Incredibile! Marina di Alassio Spa, 80 % cento di proprietà comunale, ha citato al Tar il Comune e Regione Liguria. L’ente locale perchè ha definitivamente negato, durante il mandato del sindaco Roberto Avogadro, il rilascio della concessione demaniale marittima. Oggetto: sistema portuale del porto turistico Luca Ferrari. L’ente regionale per aver dichiarato l’istanza della Spa ‘ irricevibile’. Il tribunale amministrativo ha respinto il ricorso e compensato le spese. Altro aspetto, a nostro avviso, clamoroso: per quale ragione il contenzioso è rimasto con la sordina ? Perché non informare – al di là dell’esito – gli alassini della singolare controversia giudiziaria? A chi dava fastidio ? LEGGI LA SENTENZA INTEGRALE. Intanto candidato alla successione del compianto Gaibisso pare ormai scontato sia Corrado Careglio Bonelli, ex An, assicuratore alassino, dopo la ‘trombatura’ di Fracchia ed il ‘no grazie’ di Lucchini (Leggi a fondo pagina il suo ultimo comunicato).
Corrado Careglio Bonelli (classe 1970 nato ad Albenga, nella foto) nell’aprile del 2011 faceva parte della lista di sostegno a Luca Villani sindaco, con Melgrati, Zioni, Vinai, Maiellano, Matteo Aicardi, De Michelis e altri.
Seguiamo, a sommi capi, quanto riporta la sentenza del Tar. La Marina Spa, assistita dagli avvocati Luciano Serra, Giuseppe e Andrea Pericu, ha chiesto l’annullamento del provvedimento del Comune di Alassio del 6 dicembre 2012 e comunicato cinque giorni dopo con il quale si respingeva l’istanza di rilascio della concessione demaniale del porticciolo turistico. E la Regione Liguria dichiarava, a sua volta, che la richiesta era ‘irricevibile. Si tenga conto, viene fatto rimarcare nel ricorso della Marina Spa che essa gestisce l’intero complesso portuale sulla base di distinti concessioni. La prima rilasciata nel 2007, rinnovata nel 2009, denominata ‘vecchio porto’, con una superficie di 59 mila mq. e scadenza il 31 dicembre 2012, prorogata ex lege al 2015. e successivamente, per legge, procrastinata al dicembre 2020.
Con un altro provvedimento, del 2003, è stato concesso la temporanea occupazione del cosiddetto ‘nuovo porto’ per 24 mila mq dove realizzare opere di completamento delle strutture portuali esistenti. Durata ventenneale, scadenza 15 dicembre 2023.
Nel mese di agosto 2012, Avogadro sindaco, la Marina chiedeva al Comune il rilascio di un atto supplettivo di concessione del 2003 che ‘determinasse la concentrazione dell’intero sistema portuale a capo della Marina Spa, con un unico titolo concessorio e favorire in tal modo progetti di sviluppo estesi all’intera area”.
L’ente Regione si è opposto al nulla osta regionale, all’unificazione delle due concessioni in quanto veniva leso il ‘rispetto dell’ormai generale regola della gara pubblica’. Il Comune, in data 1 e 6 dicembre 2012 respingeva l’istanza. Si sono costituiti in giudizio Comune (opposizione solo formale all’accoglimento) e Regione eccependo l’inamissibilità del ricorso per ‘difetto di interesse’ e ‘infondatezza nel merito’. Nel marzo 2013 era respinta l’istanza cautelare e successivamente gli enti hanno depositato memorie.
Si da atto che la Marina Spa, pur dipendente dal Comune, è un’entità giuridica distinta dall’Ente pubblico che esercita un controllo di fatto. E’ fuori dubbio che la società possa avere progetti e volontà ‘non coincidenti con quelli del Comune, interessi contrapposti’. E comunque la Regione non ha dimostrato che il Comune di Alassio eserciti su la Marina un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi”. Per il resto il Tar cita la posizione di privilegio derivante dalla concessione del ‘porto nuovo’. Per queste ed altra ragioni il ricorso è stato dichiarato infondato.
