Il papà Donato Cangiano era il più quotato ed apprezzato legale del comprensorio ingauno, i migliori clienti di destra, di centro, di sinistra, si affidavano ai suoi consigli. E’ stato valente capogruppo e consigliere comunale di maggioranza ed opposizione. Ha scritto uno dei primi libri sul disastro sociale della droga. Ha fatto parte della commissione edilizia e quando alcuni progetti filavano lisci, approfittando della sua assenza, preferì dimettersi da ogni incarico pubblico. Un albenganese con la schiena dritta. Il compito del figlio Giorgio non è dei più facili, non solo per il nome che porta. La morale pubblica anche ad Albenga ha fatto passi da gamberi, come la trasversalità degli affari, i conflitti di interesse, la corsa ad addomesticare varianti urbanistiche e futuro piano regolatore. Fermare la distruzione dell’agricoltura, le mire delle lobby e della grande distribuzione, le lotte intestine tra logge massoniche di diversa obbedienza per il predominio del potere e del denaro. Il solerte Silvio Fasano ha documentato il ‘pianeta’ ed i satelliti. Vediamoli quasi dal vivo.