Uno dei tanti perchè. Questo è uno dei miei “perchè” che mi frullano in testa, seguiranno altri, ve lo prometto. Perchè lo Stato deve mantenere tra i suoi impiegati e lavoratori fannulloni e buoni a niente, rubando così risorse ai cittadini? Lo Stato ha il diritto e soprattutto il dovere di eliminare dal proprio corpo i parassiti. Da dove cominciare? Dai Comuni , cominciando dai paesi e piccole città dove tutti conoscono tutti e quindi è più facile individuare le mele marce per poi arrivare con l’esempio ai grandi conglomerati. Innanzitutto bisogna valutare onestamente e non essere costretti dai partiti ad assumere il personale, che deve eseguire diligentemente il proprio lavoro e dare tutto se stesso per le ore in cui è pagato con i soldi di tutta la comunità.
Quindi assumere e mantenere solo i lavoratori necessari e atti alle mansioni. Solo la meritocrazia premia e quindi ben vengano esami ricorrenti come dovrebbero essere anche per insegnanti e altri lavoratori. Ispettori esterni giudicheranno collegialmente con il ‘Assessore al personale e al Sindaco l’operato di ognuno. Specialmente in questi tempi di ristrettezze e di grande espansione tecnologia è dovere ridurre il personale e tenere un alto profilo professionale ad esso.
Fondamentale deve essere la formazione, l’approccio col pubblico, la consapevolezza dei propri doveri rispettando gli altri colleghi e il pubblico.Prendo ad esempio un Comune come quello di Albenga, con circa 25mila abitanti. Quante persone servono per farla funzionare? Decisamente troppi gli attuali addetti, spesso frutto nel passato di clientelismi e ruffianerie.
Gli attuali 250 comunali, da una stima a livello nazionale e dalle funzioni che svolgono, potrebbero essere decisamente ridotti a meno di 150 senza scalfire minimalmente , in maniera negativa, l’obiettivo da raggiungere annualmente, ovvero far funzionare la macchina comunale.
Troppe cose non vanno, lavori diluiti ad oltranza, tempi morti veramente esagerati, funzioni non svolte per ripicche personali, per grandissima maleducazione nei confronti dei colleghi efficenti, per ignoranza abissale nelle funzioni telematiche e non solo. Avendo avuto la possibilità di constatare con i miei occhi tutto l’apparato, potrei onestamente pubblicare i nomi di tutti coloro che dovrebbero, anzichè lo stipendio, prendere una bella pedata nel sedere. In ogni sezione del Comune ci sono approfittatori, nullafacenti e degni di essere definiti pelandroni.
Perchè alcuni che fanno solo il loro dovere e per questo sono pagati devono caricarsi anche quello di coloro che, compiacenti i dirigenti e gli amministratori, se la spassano allegramente. Anche per i dirigenti, dovrebbe essere compito loro far il proprio dovere, con professionalità specifica e pagare di propria tasca gli errori e le mancanze di cui sono gli attori principali.
A quando una vera ispezione disciplinare?
Gli sprechi sono abissali, dagli acquisti del materiale a straordinari inesistenti, dal malaffare al clientelismo, a rimborsi gonfiati, a pratiche inevase da anni.
Ora basta. Iniziamo subito.
I Sindaci che per fare la loro mansione hanno giurato onestà, efficenza, si comportino come un vero padre di famiglia e siano pieni di lode per chi lo merita, ma duri ed inflessibili per chi si comporta disonestamente. Facciano lavorare i propri e non diano in esterno lavori che possono onestamente far svolgere agli addetti preposti del proprio Comune.
Gerry Delfino