Non è simpatico svolgere il ruolo di guastafeste. Abbiamo letto – sull’autorevole e diffuso Ivg.it – che l’Ips di Savona, presieduto dal ‘compagno’ Carlo Ruggeri, con il vice presidente, Ico Mozzoni, nato a Noli, primo cittadino prima di Bardineto, poi di Calizzano, da ragazzino esponente Dc, emigrato nell’inferno berlusconiano, ha approvato all’unanimità il bilancio 2012. Hanno omesso che l’utile raggiunge la somma di €122.483, con una produzione per € 4.718,587 e costi per € 3.888,876 (Leggi il bilancio depositato….). Un particolare curioso, sono spariti dal sito Ips i curriculum vitae dei consiglieri Mozzoni, Rossi, Zaccaria e Pollano. Abbiamo chiesto alla segreteria del presidente informazioni : “L’incaricata è in ferie, forse torna domani, forse la prossima settimana…”.
Scusate nessuno ha mai chiesto perchè un ente pubblico, percettore di compensi, sia privo ormai da tempo dei curricula di alcuni componenti il Consiglio di amministrazione ? “I giornalisti non ce l’hanno mai chiesto, noi inviamo i comunicati stampa….”. C’entra il ‘cattivo’ o il ‘buono’ ? si tratta solo di praticare una corretta informazione, l’abc. Attendiamo fiduciosi il rientro dell’incaricata ai curriculum, abbiamo lasciato il recapito telefonico.
Per ora ci accontentiamo dell’informazione di IVG.it (il giornale dei savonesi informati….). Ecco il ‘neutrale’ comunicato stampa: ” Il presidente di Ips, Carlo Ruggeri e il vice presidente Enrico Mozzoni, hanno rilasciato un comune dichiarazione. Oltre alla soddisfazione per aver realizzato, per il terzo anno di seguito, un bilancio utile, vogliamo sottolineare la positività del ruolo Ips, società interamente pubblica e partecipata dai più importanti Enti savonesi, che in un momento di grande difficoltà e di tensioni sociali e politiche, svolge la propria attività con il solo obiettivo di perseguire i più utili risultati per l’economia locale e per il lavoro. Il rapporto di correttezza e lealtà con tutti gli Enti soci consente a Ips di svolgere la propria funzione con serenità e incisività e con qualificanti risultati il cui merito va alle alte capacità professionali ed umane dei dipendenti e dei collaboratori della società “.
Non è male per un ente pubblico, pagato con i soldi dei cittadini contribuenti. Va benissimo l’autoelogio promozionale, ma le altre notizie bisognerebbe pure spiegarle.