L’asettica cronaca elettorale disinforma ? Può darsi, quantomeno fa autocensura ai danni di chi vorrebbe sapere per essere un elettore informato, decidere con la propria testa. Le comunali 2014 hanno premiato il neo primo cittadino di Vendone, Piero Revetria, che torna a ricoprire la carica di sindaco nel paese della moglie. Con una piccola novità o se volete due. La prima, è l’unico sindaco neo eletto della provincia che risulta indagato per reati inerenti il ruolo di pubblico amministratore. Una vicenda di Ceriale, quando era assessore all’urbanistica: il disastro della T 1 di Andrea Nucera. Coindagato, innocenti fino a prova contraria, con un altro pilastro cerialese di spicco e potere, Ennio Fazio che ha speso parole sublimi per il suo predecessore. Vendone stupisce ? C’è altro. Internet svela che sarebbe il solitario comune d’Italia dove un candidato sindaco ha preso un voto. Guinnes nazionale dietro il quale si celerebbe una ‘fantomatica’ rete di liste civetta. In questo caso di provenienza spezzina, in salsa genovese.
Trucioli.it (in precedenza trucioli savonesi che abbiamo abbandonato per etica professionale dando vita al nuovo blog che non ospita pubblicità ed interamente affidato a volontari) ha raccontato, in molti articoli, la storia di Piero Revetria ora nei panni di vincitore in quel di Vendone. Il paese dell’entroterra di Albenga salito alla ribalta delle pagine nazionali ed europee per le sculture monumentali del compianto artista tedesco Rainer Kriester ; dal 1982 ha fatto di questi territori la sua seconda casa (la prima era a Berlino) ed il suo laboratorio all’aperto. Anche il giovane sindaco Revetria ha contribuito a valorizzare il personaggio che quando incontrava il corrispondente de Il Secolo XIX si confidava solo in lingua tedesca. L’artista amava soffermarsi su una specialità tipica di Vendone, gustosa e saporita. Le lazarene, lasagne fatte pazientemente a mano con la farina bianca (un tempo era quella grezza dei mulini a pietra ed acqua) ed un ingrediente che le rende speciali: la farina di castagne, soprattutto di Rossette e Gabbiane, due qualità un tempo tipiche di questi territori.
La cronaca del 2014 ci racconta che a Vendone hanno premiato al fotofinish Revetria, con 144 voti, contro i 136 del concittadino-artigiano Lorenzo Revello. Due figure con storie contrapposte. Revello piccolo imprenditore venuto dalla gavetta, con azienda a Cisano sul Neva, già sindaco per due mandati, lontano anni luce dal ‘mestiere della partitocrazia’. Revetria, cerialese Doc, figlio di un onesto meccanico di biciclette di origini calizzanesi, entrato giovanissimo nell’allora Usl di Albenga, quasi subito elevato a ‘professionista’ della politica e delle poltrone. Sindaco a Vendone, presidente della Camunità Montana Inaguna, sindaco prima e poi assessore a Ceriale, chiamato al governo della Provincia da un altro imbattibile ‘professionista’, il presidente rag. Angelo Vaccarezza, unico suo periodo di lavoro quale conduttore di Tele Trill di famiglia, con sede in via Magnone a Ceriale dove il papà costruttore edile aveva realizzato alcuni palazzi. Venduta la televisione, venduti l’albergo sul mare a Loano (trasformato in alloggi e seconde case) e lo stabilimento balneare, Angiolone si è dedicato al carrierismo politico che a Imperia TV – spesso lo ospita anche per gli annunci a pagamento di ‘lavoro offresi’ – ha definito vero ed autentico professionismo. “Noi lavoriamo solo per il bene del cittadino, al suo servizio’. E ancora, un lasso di tempo tra consigliere comunale, provinciale, assessore comunale in cui Vaccarezza junior aveva aperto sul lungomare di Loano un ufficio di consulenza finanziaria per conto di una grande banca tedesca. Erano più i giorni con le serrande chiuse che aperte. Esperienza che viveva nel periodo in cui, sempre da pubblico amministratore, voleva rendersi conto del popolo della notte in alcune discoteche alla moda della Riviera. La sua carriera non è finita e su uno dei prossimi numeri di trucioli.it sveleremo notizie utili e interessanti.
