune: da un attivo di 5 milioni ad un passivo di 10. Capacci si era presentato – premiato dagli elettori – alla stregua dell’imprenditore di successo ‘imprestato’ dalla sinistra moderata alla politica. La sua fiorente azienda ha saputo coltivare anche buoni rapporti con la Regione Liguria del presidente Claudio Burlando, come emerge in alcune delibere anche di piccoli paesi dell’entroterra, cuneese incluso.
LEGGI LA LETTERA DI GIUSEPPE FOSSATI….