Il prestigioso giornale on line, a cura del Comune di Vado Ligure, foglio preclaro nell’illustrare la fiera della pera cotta e i giardini del porto di Vado, costruiti ad uso dei croceristi deboli di vescica, questa volta va proprio contro corrente, dimenticando la notizia dell’ennesimo blocco della combustione a carbone.
Sancta semplicitas, direbbero gli osservanti del partito del minerale più amato da Tirreno Power e dai movimenti in lizza alle prossime comunali (ben 4 liste su 5). Un favore alla Monica Giuliano, dirigente comunale nella facoltosa Bergeggi del super sindaco Riccardo Borgo, destinato a lasciare lo scettro ? Un favore al sempreverde Bovero e Debenedetti ? Fate voi, cari lettori di trucioli.it. Per intanto assaporate la scelta dei pezzi cucinati nell’occasione, tra i quali spicca la serie sul ‘lavoro’ in mancanza del quale non vi sarebbe futuro come se, in cambio della salute si potesse barattare la vita delle persone. Leggi…... Leggi anche Ilsegnonews storie di vita
Purtroppo per chi ha raggiunto gli ‘anta’ c’è un medico (pneumologo) con studio sotto i portici di via Paleocapa; lui è stato un giovane laureato e tra i primi, già dagli anni ’70, ad accorgersi che a Vado Ligure e Quiliano, tra i suoi pazienti, scaturivano segnali poco tranquillizzanti. Poi un crescendo sempre più allarmante. Il medico si recava abitualmente nelle redazioni dei quotidiani locali a spiegare dubbi, perplessità, le sue certezze. Telefonava ai cornisti. Ma finì per essere messo all’indice quasi da tutti. Oggi che non è più un ragazzino, con seconda casa in quel di Varigotti, potrebbe urlare: io l’avevo detto, scritto, ripetuto, fino alla noia, invece mi avete isolato. E voi cari giornalisti di punta di Savona dove eravate? Vi ricordate di me…..? Esibite gli articoli che sono stati pubblicati in tutti questi anni, prima dell’arrivo dei ciclone giudiziario e delle conclusione della perizia d’ufficio. A quel punto la fiumane degli anti-centrale a carbone è diventata un fiume. E’ spesso così! “Io, molto sommessamente, ricordo anche in questi giorni tutti quei pazienti e conoscenti che hanno lasciato nel dolore i loro cari. E quanti ancora soffrono e soffriranno….”.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare, almeno sul piano umano, morale e professionale. Purtroppo quel medico resta lontano dai riflettori. La sua lezione dovrebbe far scuola. Altri lo seguirono con determinazione e coraggio, esponendosi in prima persona, anche se emarginati come accade nelle redazioni, nei giornali d’informazione e in certe stanze del potere, nel mondo del sindacato. Quante storie da raccontare e rimaste riservate.