“Cinque milioni di evasori che il Fisco non vuole vedere…li conosce per nome e cognome… ” Strepitosa ‘denuncia’ giornalistica ? Ma se il Fisco li ‘oscura’ perchè un giornale d’inchiesta e meritevole, con tanti ottimi giornalisti, non fa una un’inchiesta a tappeto sui signori delle concessioni edilizie consultabili, società consultabili, ville e villoni, palazzine alla luce del sole. Non sono nascosti nei paradisi fiscali, li abbiamo davanti agli occhi. Un tempo i giornali locali pubblicavano l’imposta di famiglia, poi le dichiarazioni dei redditi dei cittadini, delle società. Ora coprifuoco grazie alla privacy, eppure i gioielli esposti al sole possono essere rivelati. Ci sono i pubblici permessi a costruire. Tra gli azionisti de il Fatto Quotidiano c’è un vero editore di origini genovesi-alassine. Dia una mano ai tanti onesti che pagano fino all’ultima lira.
il Fatto Quotidiano del 22.4.14: scrive “Quei 5 milioni di evasori che il Fisco non vuole vedere”. – IL FISCO li conosce per nome e cognome, ma “manca la volontà politica di stanare gli evasori, che sono ladri tre volte”. A dichiararlo all’AdnKronos è Stefano Liviadotti, firma dell’Espresso e autore del libro “Ladri”. Gli evasori e i politici che li proteggono, edito da Bompiani. Secondo Liviadotti gli evasori sono ladri “perché non pagando le tasse costringono il fisco a tartassare chi non può sfuggire, e quindi i dipendenti e i pensionati che contribuiscono al gettito fiscale per l’82%; lo sono inoltre perché usano ospedali e scuole a sbafo e perché apparendo poveri usufruiscono ad esempio dei bonus per i libri di scuola e di altre misure pensate per i veri poveri”. L’evasione ammonta a 180 miliardi di euro l’anno e lo Stato “ha tutti gli elementi per recuperarla con 300 banche dati collegate tra loro. Ma questa macchina funziona perché in Italia ci sono 5 milioni di contribuenti a rischio evasione che con le loro famiglie valgono tra i 10 e 12 milioni di voti ”. Per Liviadotti questi 5 milioni di potenziali evasori sono lo zoccolo duro di elettori del centrodestra sin dal 1994, ma “da quando Berlusconi ha appoggiato Monti si sono sentiti traditi e sono passati con Grillo”.
Post scriptum: Biografia
Lorenzo Fazio è genovese, abita a Torino e lavora a Milano. Da giovane ha provato a fare il giornalista senza successo. Dal 1982 si occupa di editoria, prima alla Marietti (redattore), poi all’Einaudi (ufficio stampa), quindi alla Bompiani (editor Tascabili), di nuovo all’Einaudi (editor tascabili e saggistica) e infine alla Bur (direttore editoriale). Finché nel 2007 fonda con il Gruppo Gems e con altri soci la casa editrice Chiarelettere. Nel 2002 partecipa alla fondazione del sito di informazione economica Lavoce.info. Nel 2009 partecipa alla fondazione del quotidiano Il Fatto, di cui Chiarelettere è azionista.