Ormai gli alberghi non fanno più notizia? Non abbiamo letto che il G.H. Garden Lido, 46 anni di vita, inaugurato 5 stelle, passato a 4, un periodo iniziale di alti e bassi, il deciso decollo a metà degli anni ’90 con media annuale di occupazione delle camere del 78, 65 %; poi la continua discesa dopo il 2003, ha chiuso il servizio ristorante (Anfitrione). I clienti per Natale-S.Silvestro potevano usufruire di convenzione con il ristorante Zeffirino (in porto). E le buone notizie ? Resta aperta al pubblico la grande spiaggia dell’hotel (3 concessioni demaniali) con servizi per adulti e piccini. E ancora, nell’area portuale è attiva Banca Unipol (neo proprietaria dello scalo) con sportello bancomat. Infine chi naviga su Google e clicca ‘porto di Loano’ ha la sorpresa di trovarsi in primis la pagina del Porto d’Oneglia.
Non è la prima volta che questo blog (in precedenza truciolisavonesi) scrive fino alla noia del ‘disastro’ alberghi nel ponente ligure; dimezzati non solo per riqualificare o svecchiare le strutture, tutto sommato positivo, ma sottoposti a micidiali insidie con risultati da Caporetto.
Primo aspetto: la crisi generalizzata che ha colpito il turismo alberghiero, soprattutto da Varazze a Ventimiglia (a Bordighera si è letto di recente che nel 2013 hanno chiuso e chiesto la trasformazione 12 alberghi). Disfatta che ha in comune la decadenza ambientale da cementificazione selvaggia, snaturando la caratteristica peculiare dei nostri borghi marinari e agricoli. Senza parlare della viabilità caotica e del superaffollamento. La politica delle seconde case, proiettata nel tempo, ha decapitato l’economia sana ed il traino alberghiero. Gli unici beneficiari diretti sono: 1) agenzie immobiliari, 2) Bagni Marini – le due categorie più numerose, la seconda con carattestica di lobby essendo più unita ed incisiva sulla politica e sui mass media-, 3) supermercati-discount, 4) panetterie, 5) gelaterie. Inizialmente, tra i benificiari, c’erano bar e pizzerie, la loro inflazione, l’aumento degli affitti, ha provocato il collasso e resistono (nei bilanci) solo le gestioni più professionali e qualitative.
La seconda insidia è costituita da un binomio: speculazione edilizia che spinge i proprietari dei muri a trasformare gli alberghi in quanto non redditizi in proporzione al capitale investito e di pari passo l’assurda tassazione che colpisce indiscriminatamente chi fa ‘impresa’ alberghiera. Oberati da balzelli locali, regionali, nazionali e in parte provinciali (assicurazioni in particolare e imposte trasferimenti Pra). Abbiamo ripetuto tante volte, senza smentite, che la principale Associazione di categoria, con i suoi vertici soprattutto in passato, ha pesanti responsabilità. Sia sul fronte delle strategie e delle rivendicazioni (si pensi a finanziamenti a pioggia e formazione lavoro-burla), sia nel conflitto di interessi che hanno coinvolto presidenti e responsabili a livello provinciale e locale; privandoli della forza e della fermezza necessari per raggiungere obiettivi comuni e prioritari. Ostaggi. Alberghi-impresa considerati alla stregua di qualsiasi attività commerciale.
Ci si è cullati, per decenni, sugli ‘annunci ad effetto’, sulle passerelle da ‘prime donne’. Un presidente provinciale, durante il mandato, mettendolo a confronto col presidente della Regione, ha raggiunto il record di 3.858 ritagli stampa sui due quotidiani più diffusi in provincia (Secolo XIX e Stampa) rispetto ai 1.617 del presidente Burlando. La foto del nostro ‘uomo prodigio’ nello stesso periodo è apparsa 1.252 volte contro le 365 del governatore ligure. Aveva iniziato il predecessore, simpatie e protezioni a sinistra e nel mondo delle cooperative rosse. Coinvolto, sempre da albergatore impegnato e con protezioni trasversali, in spericolate operazioni, persino editoriali, sotto l’ombrello di una banca locale. In se stesso non ci sarebbe da scandalizzarsi se il vertici associativi avessero ‘portato a casa’, si suole dire, risultati concreti, non solo personali, ovviamente.
Si è andati avanti, lungo la stessa strada, con il successore, da qualche mese in sordina per altre vicende legate al mondo bancario. Non facciamo nomi e cognomi, inutile infierire. Le responsabilità, tra l’altro, sono collettive, degli associati pur con i dovuti distinguo. I solitari ‘ribelli’.
Con questo paronarama entriamo nel 2014, dopo aver letto e riletto dell’aggravarsi della crisi alberghiera, con poche eccezioni, con il nostro titolo dedicato al Grand Hotel Garden Lido, affacciato sullo splendido porticciolo turistico Una proprietà che ha sede nella cintura torinese, schiva, come s’addice alla autentica e capace imprenditoria italiana; un gruppo industriale famigliare tra i più solidi, migliaia di dipendenti in Italia, Europa, Sud America.
