Ho in questi giorni rivisto il film su Abramo Lincoln con la regia di Steven Spielberg che ci racconta come verso la fine della guerra di secessione, il Presidente degli Stati Uniti propose, tramite il suo gruppo parlamentare, di approvare il 13.mo emendamento che avrebbe di fatto annullato la schiavitù dalla costituzione americana.
Gli mancavano però 20 voti affinché tale atto fosse approvato per cui, tramite suoi fidati collaboratori, comprò con varie metodologie, i parlamentari che erano dichiaratamente contrari all’emendamento. L’operazione andò a buon fine e la schiavitù fu abolita. Il Presidente Lincoln quindi comprò i voti di 20 parlamentari ed è fuori dubbio che Machiavelli avesse ragione quando affermava che il fine giustifica i mezzi. Ma Lincoln non fu inquisito dalla magistratura per tale azione corruttiva. Non fu inquisito perché, evidentemente, tale tipo di reato non era previsto dalle leggi americane.
Invece in Italia Berlusconi è sotto processo per aver comprato il voto del senatore De Gregorio affinchè il suo cambio di “casacca” potesse contribuire in modo determinante la caduta del Governo Prodi nel 2008.
A ben vedere però non mi risulta che tale tipologia di reato sia presente nel nostro ordinamento giudiziario, per cui non mi è chiaro in base a quale articolo del codice penale l’ex Presidente Berlusconi sia stato inquisito. Vedremo gli sviluppi.
Ma sostenere che il voto di De Gregorio ( ben pagato a quanto pare ) abbia fatto cadere Prodi è una bufala grande come una casa.
E’ sufficiente andare su internet e trovare gli articoli dell’epoca ed avrete la conferma che il governo Prodi cadde perché ci furono le dimissioni del ministro della Giustizia Clemente Mastella che si era risentito per l’incriminazione della sua consorte, allora presidente del Consiglio regionale della Campania. La moglie del guardasigilli fu sottoposta agli arresti domiciliari e gli fu ordinato dal suo accusatore De Magistris di risiedere fuori dalla Campania ( !!!! ). L’iniziativa del brillante accusatore finì, come sue altre, in una bolla di sapone ( la sua inchiesta “Why not” è stata definitivamente affossata dalla Cassazione dopo 7 anni !! ) ma probabilmente gli è stata utile perché , andato in pensione, fu poi eletto parlamentare europeo e poi sindaco di Napoli.
Su internet ho cliccato << chi fece cadere Prodi >> e ho trovato :
Il 24 gennaio 2008 dopo il dibattito del Senato sulla fiducia il governo Prodi è battuto per 161 voti a 156.
Hanno negato la fiducia al Governo i seguenti senatori eletti in liste dell’Unione:
Tommaso Barbato (UDEUR), Clemente Mastella (UDEUR), Lamberto Dini (Liberaldemocratici, eletto nella Margherita), Domenico Fisichella (indipendente, eletto nella Margherita), Franco Turigliatto (Sinistra Critica, eletto in Rifondazione Comunista), Sergio De Gregorio (Italiani nel Mondo, eletto nell’Italia dei Valori).
Si è astenuto (ma l’astensione ha effetto di voto contrario) il senatore Giuseppe Scalera (Liberaldemocratici, eletto nella Margherita).
( Mia annotazione : i voti contrari furono 7.)
Commento del giornalista : << la vicenda di Mastella e consorte è stata sufficiente da sola a far cadere Prodi? No, o almeno i conti non tornano !!! sappiamo che il noto ballerino trasformista Clemente non ricevendo la fiducia istituzionale che si aspettava per i guai della moglie, annunciò la decisione di non sostenere più Prodi con l’Udeur…ma gli altri “onorevoli” che pure eletti nelle file del centrosinistra hanno negato il loro sostegno. Quale ragione-alibi avevano per cambiare bandiera? >>
Da un altro giornale : << il Ministro della Giustizia Mastella entra a Montecitorio sconvolto dalla notizia che la procura di S. Maria Capua Vetere intende arrestare sua moglie: il guardasigilli dà le dimissioni, e 4 giorni dopo ritira l’appoggio dell’Udeur al Governo, costringendo Prodi il 24 gennaio a chiedere di nuovo la fiducia al Senato. Stavolta gli sarà fatale: 161 a 156 per il centrodestra. Chi tradì? Oltre a De Gregorio e a Mastella, lo fecero anche Lamberto Dini e Giuseppe Scalera. “Stranamente” quel giorno fece mancare la sua presenza anche il senatore Pallaro, eletto in Argentina.”
Marco Travaglio pubblicava su YOUTUBE in data 16 marzo 2009 : << ieri sera (15marzo2009) Romano Prodi, ospite in tv da Fabio Fazio, ha rivelato un retroscena interessante che ci aiuta a capire le vere ragioni della caduta del suo ultimo governo 2006-2008.”
Superfluo sottolineare che con una maggioranza cosi fragile quel governo non aveva grosse aspettative di vita ma e’ importante capire PERCHE’ Mastella tolse la fiducia al governo:
1) solamente per l’arresto della moglie?
2) o anche e soprattutto perchè Veltroni e Berlusca stavano facendo un patto sulla legge elettorale (pro-bipartitismo) che tagliava fuori i partiti piccoli, “ammazzando” non solo i comunisti ma anche l’UDEUR di Mastellone.
3) Prodi che rivela questo: “Mastella mise la testa di traverso nel mio ufficio e mi disse: Ragazzi miei, se volete far fuori me, sono io a far prima fuori voi!’
Retroscena che svela il perche’ Mastella abbia mollato il governo Prodi, dunque l’arresto della moglie e ‘ solo un pretesto o cmq non e’ stato fondamentale per le sue scelte. >>
Questa ricerca chiunque la può fare e ciò sta a dimostrare che quanto sostenuto dall’ inquirente Woodcock – novello De Magistris – , ed avvallato dai soliti giornalisti con poca memoria e coerenza, è , come già detto, una balla colossale.
Chi ha fatto cadere Prodi è stato Mastella con l’aiuto di altri 6 senatori ed il voto ” comprato” di De Gregorio è stato del tutto ininfluente. Quindi, stando agli atti ufficiali, se De Gregorio non avesse “tradito” Prodi sarebbe caduto per sei voti invece che con sette. Sarebbe cambiato qualche cosa ? No, evidentemente !
Ma allora perché il voto di De Gregorio sarebbe stato comprato ? Mistero, mistero buffo che sicuramente i magistrati ci chiariranno.
Luciano Locci