Domenica 13 Aprile 2014… Monsignor o meglio semplicemente Don (come si sottoscrive lui) Fiorenzo Gerini, terminata la S. Messa, ha annunciato che non sarà più il nostro parroco…. Uno sbigottimento e un dolore profondo colpisce la piccola comunità, bambini inclusi. La motivazione addotta è la sua età. Per i parrocchiani è difficile crederlo: Don Gerini cura la parrocchia in maniera esemplare, con amore e dedizione, senza nulla trascurare. Sono trascorsi 60 anni, eppure è come fosse ieri quando venne chiamato a sostituire don Bellocchio, successore di don Menini. Il vescovo ha nominato parroco di Peagna, don Cosimo Quaranta, originario di Catanzaro, 52 anni, già parroco di Cisano sul Neva, poi tre anni ‘missionario’ in Perù con monsignor Panizza di Balestrino. Si insedierà domenica 27 aprile, poi pare debba assentarsi per 2 mesi, mentre al 25 maggio sono fissate le prime comunioni di 12 bambini.
Don Gerini, è sempre attivo, attento e rigoroso alle esigenze della comunità affidatagli, con il suo carattere forte e insieme dolce, con l’amore che mostra ai bambini del catechismo e non solo, con l’accoglienza fraterna che riserva a chiunque si avvicini alla sua parrocchia.
Sono rimasto scosso, ammutolito, rattristato, senza parola quando ho visto, come poche volte era accaduto, le mie figlie piangere dopo aver ascoltato l’annuncio.
Sicuramente tanto cambierà, magari anche in meglio, ma sarà tremendamente difficile rinunciare al nostro parroco. Uno di noi. Non dimenticherò mai le attenzioni riservate a me come ad altri. Il suo avvicinarsi ai parrocchiani particolarmente anziani in difficoltà a raggiungere l’altare, per dar loro la comunione, il suo cercare in ogni modo di coinvolgere bambini e ragazzi, di comprenderli, di indurli a non abbandonare il loro percorso di fede.
Francamente è difficile capire le motivazioni che hanno indotto il Vescovo a prendere tale decisione! La nostra è una parrocchia che funziona, con un gruppo (considerato il territorio) numeroso di bambini che frequentano il catechismo, con l’organizzazione di numerose attività anche extra-parrocchiali che attirano un gran numero di persone. Il nostro parroco è anziano, eppure ancora in questi giorni si aggirava per le case per consegnare personalmente ad ogni famiglia il “giornalino della parrocchia”.
Ogni anno, e non è così scontato anche in realtà vicine alla nostra, passa casa per casa per la benedizione pasquale, non desistendo dal bussare anche da chi abitualmente non gli apre, anche solo per porgere il suo saluto. Nonostante la sua età e la sua integrità, in più circostanze, ha dato prova di una grande apertura mentale spesso non mostrata dai giovani.
Il “nostro” Don Gerini resterà, nonostante tutto, il nostro parroco anche se la sua guida, la sua fede profonda, il suo essere pastore conciliare, ci mancherà oltre misura. Ora come ora sembra impossibile continuare senza di lui e anche se so che lui non condividerebbe questa mia affermazione vorrei tanto poter chiedere al Vescovo: “non poteva valutare di affiancargli qualcuno per aiutarlo? Quali sono le cose di cui è a conoscenza che l’hanno indotto a prendere questa decisione? Perché, sa Monsignor Vescovo, noi parrocchiani eravamo davvero felici di avere il nostro Pastore!”.
RINGRAZIAMENTO AL PARROCO
Grazie Monsignore
Carissimo don Fiorenzo, i nostri cuori e la nostra mente sono afflitti e scoraggiati dalla notizia della sua (obbligata) rinuncia alla guida della Comunità parrocchiale di San Giovanni Battista in Peagna di Ceriale e del Santuario di N.S. della Grazie.
Reverendissimo
Monsignore, non ci sono parole per ringraziarLa per i suoi 60 anni ininterrotti di guida pastorale della comunità, perché tanti sono gli anni di grazia che Dio, Padre buono e generoso, ha voluto concederla a questa
Parrocchia, dove Lei ha sempre esercitato il Suo zelante ministero sacerdotale, donando a tutti gioia, conforto, attenzione e solidarietà.
Ella è stato e sempre sarà, come recita il libro della Sapienza, riflesso della luce perenne, specchio dell’attività di Dio ed immagine della Sua bontàPer mesi ci ha nascosto questa decisione che immaginiamo quanto dolore, tormento ed angoscia Le ha procurato, soffrendo in modo personale e silenzioso, perché temeva che la sua comunità reagisse contro le gerarchie ecclesiastiche per quella che tutti ritengono una negativa ed inumana decisione. Con questo ci ha dato un’ulteriore segno del suo attaccamento alla Madre Chiesa ed alla filiale obbedienza all’Ordinario Diocesano, promessa nel giorno della sua consacrazione presbiteriale.
Vogliamo dirle un forte grazie a Lei nostro amatissimo Parroco, perchè in tutti questi anni con amore paterno ha seguito tutti con fedeltà, competenza e affetto, in particolare i bambini ed i ragazzi, che li ha spronati all’impegno cristiano, insegnandogli ad essere buoni, tolleranti, illuminati sul valore delle preghiere e l’importanza dei sacramenti.
Non è facile esprimere i nostri sentimenti e le nostre sensazioni in questo momento così triste e delicato. La ricorderemo con grande riconoscenza per i decenni di vita che ci ha donato, vissuti insieme, nella preghiera, nelle esperienze di evangelizzazione, nelle attività parrocchiali, nelle feste e nei momenti di agape; tanti, tantissimi ricordi che affiorano nella nostra mente e nel nostro cuore. Grazie per le molte opere fatte e che senza la sua volontà mai sarebbero state realizzate di cui gode tutta la comunità Cerialese: dal Santuario alle opere parrocchiali di Capriolo, dalle strutture della sagra al restauro delle chiese parrocchiali, quella nova e quella vecchia senza dimenticare il premio letterario Anthià e la rassegna del libro di Liguria.