Piero Revetria che dovrà sacrificarsi tra l’assessorato in Provincia, in via di smantellamento, e il rilancio sociale del Comune di Vendone. Ha attuato, con abilità ‘francescana’ una campagna elettorale silenziosa, privilegiando il ‘porta a porta’. Revello ed i suoi amici hanno sottovalutato l’abilità, l’esperienza del mastino che non abbaia. Hanno fatto affidamento, pare, ad un personaggio in decadenza quale Andrea Bronda, un tempo tra le prime famiglie di Vendone, tra i primi oleifici ‘tecnologici’ della vallata. Hanno sottovalutato il ruolo che poteva avere il sindaco uscente Patrizia Losno, funzionaria al Comune di Pietra Ligure, il marito vice segretario comunale a Borghetto S. Spirito, dopo un periodo che divideva col Comune di Laigueglia. Il papà era socialista, lo zio sacerdote benemerito fondatore dell’Istituto Tecnico Ferrini di Albenga- Campochiesa. Su trucioli savonesi abbiamo pubblicato parecchie foto di quegli anni. Lasagna junior si è laureato, un ruolo pure da consulente legale del Comune borghettino. Una passione lodevole per gli uliveti, ampliando le proprietà tra Arnasco e Vendone. In questo scenario la vittoria, seppure risicata, del pio Revetria, ci sta tutta. E’ più che un segnale.
A Vendone ha trasferito la sua dimora e residenza Stefano Pezzini, tra i pochi giornalisti- memoria storica dell’albenganese e del suo entroterra, nonchè neo consigliere comunale di opposizione a Onzo. Ha scelto un cavallo sbagliato e meraviglia che una persona della sua esperienza professionale, testimoni dei tempi, possa aver preso un granchio di quella portata. Il ‘vento’ non ha fischiato nella giusta direzione? C’è da fare un’altra riflessione, la candidatura del giornalista professionista Pezzini, responsabile delle pagine ponentine, è stata silenziata da tutta l’informazione, sia scritta, sia web. Era un disonore ? Forse perchè avrebbe meritato il ruolo di candidato sindaco? Forse per colpa dei compagni, alcuni, di avventura ? Abbiamo una nostra idea, confortata da qualche elemento, ma forse ai lettori poco interessa il nostro giudizio.
Continuiamo dunque con la cronaca. A Vendone è successo, come accennato, qualcosa di ‘eccezionale’. La discesa in campo di una lista capeggiata da Andrea Perelli, nulla da spartire con la nota famiglia di albergatori di Loano. La provenienza in questo caso è spezzina. La sua campagna elettorale è consistita nella presentazione della lista, tutti forestieri sconosciuti. Curioso il clima in quel di Vendone, magari la signora Patrizia Losno potrebbe farci da Cicerone. Prima telefonata, numero scelto a caso sulla guida del telefono. Ci presentiamo come giornalista, nome e cognome, spieghiamo che vorremmo sapere qualcosa di più sul primato di Vendone con un sindaco candidato e votato da un solo elettorale. Risposta, voce femminile: ” Guardi io non so nulla…sono andata a votare, ma non ho visto questo signore….non lo conosco, non so chi sia”. Insistiamo : ” Qui la gente si fa i fatti propri, non saprei a chi possa chiedere….sarà venuto a Vendone per via dell’olio buono e del clima”.
Già, lista civetta. Seconda telefonata, voce maschile. “Non so proprio nulla, non chieda a me, chi può saper tutto è Andrea, è un coraggioso…io, io, io voglio essere amico con tutti. Per me vanno tutti bene…cosa vuole, ho promesso il voto a tutti…mi scusi, ma devo andare”.
A Vendone, gli altri due canditati si saranno pur chiesti chi è Andrea Perelli che aspira a fare il sindaco di Vendone. E come mai ha scelto Vendone e non un altro paese della vallata ? Terza telefonata, voce femminile: “ Noi siamo gente riservata, non ci interessa sapere, lo chieda alla signora Patrizia, mi ha chiesto il voto per Piero, una bravissima persona, ha fatto tanto per Vendone. Non scriva nulla per favore, qui ci conosciamo tutti e tutti possiamo aver bisogno di conoscenze importanti. Devo chiudere, ho pranzo sul fuoco….”.
Andrea Bronda, già battagliero segretario provinciale della Lega Nord alleata anche nel Savonese di Forza Italia e dei berlusconiani ortodossi, aveva sparato dimettendosi da assessore: ” Revetria è un fantasma voroce…“. Noi traduciamo liberamente che si trattava di una definizione politica, altrimenti potrebbe scapparci la querela. Almeno Revetria si è presentato alla luce del sole, l’hanno sottovalutato ritenendo di possedere la vittoria in tasca.
Si saranno pure chiesti cosa vogliono questi 11 nomi di sconosciuti, peccato non sia diventata una notizia curiosa da prima pagina L’esperienza insegna: non si sceglie mai caso. Non tutti i vendonesi, a quanto pare, suddivisi tra il Borgo, Curenna, Villa, Leuso, Cantone, Vallone, Castellaro, Celsa, Crosa, fedeli i non del Santa Patrono, Antonino Martire, conoscono il martirio delle nostre valli. Nell’anno Domini 2014, la divina provvidenza ha elevato agli onori un dinosauro (lunga vita politica) quale Piero Revetria; ha sprigionato alla stregua di un fulmine-saetta che appare e scompare in un attimo, il leader italiano di ‘Ho preso un voto’. Vendone potrebbe a questo punto proporsi con un allevamento di anguille. Purché non siano di razza.
L.Cor.