Leggi la sentenza del Tar tra Marina di Alassio e Comune di Alassio
IL COMUNICATO STAMPA DI LUCCHINI
COMUNICATO STAMPA
Da più amici è venuta negli ultimi tempi la sollecitazione ad interessarmi alla Marina di Alassio cosa che, se da un lato mi fa piacere dall’altro mi fa sorgere molti interrogativi. Ho ancora in mente le parole di Sergio Gaibisso che mi chiese di rendermi disponibile a prendere in mano dopo il termine del suo mandato questa società partecipata dal Comune. Mi disse con la solita immancabile modestia e concretezza, dall’alto dei suoi oltre 80 anni, che gli avrebbe fatto piacere aiutarmi in questo compito. Io rimasi sorpreso e lusingato e gli risposi che semmai era il contrario ovvero ero io a chiedere la sua preziosa collaborazione. Ma poi le cose sono andate come sono andate; Sergio ci ha lasciato e io sono rimasto senza il mio mentore.
Ora come ho detto dopo parecchie sollecitazioni a prendermi cura e carico della Marina di Alassio, negli ultimi giorni mi sono giunte telefonate in cui si paventava la possibilità che nuovamente si vada ad una gestione politica lottizzata, e che qualcuno dei soliti noti che prima trovava remunerazione per i propri “ meriti “ politici in qualche altra maniera ora sarebbe papabile per questo incarico.
Ebbene se così è allora sono pronto a candidarmi anch’io: ma come dissi “senza passare dal libro dei ringraziamenti “ di qualcuno in particolare e di nessuno più in generale, anche se francamente troverei più ragionevole dati i problemi economici e di criticità del momento, che una società come la Marina di Alassio venga assegnata alla supervisione di un Dirigente comunale, che percependo già, tra stipendio e premio di produttività, una lauta retribuzione, potrebbe interessarsene gratuitamente, facendo così un gesto di generosa disponibilità e responsabilità verso l’Ente comunale.
Dico questo perché per il mio impegno nella gestione della Marina di Alassio sono pronto a rinunciare a qualsiasi forma di compenso, ed oggi, salvo modifiche dell’ultima ora, colui che ricopre la carica di presidente di questa Società partecipata dal Comune, percepisce 18 mila euro lordi /anno, soldi che potrebbero essere importanti per contribuire e permettere al Comune di realizzare altri progetti, come trovare una casa per quelle famiglie alassine disagiate e in difficoltà.
Dico questo riflettendo sul presupposto che il sindaco della nostra città percepisce un compenso amministratore di circa 3000 euro / mese lordi che, grosso modo, corrispondono ad un compenso netto di 2000 euro e che un consigliere comunale senza delega assessoriale, magari persona professionalmente preparata e competente percepisce qualcosa come 20 euro lordi per la partecipazione ad ogni Consiglio Comunale. E’ per questo che ritengo il ruolo di presidente della Marina, quindi un impegno ben inferiore, sotto molti aspetti, rispetto a quello di un sindaco soprattutto in termini di responsabilità, non abbia equilibrio tra i 3000 euro lordi di compenso del Sindaco e i 1500 lordi del presidente della Marina.
Quindi credo giusto, soprattutto in virtù del drammatico momento economico generale e delle gravi difficoltà del Comune, (si vedano solo le ultime frane provocate dalle piogge i cui danni potrebbero ammontare ad oltre 500 mila euro), chiedere come compenso amministratore per la presidenza della Marina l’equivalente del gettone percepito da uno qualsiasi dei consiglieri semplici in carica, ovvero circa 20 euro lordi / mese. Oltre alle considerazioni sopra esposte è lecito domandarsi perché un consigliere comunale, magari con ottime competenze personali e soprattutto eletto dai cittadini, dal voto popolare, debba esser ricompensato per il proprio impegno che definirei quotidiano, (quando ci si riferisce a persone responsabili ovviamente), con miseri 20 euro a Consiglio mentre un nominato dalla politica, un poltronista, e qui ne abbiamo visti davvero tanti negli anni, possa percepire un compenso anche 50 / 70 volte superiore. Non è giusto !
Questa mio comunicato è una candidatura “provocatoria” alla presidenza della Marina di Alassio nei termini e per le ragioni sopra espresse, anche se ribadisco troverei logico e percorribile che la società partecipata dal Comune venga assorbita sotto la gestione di uno dei Dirigenti comunali.
Fabio Lucchini – Alassio (393-99.56.059) – email: alassiovela@tiscali.it
Alassio, 13 Febbraio 2014