Ci ha fatto crescere tutti come alberi verdi che affondano le radici nell’acqua viva della fede per produrre tanti frutti, utili per il bene della Chiesa e della società civile.
Ha sempre cercato di capire le problematiche, analizzandole con grande lucidità, evidenziando i lati positivi ed intervenendo su quelli negativi per trasformarli e convertirli comunque secondo l’insegnamento di Cristo. Lei è per tutti noi vero esempio della Chiesa che accoglie tutti, sostiene i bisogni spirituali e materiali di ciascuno.
Ci consola solo il fatto, e non avevamo dubbi, che rimarrà come aiuto del nuovo pastore designato e le auguriamo pertanto di cuore di continuare in salute, serenità e forza fisica il Suo servizio in mezzo a noi come ha fatto in passato per moltiplicare la gioia, aumentare la letizia e portare la pace, insegnandoci a rinnegare l’empità ed i desideri mondani per condividere la vita divina del figlio di Dio.
Senta forte e stretto in questo momento e sempre l’abbraccio dei bambini, dei fedeli e di tutta la comunità di Peagna che Lei tanto ha amato.
Infine il grazie più grande va a Dio nostro Padre che per mezzo di Gesù, nostro Salvatore, allo Spirito Santo, nostra forza e guida, ed alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, per la grazia elergitaci di averla avuta a lungo come pastore e perché siano luce e guida del suo e nostro camminino futuro.
I parrocchiani
LA CARTA DI IDENTITA’ DI DON COSIMO QUARANTA, IL NUOVO PARROCO
Don Cosimo Quaranta
Luogo di nascita: Cardinale (CZ)
Data di nascita: 25/09/1961
Data ordinazione: 01/10/1988 per mani di S.E. Rev.ma Mons. Alessandro Piazza
Incarichi:
- già Parroco di S.Maria Maddalena in Cisano sul Neva, e S.Alessandro in Conscente.
- Nel 2005 ha assunto invece la carica di parroco di Santa Maria Maggiore Castelvecchio ad Imperia, al posto di don Nilo Balbo, incarico che lascia il 27 settembre 2006 forse a seguito di un’iniziativa di parte dei parrocchiani di raccolta di firme da portare successivamente al Vescovo per lamentarsi del proprio parroco (1).
- In data 1° agosto 2008, Mons. Mario Oliveri Vescovo di Albenga-Imperia gli ha concesso di soggiornare per tre anni nella Diocesi di Carabayllo ( a Lima in Perù), come Missionario “fidei donum” quale collaboratore del vescovo monsignor Lino Panizza Richero (o.f.m. Cappuccini – originario di Balestrino).
- Al ritorno dall’esperienza missionario in sud-America collabora con l’arciprete Can. Antonello Dani nella parrocchia di Nostra Signora Assunta in Piani d’Imperia.
- Attualmente è delegato per la vita consacrata della Diocesi di Albenga-Imperia di cui è vicario episcopale Mons. Giorgio Brancaleoni (attuale vicario generale e rettore del seminario vescovile).
(1) http://imcomeimperia.iobloggo.com/tag/don+cosimo+quaranta
Circa un anno fa si insediava nella parrocchia di Castelvecchio il nuovo parroco, Don Cosimo Quaranta. La settimana scorsa i parrocchiani non hanno più visto il loro parroco. Cosa è successo? Vediamo di spiegare un po’ (tramite varie voci raccolte in giro…). Premetto che, non essendo più di quella parrocchia, ho assistito a poche messe celebrate da Don Cosimo, e quelle poche a cui ho assistito sinceramente non mi sono piaciute, ma queste sono mie personali opinioni, che non so se son condivise o meno dai parrocchiani.
Don Cosimo Quaranta, poco dopo il suo insediamento, fa partire i lavori di ristrutturazione delle vetrate della chiesa (lavori comunque studiati e voluti dal predecessore don Balbo) e i lavori di realizzazione del nuovo complesso sportivo oratoriale. Nonostante i lavori eseguiti, molta gente incomincia a non sopportare (e criticare) Don Cosimo e , come spesso accade, la gente si divide in due fazioni, gli entusiasti del parroco e i critici. Sinceramente non vi so dire se l’affluenza alle messe sia diminuita o aumentata (come vi ripeto ho assistito a veramente poche messe a Castelvecchio), sta di fatto che alcuni parrocchiani, tra i più accaniti contro Don Cosimo, hanno avuto l’idea di fare una raccolta di firme da portare successivamente al Vescovo per lamentarsi del proprio parroco.
So per certo che la raccolta firme è stata fatta, non son sicuro che poi sia stata portata. Lunedì 27 settembre Don Cosimo, forse venuto a conoscenza della raccolta di firme, decide di dare le dimissioni e abbandonare la Parrocchia di Castelvecchio, cosa detta a pochi fedelissimi, ma poi, chiaramente, la voce si è sparsa. Molta gente, la domenica successiva, si aspettava di assistere all’ultima messa di Don Quaranta, cosa che non è successa perchè si è presentato un altro sacerdote a celebrare.
Si dice che ieri Don Cosimo sia tornato a Castelvecchio a salutare alcune persone; certo, la storia della raccolta firme mi pare molto triste, ma, penso, che sarebbe stato bello per i parrocchiani assistere all’ultima messa del loro ormai ex parroco.