A Loano, dopo la morte del capostipite (febbraio 2002), il comando è passato ad nuova direzione e rinnovate strategie (quella affidata ad Alessandro Corrado, nazionalità italo-tedesca, durata 11 anni, fu un successo, ad iniziare dagli occupati, oltre 50 con i due stabilimenti balneari e dai bilanci). Poi l’alternarsi di 5 direttori, l’allontanamento di tutto il personale, con due sole eccezioni; gran parte del quale era stato scelto attraverso un’accurata selezione, sempre impegnato in autentici corsi di formazione; premiati economicamente sulla base dei risultati raggiunti.
La proprietà, con le nuove leve e alle prese con obiettive difficoltà del mercato turistico, ha dapprima investito nel ‘Centro Benessere‘, migliorato sale comuni; contestualmente però si è disintegrata la struttura dei dipendenti che rappresentano spesso un patrimonio ed un valore aggiunto, come accadeva durante l’impegnativa direzione di Corrado che è stato il più giovane direttore d’albergo d’Italia ed aveva ricevuto ‘carta bianca’ dal datore di lavoro.
La terza generazione della proprietà della Doreima Srl (Garden Lido) con un accorto ‘colpaccio’ ha acquistato il terzo stabilimento (Lido Sole), una delle spiagge meglio attrezzate e di qualità di Loano. Ma se sul fronte mare si ‘festeggia’, l’albergo ‘tira la cinghia’. Al punto di dover chiudere il ristorante (due sale) che riaprirà il 20- 21 aprile (Pasqua). E’ probabile che i conti tornino in attivo, a ‘rimetterci’ è ancora una volta l’accoglienza complessiva di Loano, l’immagine turistica, l’offerta del territorio.
Ci sarà pure il nuovissimo complesso “Ai Pozzi Village” che meriterebbe più considerazione da parte di tutti, ad iniziare dal Comune, intanto i clienti scrivono su Tripadvisor.it giudizi lusinghieri; c’è la collaudata ed accogliente locomotiva di Loano 2; c’è un albergo-gioiello di cui non si parla mai, “Villa Beatrice” , raro esempio di struttura dove il 90 per cento dei prodotti di cucina sono davvero a ‘chilometro zero‘, compresi vino e olio. La famiglia, infatti, ha terreni a Loano, Borghetto S. Spirito ed una estesa tenuta-frutteto a Bardino (Tovo San Giacomo). Non solo, c’è personale che lavora nell’albergo da 30 anni. Altro che premio alla ‘fedeltà’ e serietà !
Tra le ‘palle al piede’ che hanno deteriorato il turismo alberghiero possiamo includere la spaventosa ed irresponsabile noncuranza con cui si è affrontato il ‘dramma della perdita di posti di lavoro’. Abbiamo già ricordato in passato. Almeno sei mila le unità perse nel settore, nella sola provincia di Savona, altrettanti e forse più nell’imperiese. Il mondo sindacale ha balbettato, la gran cassa dell’Associazione di categoria ha sottovalutato (perché?). Ci sono ancora albergatori che assumono dipendenti, anche in ruoli importanti apicali (ricevimento, cucina) affidandoli a persone diciamo mediocri, non all’altezza che il ruolo di responsabilità comporta. Lo fanno per risparmiare ? Non usano neppure quella pratica senza la quale negli Stati Uniti ed in molti paesi europei non si trova lavoro. Parliamo del curriculum. Ci sono albergatori, magari dell’ultima ora, che assumono ed evitano di chiedere, scambiarsi informazioni con i colleghi, facendo spesso autogol.
ECCO QUANTO RIPORTA IL SITO INTERNET DEL GRAND HOTEL GARDEN LIDO
Auguri di Buon Anno
Manca poco alla fine di questo 2013, se ancora non avete programmi, ricordate che l’hotel Garden Lido è aperto, il Cenone è libero, ma per i nostri clienti il ristorante Zeffirino , presso lo Yacht Club Marina di Loano, ha predisposto un servizio transfer e speciali condizioni per un ricco Veglione con un fantastico menu’, tanta musica e divertimento.
Contattateci per avere maggiori informazioni e iniziate un Felice Anno Nuovo!
Cenone di Capodanno
Se state pensando di trascorrere il Cenone di Capodanno in una location elegante e raffinata e volete assaporare un menu’ delizioso, magistralmente cucinato per voi, la scelta non può che essere l’esclusivo ristorante Zeffirino, di Loano.
Transfer incluso e condizioni speciali, pernottando al Garden Lido.
Gustatevi i menu’ in allegato e prenotate al piu’ presto.
Listino prezzi in mezza pensione a persona
La mezza pensione è possibile dal 21/4 e fino al 26/10
CAMERA |
TIPO |
||||
PERIODI |
|||||
A |
B |
C |
|||
Classic | Lato collina |
95 |
120 |
135 |
|
Vista mare |
120 |
135 |
155 |
||
Superior | Lato collina |
125 |
140 |
160 |
|
Vista mare |
150 |
165 |
185 |
||
Suite |
165 |
185 |
205 |
||
Supplementi e Riduzioni |
|||||
Doppia uso singola al giorno |
€40 |
€45 |
€50 |
||
Camera Singola |
€20 |
€20 |
€20 |
||
Bambini 0/3 anni non compiuti |
gratis |
gratis |
gratis |
||
Bambini 3/6 anni non compiuti |
gratis |
€40 |
€50 |
||
Bambini 6/12 anni non compiuti |
€40 |
€50 |
€75 |
||
Riduzione 3° letto dai 12 anni |
10% |
10% |
10% |
||
Parcheggio al giorno per auto |
€15 |
€15 |
€15 |