E’ difficile nel mondo dell’informazione capire ciò che fa notizia o meno. Nel giorno della festa della mamma, sul lungomare di Alassio, nell’area più frequentata dai turisti e residenti, un locale pubblico informava sulla lavagnetta esterna che “Festa della Mamma, oggi le mamme non pagano la pizza’. Nessun trucco . Un’idea geniale, promozionale e generosa che il novello esercente (ad Alassio dallo scorso anno, con l’apertura di un bar – tavola calda, a Montalcino invece indossava i panni di albergatore) Roberto Avogadro ha messo in pratica con successo.
Un personaggio al quale non è mai mancato carisma, inventiva e fantasia. Da giovane insegnante era approdato, sotto la bandiera della Lega Nord, al Senato, tra i più giovani della Repubblica. E’ stato per due volte primo cittadino. La seconda esperienza è naufragata tra errori ed un’alleanza con esponenti della sinistra alassina di una generazione lontana anni luce, a quanto pare, dai vecchi compagni nella città un tempo regina del turismo in Liguria. Sia per il numero di presenze, di alberghi, di ospiti stranieri, della lunga stagione che iniziava a Pasqua e terminava a fine ottobre.
Roberto Avogadro non ha tuttavia dimostrato di appartenere a quella schiera di illuminati, pochi ma buoni, che quando si era ancora in tempo, consigliavano di salvaguardare il bene -ambiente, per non intaccare la qualità del turismo. Hanno realizzato nei decenni una struttura urbanistica che ha reso ricchi e felici molti cittadini, chi più e chi meno, ma ha depotenziato, intaccato il turismo alberghiero, rimasto invece solido e vivace, produttivo, dove madre natura non è stata sconvolta dal cemento, dal caos, dalle seconde case a pioggia, dai monolocali e bilocali, dalla cancellazione delle ville padronali. Ci sono parecchie località in Italia e all’estero dove tutto questo resta un fiore all’occhiello. Alassio possedeva tutte le caratteristiche e per secoli è stata rispettata. Al punto da diventare nell’800, primi ‘900 terra di agiate famiglie inglesi.
Avogadro esercente nella città del Muretto, privata del suo habitat di richiamo più gettonato (il Roof Garden del Caffè Roma), orfana di locali che attraevano il popolo del sano divertimento notturno (Capannina, Villa Romana, Caprice, Tabù, solo per citare i più noti). Avogadro, dicevamo, simbolo delle nuove mode che omaggia di pizze le gentili mamme, giovani e meno giovani, nel giorno della loro festa. E’ stato l’unico certamente in Liguria, forse in Italia. L’informazione non se n’è accorta, per fortuna ha avuto successo il passaparola.
Roberto Avogadro, pur in tempi difficili per il Belpaese, potrebbe essere un bravo presidente di categoria. Dopo la pizza gratis, si faccia promotore di una campagna di sensibilizzazione perchè tutti i locali pubblici abbiano dei wc degni di un paese civile, coinvolgendo in primis i proprietari dei muri fino ai gestori. E ancora, si torni ad indossare divise per chi è dietro il banco o serve ai tavoli. E’ un valore aggiunto, di rispetto verso il cliente, non importa se la cultura del decoro urbano è ormai un optional. Cerchiamo di tornare alle buone abitudini. Le stesse che i cittadini svizzeri, ad esempio, praticano su larga scala nel loro paese. E poi l’Austria, la Germania…La Riviera continua come i gamberi.
Si torni ad apprezzare il decoro negli spazi verdi pubblici, davanti ai locali, lungo le strade e le piazze. E’ un ritorno alla civiltà turistica ed al buon gusto. Servono solo un po’ di diligenza e senso civico. E’ vero che da noi non vengono premiati i balconi fiori, siamo nella Riviera dei Palme e dei Fiori; non ci sono finanziamenti per chi addobba i terrazzi. Almeno si coltivi l’orgoglio del nome che portiamo.
E I VIGILI URBANI HANNO MESSO IN FUGA….
Nella tarda mattinata di domenica, sul lungomare di ponente, abbiamo assistito per la prima volta, almeno per noi, al fuggi fuggi del popolo vu cumprà che ha scelto Alassio, da anni, come meta preferita. Abbiamo già documentato con servizi giornalistici e fotografici cosa accade: una diffusa indifferenza soprattutto tra i bagnanti che spesso acquistano merce contraffatta o meno, nonostante la presenza di cartelli di avviso e di sanzioni. Si assiste all’indifferenza dei bagnini e dei titolari stessi degli stabilimenti balneari; all’indifferenza di tanti esercenti che consentono libero accesso ai locali a chi vende merce…o anche fiori. Il problema non è quello di poveri sventurati o sfruttati, semmai delle organizzazioni criminose e mafiose che stanno al vertice della catena. In Italia e all’estero.
C’è anche un degrado politico ed amministrativo dell’opulenta Alassio, dove non sono mai mancati sprechi ed abusi. Ebbene questo spaccato ha fatto si che di pattuglia esterna si trovino in molte ore del giorno solo due vigili. Inutile invocare la vergogna, è una parola che non spaventa. Bisognerebbe recarsi nell’abitazione dei signori sindaci, assessori, consiglieri delegati e protestare sotto le loro finestre, con cartelli e trombe. Farli almeno arrossire di fronte alle mogli, ai figli, alle figlie, agli amici.
Una città col movimento turistico di Alassio affidata a due vigili urbani è un insulto a tutti i cittadini onesti, a chi ancora crede nella democrazia e nella Costituzione. Due uomini in divisa spesso trasformati, loro malgrado, a spaventapasseri. Nella disastrata amministrazione civica di Varazze hanno capito – forse perchè siamo in clima elettorale comunale – che serve un presidio fisso di vigili urbani antiabusivismo. Del resto quale è il miglior viatico per i leghisti se non quello di sbandierare che gli extracomunitari ci invadono ? Viene da chiedersi, quante volte un leghista ha segnalato alle forze dell’ordine la presenza di lavoratori in nero in questo o quel cantiere edile ? Ed il rispetto delle norme di sicurezza? Chi assume irregolari sono tutti estranei alla fede dei seguaci della Lega Nord ? Suvvia ….