Curiosamente spaventato dal contrasto violento di una scrittura preponderante e aggressivamente scura di traverso sul foglio che ho dipinto di giallo, persi la mia abituale calma, mi smarrii nella ricerca semantica e allora mi aggrappai ad un estetico appiglio legato visivamente al profondo scuro delle immagini in simil-silhouette collocate al centro del post…
È la scrittura del prosaico quotidiano che dal tempo trascorso del primo dopoguerra (fotocopiata da un registro privato degli anni ’50) congloba un idioma lontano nel tempo e nella comprensione fruibile del contesto in cui si evidenzia un taglio fotografico anti-romantico: icone appiattite in angolazioni inusuali come un collage senza tema.
Il racconto di fondo è in prospettiva futuribile e mischia il concettuale con la ricerca verbo-visiva nella contaminazione poetica di forte impatto comunicativo, quasi un responso a tinte fosche nel linguaggio aggressivo di un graffito undeground…
Il giovane fotografato di profilo, montato come a rappresentare un dialogo con sé stesso, è Tommaso G. studente milanese dell’Accademia di Brera, giovane artefice dotato e proiettato nel campo di nuove ricerche estetico-artistiche che già ha proposto in spazi prestigiosi destando un giusto interesse.
Bruno Chiarlone Denebenedetti