La Regione Liguria comunica: ” Chiusura del modulo 3 D, rimozione dei vertici aziendali, sospensione dell’accreditamento e avvio di un percorso formativo continuo per il personale. Sono questi i principali contenuti della delibera regionale sulla struttura di Vada Sabatia che verrà portata in Giunta venerdì dagli assessori alla salute e al welfare, Claudio Montaldo e Lorena Rambaudi.
A distanza di un mese dalle violenze contro i disabili perpetrate da alcuni operatori della Rsa di Vado Ligure gestita dalla Segesta di Milano, si sono concluse le operazioni di verifica istituzionale che erano state preannunciate dalla Regione Liguria. Dopo gli incontri con la ASL 2 Savonese e con Il Comune di Vado si è svolto ieri l’incontro con l’azienda e questa mattina quello con i sindacati.
“Dalle indagini compiute – spiegano gli assessori Montaldo e Rambaudi – è emersa la necessità dell’adeguamento della formazione e dell’organizzazione al modello di qualificazione previsto dalla Regione Liguria, a causa delle carenze riscontrate”.
L’obiettivo, già concordato con le organizzazioni sindacali di CGIl, CISL e Uil presenti all’incontro di questa mattina, è quello di avviare il percorso formativo continuo senza alcun licenziamento e mantenendo in funzione la struttura affinché non venga meno il servizio sul territori, ad esclusione del modulo 3 D che verrà definitivamente chiuso. “Dovrà essere l’azienda – spiegano gli assessori – a farsi carico degli oneri della formazione per la riqualificazione del personale”. A questo proposito è già stata coinvolta la Provincia di Savona che si occuperà dell’organizzazione dei corsi che, come richiesto dai sindacati, dovranno essere compatibili con l’organizzazione del lavoro. “Le carenze formative che sono state riscontrate – continuano Montaldo e Rambaudi – non erano presenti al momento del rilascio del l’autorizzazione e dell’accreditamento della struttura , ma nel tempo sono venuti meno gli standard necessari”.