Giovedì mattina Il Giornale della famiglia Berlusconi, edizione ligure, titolava in prima pagina ” Loano, ecco la Marina dei superyachts “. Le tv regionali diramavano la notizie di nuovi 22 posti (in realtà sono 7) per miliardari del mare con ‘barchette’ da 55 a 77 metri. E comunque oltre i 25 metri per un totale di 32 che si aggiungono agli 800. Come non gioire di tanto progresso, radioso benessere nelle acque della città dei Doria, ma anche dei Caduti per la Libertà. A questo proposito c’è il Viale Della Rimembranza che ospita alcune decine di steli di ferro recanti una piastrina con i nomi degli eroi loanesi. Le aiuole che li ospitano sono trascurate, in stato di abbandono e degrado. I primi turisti stranieri di Loano 2, Ai Pozzi Village e del vicino Riviera Palace, i proprietari di yachts, i loro ospiti, potranno ammirare l’angolo più storico ed antico della città. Il ‘ponte romano’ di Borgo Castello dove c’è di tutto fuorché decoro. Gran biglietto da visita pasquale dei signori che siedono robustissimi al governo della città e li onora.
Spesso questo blog che non ospita pubblicità a pagamento, sacrificio di pochi volontari e di pochi cittadini ricchi di coerenza praticata e non predicata, mette in mostra ‘cartoline di Loano’ da dimenticare. Sporcizia, aiuole trascurate, erbaccia ogni dove, senso di disordine, con strade in balia di buche, avvallamenti, tombini che ballano, rattoppi di asfalto pericolosi, nessun rispetto – salvo eccezioni – per le zone storiche più fotografate se si esclude Piazza Italia, il lungomare vestito di nuovo ed immediati dintorni.
Viene spontaneo chiedersi se chi ha la responsabilità, in casa sua si comporta con la stessa trasandatezza, indifferenza, cattivo gusto. A casa sua è libero di farlo, Loano è un patrimonio della comunità, con il dovere civico di pensare anche alle future generazioni. E’ vero che menefreghismo e idolatria sembrano prevalere e coloro che hanno una coscienza civica e critica sono dei capitan Fracassa, magari malvisti e criticati. E’ vero che non abbiamo mai letto una presa di posizione non diciamo critica, ma di cultura ambientale da parte di associazioni come gli albergatori, commercianti ed esercenti, artigiani, agenzie immobiliari, bagni marini, quelli che dovrebbero essere più interessati ad una città in fiore, con le aiuole curate, le strade senza buche, le zone più caratteristiche tenute a gioielli come avviene in tanti Paesi civili. E che dire della Pro Loco con esponenti di spicco ? Di chi hanno paura ? Di essere tacciati per estremisti? Cosa temono ? Perchè, se hanno paura, accettano le cariche ?
Va bene fregarsene dell’estetica e del primo biglietto da visita, ma si potrebbe almeno rispettare le aree dove i ‘ceppi’ ricordano gli eroi loanesi, vittima della guerra . Non si dica, per favore, che è una città povera, il libro bianco sui 20 anni di bilanci c0munali racconta sprechi inenarrabili, spese allegre (incarichi professionali e manifestazioni musicali inclusi, mostre di pittura) ed ovviamente utili opere pubbliche. Non si dica che è una città penalizzata quando abbiamo la visione di decine di cantieri edili, ristrutturazioni, ampliamenti, nuove seconde case, mansarde e sottotetti recuperati, nuovi box, palazzi che crescono. Ci sono tanti soldini degli oneri di urbanizzazione. Fanno anche bene le menti pensanti di Palazzo Doria, eletti dai loanesi, a fregarsene del decoro, della periferia soprattutto – non da oggi – , a curarsi di altre priorità più redditizie nella campagna elettorale. Intanto ci pensano i giornali rispettosi della verità a promuovere la città. Arrivano i miliardari via mare, battiamo le mani, siamo cittadini superfortunati.
Per ora chi ne ha voglia dia un’occhiata queste immagini (recentissime) riservate ai loanesi di buona volontà. Magari umili che quando camminano per le strade non possono sognare.
DAL SITO UFFICIALE DELLA PROCO LOCO DI LOANO
Maria Giuliana AMELOTTI
Roberto Ossum
Franca Roveraro Cappelluto
Graziella Cha’ Delbalzo
Gianluigi Bocchio
Massimo Castelli
Orazio Cacace
Massimo Cereda
Antonio Clerici
L’assemblea ha inoltre anche eletto il Collegio dei Probiviri di cui sono stati chiamati a far parte: